Vede nuova luce la cifra stilistica che Pierpaolo Messina imprime in Marabino, azienda vitivinicola di famiglia in contrada Buonivini a Noto in provincia di Siracusa. Luce che investe il territorio di produzione, dai terreni al cielo delle giornate sempre soleggiate e illumina le nuove etichette dalla rinnovata veste grafica, che dal nero passa al bianco, per comunicare ed esaltare la filosofia biodinamica che si esprime in vigna e al calice. Una cifra stilistica che muove fra la sintesi dell’espressione del Nero d’Avola alle sue origini, calcare e argilla, precisione ed enfasi della terra: “In tutti i vini c’è un’idea di sottrazione. Volevamo alleggerire i vini non solo in termini alcolici, ma anche di estrazione. Abbiamo giocato sulle macerazioni abbandonando anche l’idea del legno per offrire più purezza ed eleganza così da poter fare parlare di più la terra. Ridotti anche i tempi di affinamento e tecniche in vasca. L’evoluzione dei vini è tutta in bottiglia”, spiega Messina.
La sintesi dei vigneti Conca e Lenza Lunga sono confluiti in “Terre Calcare”, vino dalla beva molto fresca e salmastra, dal sorso quasi dissetante per verticalità e leggerezza. I vigneti Don Paolo e la parte argillosa del Parrino in “Terre Argillose” dal profilo aromatico più vivido accompagnato da un sorso più croccante. “Noi vendemmiamo a ottobre, nonostante ci troviamo fra le zone più calde d’Europa i vini restano freschi. La biodinamica porta nei metodi d’agricoltura un’idea del frutto più conservabile e nel vino più acidità”, aggiunge il produttore. Delle referenze già conosciute “Archimede” si spoglia dal legno per maturare esclusivamente in cemento, resta “Parrino” come vigna singola a essere vinificata in purezza per ragioni di maggiore equilibrio rispetto alle altre. Infine ma non meno importante, il vino da sempre più completo ed espressivo del territorio di riferimento: “Rosso di Contrada” incontro fra le uve vinificate separatamente delle vigne Conca, Coniglio, Parrino, Lenza Lunga.