(Elisa Semino)
di Michele Pizzillo
Il Timorasso possiamo dire che è un vino giovane. Ad ascoltare il racconto che ne fa una giovane donna, Elisa Semino, beh, si capisce perché in poco tempo l’area tortonese dove è presente il vitigno Timorasso, è diventata una sorta di Eldorado.
Infatti l’entusiasmo che ci mette Elisa nel raccontare la storia della sua azienda, La Colombera, a Tortona, appunto, avviata dal bisnonno, e adesso portata avanti insieme al padre Piercarlo – che non appare – e al fratello Leonardo – campione di snowboard della Nazionale Italiana che lascia gli sci e la montagna per seguire la sorella, alla quale non toglie per niente la scena, nell’avventura dell’azienda vitivinicola – è quella di una che ci crede veramente nel lavoro che fa, nell’impegno che ci mette perché il Timorasso sia sempre al top della produzione. Nel suo racconto Elisa ha sempre delle parole di riconoscenza verso i nonni che si trasferirono qui come mezzadri, il padre e il fratello che lascia fare – è la pr della famiglia -, e l’uomo che ha rilanciato il vitigno, Walter Massa, ormai mitico per quello che sta facendo per i vini del tortonese e dal Timorasso in particolare. Ed è da sottolineare che una giovane viticoltrice che ha partecipato attivamente all’azione pioneristica di recupero di questa uva autoctona, complessa in vigna e straordinaria in bottiglia, in passato trascurata per la poca adattabilità climatica e quasi del tutto abbandonata, enfatizza i sentimenti di ammirazione per chi, per primo, ha creduto in questo vitigno.
(Vigneto La Colombera)
La prima vendemmia del Timorasso, a La Colombera, risale al 1998. Ed è l’inizio di una storia che porterà lontano questa azienda che attualmente può contare su 23 ettari di vigna – è ormai difficile poter acquistare altro terreno perché sono in molto quelli che vogliono avere una vigna in queste terre; loro, però, hanno altri 30 ettari dove coltivano ceci, più un piccolo frutteto dove coltivano fragole, albicocche, prugne, ciliegie e pesche profumatissime -, con una produzione di 80.000 bottiglie per la metà venduti all’estero. Elisa si occupa dei progetti di zonazione, della ricerca delle caratteristiche organolettiche più pregiate per ciascun vigneto (pianterà Bricco Bartolomeo, Vegia Rampa, Il Montino, Vigna Brusa), della selezione dei singoli cru e avvia con la Colombera il percorso di qualità che pur avendo conquistato considerazione e premi da tutte la pubblicazioni del settore, oggi è ancora il mantra dell’azienda.
(Il Montino)
La vocazione di Colombera è il Timorasso. Però non vanno trascurati i rossi – hanno solo il difetto che finiscono subito – come l’elegante Barbera Elisa 2011 che, in gara con Il Montino, ha conquistato i Tre bicchieri di Gambero Rosso (ad ogni donna della famiglia è intitolato un vino, mentre alla nascita di ogni figlio maschio si compra un trattore), che matura per 14 mesi in barrique; l’unicità del Suciaja ottenuto da uve Nibiò, un raro vitigno autoctono dei Colli Tortonesi, che matura 10 mesi in barrique; la potenza de La Romba, ottenuto da uva Croatina affinata in acciaio; e l’emozione assicurata da Archè, 100% Croatina che rappresenta la nuova sfida della Colombera.
(Vini degustati)
La prima vendemmia arriva in commercio arriva nel 2000 con il nome Derthona, “un appellativo che lega l’identità di questo vitigno bandiera al territorio da cui proviene attraverso il nome antico della città di Tortona”, spiega Elisa. Ma la massima espressione del Timorasso porta il nome Il Montino, un cru che poi diventa il vino più premiato dell’azienda, grazie all’alternanza di strati di arenaria e marne con tessiture franche argillose, macchie calcaree e tufacee, l‘altitudine giusta che trasmette al vino quella mineralità decisa e la finezza particolare, che si esprime al meglio nell’invecchiamento, che caratterizza la vigna che fornisce le uve per la sua produzione. Ed è proprio in questo pezzo di terra che Elisa pianta 5 differenti tipi di vigneti – dove usa solo verde rame e zolfo; niente diserbati perché si prediligono le scelte manuali per tutte le attività del vigneto – in modo da ottenere un profilo ampelografico e aromatico completo e una complessità maggiore nel calice. La conferma arriva dalla verticale che i Semino hanno organizzato per festeggiare il ventennale della prima vendemmia. I vini degustati sono quattro annate di Colli Tortonesi Timorasso Derthona (2016, 2015, 2011 e 2006) e sette di Colli Tortonesi Timorasso Il Montino (2016, 2015, 2014, 2013, 2012, 2010, 2008), tutti vini che hanno evidenziato un buona freschezza con alcuni – non sono più in commercio – con picchi di qualità eccezionali e altri che ci sono sembrati un pò diversi dai quattro vini che raccontiamo.
Colli Tortonesi Timorasso Il Montino doc 2016
E’ il campione della Colombera o meglio, l’essenza dell’azienda, e da quando è nato. Stilo austero, essenziale, deciso che già all’olfatto ti colpisce per il suo bouquet di erbe aromatiche ed anche per note minerali e di idrocarburo. Al palato è decisamente strutturato, corposo e di notevole eleganza. Si fa ricordare per persistenza e inesausta vena sapida. Matura 10 mesi in acciaio sui lieviti, poi 18 mesi di affinamento in bottiglia.
Colli Tortonesi Timorasso Il Montino doc 2015
Di colore paglierino che al naso evidenzia sentori prevalentemente di ginestra e di pompelmo rosa. In bocca impressiona la complessità strutturale, intensa e duratura, con la lunga scia sapida che accompagna il finale, tanto da poter dire che è un vino che può essere consumato ancora per un pò di anni.
Colli Tortonesi Timorasso Derthona doc 2016
Si distingue dal Montino per una minore struttura e da una maggiore freschezza. Resta, però, un vino interessante per quelle nuance agrumate e floreali che rivela all’olfatto. In bocca la sapidità è straordinaria, come pure la freschezza che ne fanno un vino di decisamente beverino e particolarmente adatto per accompagnare piatti a base di pesce. Riposa per 10 mesi in acciaio e poi affina sei mesi in bottiglia.
Colli Tortonesi Timorasso Derthona doc 2015
Di colore paglierino tenue, ed un vino che già all’olfatto mostra una buona eleganza sostenuta da profumi di erbe aromatiche, note agrumate e una buona base minerale. In bocca è fine, sapido, piacevolmente agrumato e abbastanza persistente.
La Colombera, Azienda agricola Semino Piercarlo
Strada comunale per Vho, 7 – Vho di Tortona (Al)
T. 0131.867795
info@lacolomberavini.it
www.lacolomberavini.it