Al Camporeale Day
(Un momento della verticale)
di Manuela Zanni, Camporeale (Pa)
Una verticale con 8 diverse annate di Kaid Syrah, una delle etichette di punta della cantina Alessandro di Camporeale, ha aperto la prima giornata della manifestazione “Camporeale Days”.
Otto annate di cui la 2016 la più giovane e la 2001 la più vecchia per assaggiare le diverse espressioni di un vitigno internazionale, il Syrah, che ha trovato la propria zona di elezione proprio a Camporeale. Una case history vera e propria che dimostra la forza di una grande famiglia che ha investito e scommesso su un vitigno internazionale accogliendolo nell'areale camporealese che lo ha “accolto” e “coccolato” facendolo “sentire a casa”. A parlarne Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto, insieme a Benedetto Alessandro, l'altro Benedetto Alessandro e Anna Alessandro Camarda. Il Syrah è uno dei pochi vitigni internazionali che ha avuto fortuna In Sicilia. In altre zone d'Italia in pochi ci sono riusciti. Il kaid è l'unica espressione di Syrah della cantina. Un blend di 3 vitigni che sono posti in zone diverse la cui diversa esposizione consente un equilibrio ed un risultato armonico. Le bottiglie prodotte sono circa 40.000.In degustazione Kaid Syrah delle seguenti annate:
2016
Al naso tratti distintivi di questo vitigno che vanno dai frutti di bosco alle note speziate. Bella morbidezza, finale balsamico e persistenza significativa.
2015
Annata più calda. Più solare. Molto simile al 2016, ma più rotondo.
2014
Naso intenso di pepe bianco. Bella bocca avvolgente con un tannino elegante e vellutato che accarezza il palato. Finale cremoso e persistente. Evidenzia una bella espressività.
2013
Sembra più giovane del '14 con note leggermente più acerbe di pepe nero e grafite. Questo rende questa annata particolarmente intrigante perché ha un finale particolare con note tendenzialmente agrumate e una scia sorprendentemente sapida.
2010
Naso con spiccati sentori boschivi di funghi e muschio, a tratti con sentori umami. In bocca esplode con grande personalità e intensità per chiudere con una forte persistenza.
2008
Rappresenta l'annata classica del Kayd. Al naso sono amplificati i sentori boschivi. Tornano forti i frutti di bosco sotto spirito con note di liquirizia che si ritrova in bocca e regala un finale piacevolmente amaricante.
2007
Questa annata cambia nuovamente registro. Naso ricco e intenso. In bocca è sorprendentemente fresco e sapido. Chiude con grande persistenza ed eleganza.
2001
Diciassette anni e non sentirli. Il naso sorprende con intense note sulfuree e balsamiche ma anche di spezie miste. In bocca è fresco, sapido con un tannino elegante che avvolge il palato con grande armonia ed equilibrio. In bocca non finisce mai. Un vino che, come una persona anziana e sapiente, ha ancora tanto da raccontare.