di Federico Latteri
Nel pomeriggio della seconda giornata di Soave Preview è andato in scena il tasting “Volcanic Wines 2016: 11 terroir vulcanici nel calice” nel corso del quale i giornalisti hanno potuto degustare vini provenienti da territori di natura vulcanica di sette diversi Paesi del mondo.
A condurre l’evento, accanto all’enologo Giovanni Ponchia del Consorzio di Tutela del Soave, nomi importanti: John Szabo, canadese, Master Sommelier e autore del libro “Volcanic Wines”; Sarah Abbott, Master of Wine e Jane Nisbet Huseby, studente dell’Istitute of Masters of Wine e vincitrice del concorso lanciato dal Soave con un saggio breve sul valore del vulcano come leva di marketing per il Soave ed i vini italiani da suolo vulcanico. Il Consorzio di Tutela del Soave fa parte dell’associazione Volcanic Wines, nata il 27 marzo del 2012 a Vinitaly da un accordo con altri Consorzi: Etna, Campi Flegrei, Gambellara, Bianco di Pitigliano, Lessini Durello e Colli Euganei. Nel 2014 si sono aggiunti Orvieto, Vulture, Frascati, l’Enoteca provinciale Tuscia, la Cantina di Mogoro e la Strada del Vino Terre Etrusco Romane. Lo scopo è quello di promuovere i vini provenienti da suolo magmatico.
Un altro aspetto importante è costituito dalla dimensione internazionale verso la quale il Soave è sempre proiettato. Ciò è evidenziato sia dalle numerosissime presenze straniere che dal volersi confrontare con vini di altre nazioni per cercare di individuare aspetti comuni dovuti ai terreni vulcanici. L’assaggio ha evidenziato prodotti originali e di forte personalità. E’ stato molto interessante riscontrare alcune caratteristiche dovute ai particolari terroir che costituiscono un filo conduttore per questi vini e dimostrano come questi suoli hanno la capacità di esprimersi in maniera unica.
Di seguito la lista dei vini con alcune note di degustazione :
Acero Vermentino di Sardegna 2015 Ledda (Sardegna)
Proviene dalla provincia di Sassari. Il vigneto si estende su un suolo di basalto e calcare e si trova sul monte Pelao, cono vulcanico spento. Presenta profumi di fiori ed erbe officinali, seguiti da un sorso fresco ed equilibrato. Tipico e molto piacevole.
Juhfark 2015 Somloi Vandor Winery (Somlò – Ungheria)
E’ fatto nella parte occidentale dell’Ungheria, a nord del lago Balaton, con la varietà Juhfark che letteralmente significa “coda di pecora”, nome dovuto alla forma del grappolo. Offre un naso complesso con sentori di piccola pasticceria ed una nota sulfurea. In bocca ha buona acidità, corpo, intensità e lunghezza. Ottimo.
Grotta dell’Oro 2015 Hibiscus (Ustica)
Da uve zibibbo coltivate nell’isola di Ustica in vari terrazzamenti che raggiungono un’altitudine massima di 30 metri sul livello del mare. Ha un naso finemente aromatico con fiori, frutta, origano e mentuccia. Al palato è secco, lungo con ottima corrispondenza gusto-olfattiva.
Trenzado Valle de la Orotava, Tenerife 2014 Suertes del Marques (Tenerife – Spagna)
I vigneti si trovano su terreni basaltici ed hanno più di 100 anni di età. All’olfatto è molto sulfureo, potente, diretto. All’esame gustativo mostra un buon equilibrio.
Furmint 2014 Dobodo (Tokaji – Ungheria)
Siamo nel nord-est dell’Ungheria, nella regione vinicola del Tokaji. Questo vino è fatto con uve Furmint coltivate ad altitudini comprese tra 220 e 500 metri sul livello del mare. Viene affinato in barili di legno da 220 e 500 litri. Si caratterizza per un naso fine, pietroso, con sentori di frutta gialla, buon impatto aromatico al palato e persistenza.
Urziger Wurzgarten Riesling Kabinett 2014 Alfred Merkelbach (Mosella – Germania)
Profilo olfattivo complesso con roccia bagnata, ricordi vegetali e note agrumate che precedono una bocca fresca, lineare, agile e lunghissima. L’ennesima conferma della qualità dei vini della Mosella.
Kavalieros 2014 Domaine Sigalas (Santorini – Grecia)
Si tratta di un vino prodotto da uve Assyrtiko coltivate su un suolo di pomice nell’isola di Santorini. E’ delicato e pulito al naso e presenta un palato fine ed elegante di grande armonia. Delizioso.
Odem Chardonnay 2014 Yarden (Alture del Golan – Israele)
Prodotto con uve del vigneto Odem, il più freddo e alto d’Israele, a quasi 1200 metri. In questo momento sembra essere segnato un po’ dal rovere con profumi intensamente vanigliati ed una bocca morbida. Ha bisogno di tempo.
Vigne della Brà Soave Colli Scaligeri 2013 Filippi (Soave)
I vigneti sono coltivati con il tradizionale sistema della pergola veronese su un terreno con presenza di roccia calcarea a 400 metri sul livello del mare. Viene vinificato ed affinato in acciaio. Si distingue per sentori di fiori gialli, miele, note sulfuree, freschezza, buona struttura e lunghezza.
Clos Saint Theobald Rangen de Thann GC Pinot Gris 2010 Schoffit (Alsazia – Francia)
Rangen de Thann è il Grand Cru più meridionale d’Alsazia. I vigneti del Clos Saint Theobald si trovano su terreni con pendenze notevolissime, costituiti da roccia vulcanica un po’ metamorfizzata, mischiata a sabbia e calcare. I profumi sono complessi ed intensi: evidenti note sulfuree, erbette aromatiche e frutta gialla. Bocca multidimensionale, fresca, potente , ben bilanciata, nonostante il residuo zuccherino e l’alto tenore alcolico (15,5 %). Lunghissimo. Grande vino.
Roncà Metodo Classico Lessini Durello 2010 Fattori (Monti Lessini)
E’ un Metodo Classico fatto cun uve Durella coltivate a 250-300 metri su suolo basaltico. La spumantizzazione prevede una permanenza sui lieviti di 36 mesi. Presenta profumi di mela e note di pasticceria seguiti da un palato freschissimo e sapido.