di Marco Sciarrini
Nel corso della nostra partecipazione al Wine Paris & Vinexpo Paris, abbiamo avuto l’occasione girando nei padiglioni di apprezzare quanto della viticoltura francese viene poco comunicata fuori dai classici Bordeaux, Bourgone e Champagne.
Il mondo enoico francese ha delle eccellenze sconosciute anche agli stessi francesi che rappresentano territori dalle grandi potenzialità, e abbiamo colto l’occasione di poter approfondire la nostra conoscenza con i vini del Centro della Loira. Il Direttore del Bureau Interprofessionnel des Vins du Centre-Loire, Edouard Mognetti, ama definire il il centro della Loira “una famiglia di terroir, sono 695 i viticoltori che allevano come una famiglia valori come la sincerità del gesto, il significato del legame, o anche la ricerca costante della finezza,
per far risplendere ciascuna delle loro denominazioni, hanno deciso di mostrare lo spirito e la passione che le uniscono. Una luce che avvantaggia le pepite ancora sconosciute, e rafforza il piacere di condividere i grandi nomi, rinomati in tutto il mondo, uniti nella più pura espressione del loro terroir”.
(Coteaux Du Giennois- Divino Conseils)
E durante la manifestazione dobbiamo testimoniare che hanno mostrato lo spirito e la passione che li unisce. Dieci sono le denominazioni di cui 8 Aop e 2 Igp, con 5.900 ettari, dove il fiume trasmettere forza e ispirazione l’eleganza e la diversità. I Vigneron parlano del loro vino come di un oggetto d’arte, di moda, dove nulla è lasciato al caso, e come accade nelle migliori famiglie trasmettono la loro passione ai figli. I vini del Centro-Loira hanno carattere che sicuramente deriva dal suolo, dal microclima che il fiume più lungo della Francia gli dona. Storicamente la vite è coltivata da più di 2000 anni, tanto ne è la testimonianza di Plinio il Vecchio nel I secolo, e dei ritrovamenti archeologici di anfore. I terroir vanno dal Sancerre a Pouilly-Fumé, Menetou-Salon, Quincy, Reuilly, Coteaux du Giennois, Châteaumeillant, Pouilly sur- Loira, Côtes de la Charité, Coteaux de Tannay. Nel Sancerre vengono allevati Sauvignon Blanc e Pinot Nero su una superfice di 3.000 ettari; nel Pouilly- Fumé & Pouilly sur- Loire vengono allevati Sauvignon Blanc e Chasselas su una superfice di 1.430 ettari; Menetou – Salon vengono allevati Sauvignon Blanc e Pinot Nero su una superfice di 600 ettari; Quincy viene allevato Sauvignon Blanc su una superfice di 330 ettari; Reuilly vengono allevati Sauvignon Blanc e Pinot Nero e Pinot Grigio, su una superfice di 300 ettari; Coteaux Du Giennois vengono allevati Pinot Nero, Gamay e Sauvignon Blanc su una superfice di 200 ettari; Châteaumeillant vengono allevati Gamay, Pinot Nero e Pinot Grigio su una superfice di 90 ettari; Côtes de la Charité vengono allevati Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Grigio, Gamay e Sauvignon Blanc su una superfice di 50 ettari; Coteaux de Tannay vengono allevati Chardonnay, Melon, Pinot Noir, Pinot Gris et Gamay su una superfice di 26 ettari.
(Pouilly-Fume – ph Nicole Gevrey)
Il Sauvignon Blanc originario della regione rappresenta l’80% della produzione di vigneti del Centro-Loira, su suoli argilloso-calcarei (kimmeridgiane) che riesce a dare vini più corposi, ed anche opulenti. Sulle caillottes, che è il nome attribuito al calcare, il Sauvignon riesce ad esprimere vini fruttati e aromatici, con un tocco minerale di pietra focaia ed aromi intensi e caratteristici, le sabbie invece conferiscono freschezza e note fruttate. Il Pinot Noir è l’Ambasciatore dei vini rossi del Centre-Loire, e copre il 15 % del vigneto. Vini unico dei vini di Sancerre, Menetou-Salon e Reuilly rosso, ed entra in assemblaggio con il Gamay per i vini dei Coteaux du Giennois e Châteaumeillant. I suoli argilloso-calcarei con clima continentale, è delicato per colore e struttura. Le Chasselas è allevato su 30 ettari con vigneti centenari a Pouilly-sur-Loire, ed è uno delle più antiche varietà di vitigni coltivati nel Centro- Loira. È un vino di grande finezza che richiede grande attenzione del vignaiolo. Le sue caratteristiche lo rendono fresco, leggero e pieno di finezza. Il Gamay rappresenta l’1,5% della produzione vinicola Centro-Loira, è il vitigno maggioritario dell’Aoc Châteaumeillant, Coteaux du Giennois e Igp Coteaux de Tannay. La piccola dimensione delle viti e l’alta densità dei ceppi per ettaro sono i metodi che gli consentono di ottenere prodotti molto fruttati, aromatici freschi e succosi. Il Pinot Grigio rappresenta lo 0,8% dei vigneti del Centre-Loire, ed è utilizzato principalmente in assemblaggio con vini rosati della denominazione Reuilly, Châteaumeillant, Côtes de la Charité e Colline di Tannay. È caratterizzato dal suo colore oro pallido, discreto nei suoi aromi e di sorprendente finezza. Lo Chardonnay è presente in piccole quantità, e viene utilizzato per produrre il bianco Igp Côtes de Charité e Coteaux de Tannay. Il Melon de Bourgogne è usato per produrre vini bianchi della denominazione Coteaux de Tannay, il suo nome deriva dalla forma rotonda e ricurva delle sue foglie, che richiamano la forma del melone.
(Sancerre – ph Pierre Mérat)
I suoli del Centro-Loira sono formati da roccia sedimentaria calcarea di origine marina marne kimmeridgiane composto da strati di argilla su strati di fossili di molluschi e ricco di
ostriche fossili, risalenti a più di 160 milioni di anni fa, argille e selce, ciottoli, ghiaia e sabbie. Questi suoli sono anche a volte localmente chiamate “terre bianche”, che conferiscono ai vini più corpo ed opulenza. Il calcare, chiamato localmente anche “caillottes”, ed anche “ciliegie di marasca”, quando le pietre sono più piccole, donano ai vini note fruttate e aromatiche. L’argilla e la Selce, roccia sedimentaria composta quasi esclusivamente di silice, è particolarmente “amata” dal Sauvignon Blanc che gli conferisce verticalità ai vini, portando eleganza ed un tocco minerale agli aromi intenso e caratteristico. Ghiaia e Sabbia si trovano sui bordi della Loire, dello Cher e dell’Arnon sotto forma di suoli alluvionali, questi suoli sono molto presente sulla denominazione Quincy. Sabbie e “graves” donano freschezza e fruttato. I numeri di questo territorio sono 42 milioni le bottiglie vendute all’anno con un export del 49%, con l’82% di vino venduto in Cantina a tour specializzati e nella ristorazione, il 18% in grande distribuzione. 695 sono i viticoltori, 46 commercianti, 2 Cantine Cooperative, 3 strutture comuni di vinificazione, 47% di superfice impegnata con strutture ambientali, il 10% è la superfice certificata di alto valore ambientale; 31% di certificazione Bio, Biodinamica ed in conversione, 6% di Viticoltura sostenibile con Certificazione del vino responsabile.