di Maristella Vita
Chef, sommelier, Master of Wine e influencer, hanno voluto celebrare il neonato Prosecco Doc Rosé, ognuno a loro modo.
Infatti si è trattato di una maratona online, com’era ovvio in tempo di Covid. Collegati in diretta le Case Prosecco – le sedi operative del Consorzio del famoso spumante veneto e friulano dislocate nel mondo, da New York, Londra, Amburgo -, giornalisti e operatori. Un lancio, con lo slogan “Osa il rosa, drink pink”, riservato ed effettuato in diretta dal palco del Teatro “Dal Monaco” di Treviso. Tra i tanti nomi illustri Carlo Cracco e Lidia Bastianich, per una doppia celebrazione: infatti la Denominazione Prosecco, ricordiamo, prende il nome dalla piccola cittadina vicino Trieste, che coinvolge nove province tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, ed è nata nel 2009; quindi a dieci anni dalla nascita, come ha sottolineato il Presidente della Doc Stefano Zanette, “successo dopo successo, ha raggiunto le attuali dimensioni che la pongono al vertice in Italia, con 24.450 ettari, 500 milioni di bottiglie circa e un volume d’affari di un paio di miliardi. Il Rosè, ha continuato questa storia e non nasce a caso. Da sempre i nostri viticultori lo hanno prodotto. Ma ora è normato e vista la domanda mondiale di questo prodotto siamo pronti alla sfida”.
Vediamo i numeri di questa nuova tipologia che trova impegnate nella produzione, ad oggi, 85 aziende per un totale di 12.200.000 bottiglie prodotte nei primi 9 mesi 2020, con una ipotesi, ha ricordo il Direttore del Consorzio Luca Giavi, di giungere a 20 milioni di bottiglie entro il 31/12/2020. La quota destinata all’export sarà più alta rispetto a quella riservata al Prosecco Doc e probabilmente si attesterà all’80% dell’intera produzione rosata. Quindi circa 16 milioni di bottiglie di Prosecco Doc Rosé varcheranno i confini nazionali entro capodanno, con destinazione Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Paesi nordici, Francia, Asia orientale. “Osa il rosa, drink pink”, come detto è stato lo slogan dell’evento, felice combinazione, nella giornata mondiale contro le violenze sulle donne. Il Prosecco Doc Rosé nasce dal connubio tra uve Glera (minimo 85%) e Pinot Nero (vinificato in rosso, tra il 10% e il 15%). Si fregia del titolo “Millesimato” perché dev’essere prodotto con almeno l’85% di uve della stessa annata, caratteristica riportata in etichetta. Tre le tipologie dello spumate in relazione al residuo zuccherino presente: Brut Nature, Extra Brut, Brut, Extra Dry. Un’ultima notazione, non secondaria, legata alle sottolineature più volte riportate dal Presidente Zanette durante l’evento che, se pur online, anche per gli interessanti video e i momenti di musica lirica proposti, è stato molto interessante. Il Consorzio, segnala Zanette, è impegnato a sviluppare il grande e attuale tema della sostenibilità; anzitutto ambientale, ma anche etica, sociale ed economica, perseguendo un miglioramento continuo, legato al progresso tecnologico e alle esigenze del territorio e dei consumatori. Detto in diretta mondiale diviene una promessa estremamente importante.