di Alessia Zuppelli
Salinità e anima mediterranea. In estrema sintesi i vini di Feudo Ramaddini.
Fra Marzamemi, borgata marinara di Pachino, la barocca Noto e la “terra abbondante di vino Packyn Oinos”, così come la chiamavano i greci, l’azienda si è affermata in pochi anni fra le realtà vitivinicole siciliane attente alla produzione in biologico e in asse con la filosofia della Fivi, la Federazione Italiana dei Vignaioli indipendenti. La cantina dal 2010 sorge in contrada Lettiera, alle porte di Marzamemi, dove sul finire dell’Ottocento vi erano i magazzini del vino dello storico palmento di Antonio Starabba Marchese di Rudinì. Del passato oggi resta testimonianza di un fermento culturale ed enoico che si traduce oggi nella filosofia aziendale volta alla simbiosi fra tradizione e cultura rispettosa dell’ambiente e del proprio territorio.
L’area di produzione è influenzata dai venti dei due mari del Sud Est della Sicilia, lo Stretto di Sicilia e il Mar Ionio, dove le uve autoctone, qui coltivate in circa venti ettari di vigneto, si arricchiscono di una suggestiva aromaticità gusto-olfattiva, alla quale segue una nota salina che conferisce a ogni singolo sorso, unitamente alle caratteristiche del suolo argilloso, una notevole spalla acida e particolare freschezza. Da questo territorio di luce e di terra bianca è principe il Moscato di Noto, il cui nome deriva da “muscum” ovvero muschio, per via dell’aroma. Fra i primi vitigni, probabilmente, giunti in Sicilia, il vino dolce prodotto da uve Moscato ha conquistato nel corso dei secoli i palati più raffinati delle corti europee, e non solo. Feudo Ramaddini di quest’uva ne fa portavoce del territorio attraverso la produzione dello spumante brut “Perla Marina” e il Moscato Passito di Noto Doc “Al Hamen”. Ecco i vini degustati e le nostre considerazioni.
Perla Marina – Spumante Moscato Brut Igt
Il Moscato di Noto, vitigno autoctono per eccellenza del siracusano, trova una nuova espressione nello spumante brut “Perla Marina”. Prodotto con metodo charmat, questa bollicina esprime il bouquet tipico del Moscato, floreale e delicato. Al palato, si avverte un residuo zuccherino medio e buona acidità. Gradevole come aperitivo.
Al Hamen – Moscato Passito di Noto Doc 2019
Al Hamen dall’arabo Marsà Al Hamen, ovvero baia delle tortore, è l’antico nome arabo di Marzamemi. Un omaggio alla storia di produzione di vino dolce che affonda le sue radici nella cultura della Sicilia dell’estremo sud. L’etichetta rientra nella serie Olimpo, la linea artistica declinata fra mitologia e futurismo. Dal colore dorato e luminoso Al Hamen sprigiona il calore della sua terra in equilibrio fra l’aromaticità suadente del moscato e le note salmastre. Una buona sinfonia di profumi in sintonia con un gusto ricco ma non stucchevole, giocato sull’equilibrio fra note di miele, albicocche, e sfumature di erbe aromatiche. Sorso bilanciato fra freschezza e morbidezza Al Hamen è un passito molto gradevole.
Nassa – Grillo Sicilia Doc 2020
L’antica trappola usata dai pescatori siciliani. Questo vuol dire Nassa, l’etichetta dedicata a un altro importante vitigno autoctono siciliano, il grillo. Il Grillo Nassa di Feudo Ramaddini 2020 si presenta dal colore paglierino luminoso, segno della sua gioventù. Al naso esprime i profumi del varietale giocati su sentori di zagara, sensazioni citriche, fiori bianchi, e nuance che ricordano marcatamente il moscato. Sorso fresco e sapido è un vino brioso giocato su profumi e gradevolezza di beva.
Feudo Ramaddini
Contrada Lettiera – Marzamemi, Pachino (Sr)
www.feudoramaddini,com
T. 0931 1847100