“La tavola del contadino. Il campo, il cortile, la stalla”. Questo il tema scelto quest’anno dall’accademia Italiana della Cucina per celebrare la “Conviviale Ecumenica 2022”.
L’accademia, dunque, ha puntato sulla ricerca di sapori antichi e spesso dimenticati, ma che sanno di identità forte e radicata. Ma si tratta anche di un tema vastissimo ed universale con molte sfumature a seconda della regione geografica. Sicuramente una cucina dalle semplici ricette, preparate con i prodotti della terra, dalla trasformazione del latte, dall’utilizzo degli animali da cortile. Frugale nei giorni di lavoro che si arricchisce però nei giorni di festa e nelle ricorrenze agricole. Alla “sfida” dell’accademia ha anche aderito la Forneria Messina, il locale dei fratelli Gianmichele e Lorena Messina che si trova a San Martino delle Scale, la frazione montana di Monreale in provincia di Palermo. I Messina, agli ospiti presenti, hanno declinato un menu molto “territoriale” e quasi da pranzo della domenica. Con una selezione di formaggi e olive schiacciate, una focaccia, come vuole la tradizione, condita solo con olio extravergine, caciocavallo e pomodoro a fette, e due frittate, una con ricotta e zucchine e l’altra con “cavuliceddi”. A seguire il primo, uno dei comfort food per eccellenza: la pasta con ceci su vellutata di zucca e pancetta con crostini di pane integrale di tumminia. La piatta che tutti, magari una volta, abbiamo mangiato a casa dei nonni. Declinazione più gourmet per il secondo, con un petto D’Anatra al balsamico. Piatto in cui i sapori leggermente selvatici dell’anatta si mescolavano in maniera equilibrata con la salsina di accompagnamento, caratterizzata da note agrodolci e profumate, grazie all’utilizzo di miele, aceto balsamico e diverse erbe aromatiche. E non poteva mancare il dolce: la cassatella calda con ricotta. In abbinamento, sono stati proposti due vini di Feudo Disisa di Mario Di Lorenzo: Chara e Adhara.
C.d.G.
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