Si è appena concluso l’evento “La Sardegna di Vinodabere 2025”, che si è svolto come di tradizione presso l’ Hotel Belstay di Roma, in una location comoda per i produttori e per i numerosissimi partecipanti che non hanno avuto problemi di parcheggio, cosa non da poco nella capitale. Terza edizione dell’evento nato per promuovere e far scoprire a chi non le conosce la varietà e la complessità vitivinicola di una regione che è un vero e proprio piccolo continente.
Due giorni dove i produttori isolani hanno potuto incontrare molti winelovers e avere numerosi contatti con i tanti buyers, ristoratori ed enotecari, che hanno avuto modo di degustare tutti i territori viticoli sardi.
La testata giornalistica Vinodabere ha sempre dedicato molto del suo tempo alla valorizzazione della Sardegna e delle sue eccellenze. Di grande riferimento per il settore, l’esclusiva Guida ai Migliori Vini della Sardegna, giunta alla settima edizione, coordinata dal suo direttore Maurizio Valeriani e dai suoi validi collaboratori Daniele Moroni e Paolo Valentini.
Lo sponsor principale dell’evento è il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano (che ha sede in Sardegna, maestra assoluta di caseificazione di tutto il centro tirrenico), mentre lo sponsor tecnico è rappresentato dall’Acqua Smeraldina.
Sono state 47 le aziende presenti che hanno allietato il pubblico con più di 200 etichette, tra bianchi, rosati, rossi, vini dolci e ossidativi, ed anche bollicine, in rappresentanza delle tante aree (vere e proprie sub-regioni) dove si produce vino di qualità. I territori presenti: Alghero, Anglona, Gallura, Mamoiada, Mandrolisai, jerzu e Ogliastra, Oliena, Orgosolo, Oristanese, Romangia, Sulcis e sud Sardegna.
“La Sardegna di Vinodabere ha rappresentato un’occasione unica per approfondire la conoscenza del patrimonio vitivinicolo della Regione. Afferma il Direttore Maurizio Valeriani. Per molti partecipanti è stata una vera e propria scoperta della elevata qualità raggiunta, delle peculiarità dell’Isola, delle sue sub regioni, dei numerosi vitigni autoctoni, ma soprattutto dei protagonisti, i vignaioli, con i loro racconti e la fierezza di appartenere ad un popolo straordinario”.
Tra i nostri migliori assaggi:
TraMonti, Cannonau e Cagnulari
Santadi , Terre Brune superiore 2020, Rocca Rubia Riserva 2021
Ascos Vini di Oliena
Perda Rubia, Cannonau 2020
Giuseppe Sedilesu, Mamuthone 2022, Ballu Tundu Riserva 2019
‘Esole, Ghirada Garaunele
Teularju, Ghirada CaràGonare 2022, Ghirada Ocruarana 2022
Mussennore, Cannonau Riserva 2019
Montisci Vitzizzai, Istimau 2021, Ghirada Foddigheddu 2021
Francesco Cadinu, Ghirada Fittiloghe 2022, Perdas Longas 2021
Crisponi, Ghirada Elisi
Un Mare Di Vino, Oltremare, Su Mere Cannonau Riserva 2015
Li Seddi, Li Pastini Vermentino Superiore, Maistrali Cannonau
Cantina del Vermentino, Arakéna
Tenute Evaristiano, Donu Bovale 2023, Flora Monica 2023
Agricola Niuge, Niuge
Sardus Pater, Arruga Superiore, Is Arenas Riserva, Nur
Silvio Carta, Vernaccia di Oristano 2004