di Ilaria de Lillo
Detto “Etichetta Nera” vino rosso di prestigio, il Burson è una ricchezza della zona ravennate, prodotto da Uva Longanesi (Bursona in dialetto romagnolo) e amato dai cultori del vino e palati sofisticati.
E sabato 26 settembre a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna sarà possibile degustare quest’eccellenza in una verticale imperdibile.
I Burson scelti per i visitatori sono 5, dal 2000 al 2008. A guidare la degustazione all’interno del Chiostro dell’Antico Convento di San Francesco saranno il sommelier Ais Giorgio Amadei e l’enologo Sergio Ragazzini.
“Il vino Bursòn – spiega Ragazzini – si distingue dagli altri vini locali per la carica polifenolica molto elevata (a differenza del Sangiovese). Tale caratteristica permette a questo vino la possibilità di un lungo invecchiamento”.
Per questo motivo col passare degli anni si diversifica e ogni annata forgia un rosso diversamente piacevole. Il Burson ha due qualità principali: l’Etichetta Blu che non fa appassimento, ma con il processo fermentativo della macerazione carbonica, caratterizzato da freschezza di frutto, note di viole, prugne e pepe in sottofondo. L’Etichetta Nera è il vino più pregiato, proveniente da uve fatte appassire e poi messo ad affinare per almeno due anni in fusti di legno. Un vino di grande fascino. “Viene prodotto con circa il 50% di uva che subisce un parziale appassimento in cassette. Per disciplinare di produzione deve rimanere in fusti di legno (tonneaux) per almeno 20 mesi e in bottiglia, prima dell'immissione al consumo, almeno per 6 mesi. Lo consideriamo una Riserva, anche se, per legge, non possiamo fregiarci di questa terminologia in etichetta, essendo un Igp. È un prodotto esclusivo del territorio Ravennate perché prodotto da Uva Longanesi, “trovata” nel 1930 presso la famiglia Longanesi a Boncellino frazione di Bagnacavallo”.
Anche nel mercato estero il Burson è un vino ricercato che si è fatto conoscere attraverso il premi ricevuti al Concorso mondiale di Bruxelles e alla mostra mondiale di Quanshun in Cina. Il suo migliore accostamento a tavola è con carni rosse elaborate come stracotto, tagliata, cacciagione, anguilla in brodetto e formaggi molto invecchiati. “Viene considerato un prodotto di nicchia perché adatto alla lunga conservazione e attualmente prodotto solo in circa 70 mila bottiglie. Inoltre l'etichetta nera ha un prezzo” importante” uscendo dalla cantina del produttore a 9/10 euro la bottiglia”.
Ad oggi sono 200 gli ettari destinati all’uva Longanesi e poche sono le cantine che si dedicano alla coltivazione di questo nobile vitigno tutelato dal Consorzio del Burson.
La degustazione verticale inizierà alle 9,30 con necessità di prenotazione (costo a persona di 15 euro) e al termine della giornata ci sarà la premiazione della terza edizione del concorso giornalistico “Il Bursôn e il suo territorio”, organizzato sempre dal Consorzio per premiare i migliori articoli o servizi radio e tv che hanno come protagonista il vino Bursôn e l’Uva Longanesi.