di Michele Pizzillo
In Alto Adige il terroir è variegato quanto il paesaggio.
Tant’è che ogni volta che si partecipa ad una degustazione di vini di questa regione, è consigliabile una spolveratina di qualche pubblicazione che descriva molto bene un terroir dove oltre ai fattori geografici, geologici e climatici, hanno una funzione importante le persone che gestiscono, interpretano e vivono queste terre. Se, poi, è previsto un focus sulle diverse espressioni di Gewürztraminer, beh qualche appunto è opportuno portarselo appreso perché è facile che Eros Teboni, il giovane sommelier incaricato dal Consorzio vini dell’Alto Adige di guidare la degustazione, possa decidere di interrogare i singoli degustatori. C’è anche da dire che ad assicurare una dettagliata informazione sulla viticoltura altoatesina ci pensa lo stesso Taboni, prima di dare inizio alla degustazione e poi, magari, ad interrogare i degustatori. Così in una chiacchierata di un’oretta, Taboni ti porta nelle sette aree vitivinicole dell’Alto Adige e, insieme a Eduard Bernhart, direttore del Consorzio, che evidenzia l’impegno a favore della sostenibilità, ti sciorina i numeri utili per conoscere il mondo del vino altoatesino, fatto di 5.500 ettari di superficie vitata, di cui solo il 14% si trova sotto i 1.000 metri di quota e il 98% è classificata come Doc. La produzione è mediamente attorno ai 330.000 ettolitri – pari all’1% della produzione vinicola italiana -, di cui 62% vini bianchi e 38% vini rossi, con 218 cantine che imbottigliano 40 milioni di bottiglie di cui ne esportano il 35%.
(Eros Teboni)
Dopo questa dotta dissertazione, è il momento di entrare in tema, cioè, nel sottolineare le diverse sfumature di uno dei vitigni più apprezzati della regione, Gewurtztraminer – trae origine dal comune di Termeno – che nel vigneto altoatesino, con 600 ettari, è il terzo per presenza, dopo Schiava e Pinot grigio e prima di Chardonnay Pinot bianco, Lagrein, Pinot nero, Sauvignon blanc, Muller-Thurgau, Merlot, Cabernet, Kerner, Moscato giallo, Sylvaner, Riesling renano, Veltliner e Moscato rosa. Le uve di questo vitigno permettono di produrre vini generalmente caratterizzati da un ampio bouquet con note di petali di garofano e frutti tropicali ed è anche considerato il vino aromatico per eccellenza. Un aspetto, questo, ci è sembrato di capire, che penalizza la presenza sui mercati esteri, secondo Willi Sturz, della Cantina Tramin, che insieme a Hannes Baumgartner – che dice, il 95% di questo vino è venduto in Italia -, sono i due produttori che hanno sottolineato alcune sfumature dei Gewurztraminer in degustazione, provenienti ovviamente da Termeno ma, anche, dalla Valle Isarco (dal terreno morenico e dalle forti escursioni termiche), la Bassa Atesina, l’area di Bolzano (che è la culla del Lagrein), dalla Val d’Adige (con i suoi terreni grassi e famoso per il Pinot bianco e nero d’altura) e dall’Oltradige (con il Lago di Caldaro e Colterenzio che sono la patria di Pinot bianco, Chardonnay e Schiava dal colore rosso cupo): terroir differenti per conformazione del suolo ed anche per escursioni termiche e per esposizione al sole. In un’ora di piacevole chiacchierata, compreso anche le indicazioni sugli abbinamenti suggeriti da Sturz e Baumgartner, possiamo dire che si è aperto un mondo che forse siamo in pochi a conoscere.
Questi i vini degustati.
Gewurtztraminer Sudtirol/Alto Adige Doc 2019 – Tenuta Strasserhof
La vendemmia è avvenuta a metà ottobre del 2019 e l’imbottigliamento a metà aprile di quest’anno. Dalle uve raccolte in una vigna impiantata vent’anni fa a 700 metri di altitudine, Hannes Baumgartner ha prodotto solo 4.500 bottiglie di un vino elegante, con un bel colore paglierino e un concentrato di profumi che vanno dai petali della rosa ai chiodi di garofano unitamente a sentori fruttati. Al sorso si avverte subito quanto percepito all’olfatto con, in più, freschezza e acidità in perfetto equilibrio con una gradevole nota aromatica che accompagna una lunga persistenza che nel finale diventa più accentuata.
Lyra Gewurtztraminer Sudtirol/Alto Adige Doc 2018 – Cantina Nals Margreid
Le uve arrivano dalla Bassa Atesina da vigne impiantate su terreni ricchi di ghiaia e argilla. Il vino è di colore giallo paglierino con riflessi verdolini; profumo aromatico e complesso tra frutta esotica, petali di rosa, erbe aromatiche ma anche papaya e frutta della passione. In bocca arriva con un ingresso morbido, rotondo e molto ricco e, oltre a propone una seducente aromaticità in perfetto equilibrio con freschezza, sapidità e morbidezza, continua con una persistenza fruttata e speziata finale. E’ un po’ il vino di punta di questa Cooperativa fondata nel 1932 e che conta su circa 200 viticoltori conferitori delle uve.
Vigna Kastelaz Gewurtztraminer Alto Adige Doc 2018 – Elena Walch
La vigna Kastelaz è spettacolare per la sua pendenza, per la sua esposizione rivolta a Sud e per la sua sovraesposizione sulla città di Tramin. A tutto questo si aggiunge il terreno calcare e molto drenante e un eccezionale microclima. E, poi, la parcella è iscritta nell’apposito albo che autorizza l’utilizzo del nome in etichetta. Tutto, poi, si traduce in un elegante vino che, possiamo dire, interpreta fedelmente il vitigno. Di colore bianco paglierino, con un bouquet ricco tra note fruttate, erbe aromatiche e tracce speziate, al sorso è un vino perfettamente bilanciato tra la vena fresco-sapida, un importante calore alcolico, le note di frutta a polpa bianca e una bella e persistente aromaticità.
Gewurtztraminer Sudtirol/Alto Adige Doc 2018 Nussbaumer – Tramin
Le uve selezionate nelle vigne che coprono le colline che cingono Termeno, producono questo bel vino di colore giallo paglierino lucido. I profumi sono un concentrato di sentori di frutta esotica e note speziate tra noce moscata e chiodi di garofano. Al sorso mostra tutta la sua eleganza unitamente ad una freschezza cesellata da una garbata sapidità che, unitamente a note di frutta a polpa bianca matura ed erbe aromatica, accompagna la lunga persistenza. Nussbaumer è veramente la più bella espressione del Gewurztraminer altoatesino che può anche invecchiare come dimostrano le 1.300 bottiglie del “fratello” Epokale, che probabilmente bisognerà partecipare a qualche asta per recuperarne qualcuna.
Kleinstein Gewurtztraminer Sudtirol/Alto Adige Doc 2019 – Cantina Produttori Bolzano
E’ senza dubbio un vino che rappresenta la sintesi perfetta tra vitigno, territorio e microclima anche perché le uve sono scelte con cura per avere un Gewürztraminer di grande struttura e complessità di colore giallo paglierino intenso con profumo aromatico con note floreali di petali di rosa e garofano, sentori fruttati di pompelmo, frutta esotica e miele. Il sapore è intenso e complesso, e in bocca si ritrovano tutte le sensazioni del bouquet con un’accentuazione delle erbe aromatiche e di note speziate che accompagnano la persistenza sino al retrogusto leggermente dolce.
nati,
Vernoy weiss Igt – Kofelgut Martin Pohl
Questo vino è una cuvée di diverse annate di Gewurztraminer che lo rendono bello corposo ed anche aromatico. Le uve, provenienti da vigneti impiantati su terreni drenati, sono prodotte secondo le pratiche dell’agricoltura integrale anche grazie al clima favorevole che permette di ottenere uve di qualità con metodi naturali e senza bisogno di concimi chimici. Anche in cantine è seguito un processo naturale senza interventi alternanti. E, quindi, il Gewurtraminer di Martin Pohl ci è sembrato un po’ diverso dagli altri cinque proposti in questa degustazione e, comunque, interessante sia per la complessità del bouquet che per la piacevolezza del sorso prevalentemente fruttato.