(Marco Durastanti)
di Manuela Zanni, Palermo
Quando alla passione per il proprio lavoro si unisce quella per la propria terra, il risultato non può che essere spumeggiante come una birra, anzi due.
Già, perchè Birra Costanza fa il bis e, come una donna vanitosa, da bionda “si è fatta rossa”. A meno di un anno dalla presentazione della bionda avvenuta lo scorso aprile, infatti, Marco Durastanti, l'eclettico proprietario di Villa Costanza, elegante locale alle pendici di Monte Pellegrino a Palermo, ne ha pensata un'altra delle sue. Si tratta di una birra amber ale che si affianca alla bionda preparata con le lumìe, limoni tipici di Altavilla e il frumento siciliano Perciasacchi bio e Tumminia bio di Molini del Ponte, malto d'orzo e luppoli. Una birra dal gusto fresco, in cui sono percepibili gli agrumi della Conca d’Oro e i grani lavorati da Filippo Drago, dalla schiuma compatta, fresca ed immediata al palato, coerente con la filosofia del “Made in Sicily” tanto cara a Villa Costanza. Più intensa ed incisiva sicuramente la rossa secondogenita la cui ricetta è anch'essa realizzata con ingredienti provenienti da filiera corta come il grano antico Russello, le arance siciliane e il miele millefiori di ape nera sicula prodotto dall’apicoltore Claudio Meli. I suoi sentori agrumati ammorbiditi dalle note dolci del miele la rendono il perfetto accompagnamento delle pizze del ricco menù proposto da Villa Costanza, realizzate in “milleeungusto” tutte con ingredienti rigorosamente biologici e prevalentemente isolani e cotte nel forno a legna.
“Il desiderio di realizzare le nostre birre nasce dall’idea di voler mettere insieme pezzi importanti della filiera produttiva corta – spiega Marco – in modo da creare una piccola rete e arrivare al consumatore finale presentando un prodotto qualitativamente più genuino e commercialmente più etico. Il nome della birra oltre che un omaggio a Costanza Durastanti, mia sorella e socia, vuole esserlo anche alle due regine Costanza II di Sicilia e Costanza d’Altavilla che hanno dato grande contributo alla storia della Sicilia”.
Le birre, entrambe realizzate dall'agronomo e mastro birraio Gaetano Bucaro e dal mastro birraio Francesco Tranchina di Kimiya beer, si trovano esclusivamente, almeno per il momento, sui tavoli di Villa Costanza e rappresentano l’impegno dei proprietari verso la valorizzazione delle eccellenze del territorio, lo stesso che si riscontra nelle pietanze del ristorante e negli ingredienti delle pizze.