(Alberto e Nadia Zenato, Daniela Scrobogna e Silvano Tempesta)
di Marco Sciarrini
“1980-2011”: una verticale storica di Zenato che come titolo non poteva che essere “Beyond time”, oltre il tempo.
Partecipare ad una degustazione di una verticale storica di un'azienda icona della produzione dell'Amarone può far girare la testa prima ancora di iniziare a bere. Ed è questa la sensazione che i numerosi partecipanti hanno percepito. Dalle terre vulcaniche della Valpolicella la Maison Zenato, con in evidenza la tenuta Costalunga ed un vino che porta in etichetta la firma del fondatore dell’azienda, in un viaggio indietro nel tempo, che attraverso le annate 2011, 2009, 2005, 2003, 1990, è arrivata sino alla 1980. Qualcuno in sala non era ancora nato. A condurre la degustazione la sommelier Fis Daniela Scrobogna, insieme ad Alberto e Nadia Zenato e Silvano Tempesta. Daniela Scrobogna, ha messo in evidenza come stupisca che un vino di 39 anni mostri ancora molto presente freschezza e tannini. “Un Amarone che va oltre il tempo, non solo anagraficamente, ma è un vino che va al di là delle mode. Un vino che possiamo definire un fuoriclasse”.
Tutto nasce nel 1960 dal padre Sergio Zenato, che con energia e ambizione, animato dal suo profondo legame con il territorio, ha sperimentato nuove tecniche di vinificazione e investito sui vitigni autoctoni, fino ad ottenere vini di qualità altissima. E’ l’enologo Silvano Tempesta a ricordare il grande intuito di Sergio Zenato che in quel lontano 1980 ha deciso di mettere da parte in grandi botti l’Amarone e di attendere per 14 anni prima di imbottigliarlo e di completare l’affinamento in bottiglia. “Sergio si è sempre raccomandato di invecchiare quello che sarebbe diventato l’Amarone Riserva in grandi botti di legno che avessero già contenuto Amarone per almeno un anno. Il legno non doveva assolutamente coprire le caratteristiche del vino”.
Oggi, la moglie Carla insieme ai figli Alberto e Nadia, con la stessa passione, tenacia ed infinita dedizione, fanno crescere la grande impresa di Sergio, diffondendo l’eccellenza dei vini Zenato in oltre 60 paesi del mondo. Sei annate da mettere a fuoco che hanno raccontato l'evoluzione della vigna e dell'influenza del clima. La collina situata a 250-350 metri sul livello del mare, con componente calcarea dovuta da marna e argilla. Il terreno della zona è famoso per l'estrazione del marmo rosa di Verona e formato da varie stratificazioni nei secoli. Il microclima ha influenze dalla vicinanza del lago di Garda a 15 chilometri. Che aiuta ad avere inverni miti con pochi giorni di sotto zero e le estati calde che vengono temperate dai venti provenienti da nord, dai monti Lessini, che asciugando le vigne aiutano anche alla salubrità delle uve. La tradizione di costruire i muretti a secco aiuta con la lenta cessione dell'acqua dal terreno e le piante possono usufruire di più umidità e acqua. Nel terreno sono presenti rocce che consentono in inverno di assorbire il calore del giorno per rilasciarlo di notte quando le temperature si abbassano fortemente. Si è passati nel tempo dall'allevamento con la classica pergola veronese al comodo Guyot. L'azienda ha scelto per l'affinamento un primo passaggio in botti grandi, un secondo in barrique, per poi tornare alle botti grandi.
ECCO LA NOSTRA DEGUSTAZIONE
Amarone della Valpolicella Docg classico Riserva “Sergio Zenato” 1980
Un vino della tenera età di 39 anni, temperature elevate nel mese di luglio e agosto. Blend Corvina 80% 20% Molinara Corvinone 10% Rondinella 10%, questo vino ha fatto 14 anni in botte, 14,5%, Colore Mogano, arancio, ma nessun cedimento, compattezza del colore, al naso appare come un vino da meditazione, note speziate di nocino, noce dolce, erbe aromatiche, note agrumate arancia rossa in confettura, in bocca fresco, tannino presente, liquirizia, entra con nota di freschezza. Lascia una scia sapida e una vena acida che è la vera spina dorsale di questo vino.
Amarone della Valpolicella Docg classico Riserva “Sergio Zenato” 1990
Regolarità climatica, piogge giuste, estate asciutta e calda con buona escursione termica. Otto anni di invecchiamento in legno, 14,5%. Colore granato ma luminoso, note balsamiche tabacco mentolato, scatola di sigari, legno di cedro, arancia rossa erbe aromatiche. In bocca ritorna il tabacco mentolato, freschezza, e l'acidità è centrale, si ritrova il profilo olfattivo. Blend Corvina 70% 5% Molinara Corvinone 20% Rondinella 5%.
Amarone della Valpolicella Docg classico Riserva “Sergio Zenato” 2003
Si inizia ad inserire nel blend l'Oseleta a scapito della Molinara, l'annata è il primo segnale del cambiamento climatico con un caldo torrido nel periodo estivo, escursioni termiche e roccia marnosa hanno influito sul profilo aromatico, 16%. Alla vista rimane compatto un bordo granato appena pronunciato, leggera nota alcolica, note fruttate, cacao, prugne, mentolato, tabacco balsamico, e scivola verso note minerali, avvolgente in bocca, prugna e note speziate su tutti, manca un po’ di acidità, ma il tannino è importante è la spina dorsale, molto sapido .
Amarone della Valpolicella Docg classico Riserva “Sergio Zenato” 2005
Climaticamente annata favorevole, con piogge in agosto, 16,5%, compatto vivo lievemente granato, ma lucido, al naso note fresche balsamiche, erbe aromatiche, cuoio tabacco, bergamotto, chinotto e menta. L’acidità è ben integrata con i tannini evidenti nobili, nettamente incentrata su note fresche, balsamiche e mentolate che non indugia a sensazioni dolci, cuoio, arancia rossa, tabacco. Si nota la lunghezza del vino.
Amarone della Valpolicella Docg classico Riserva “Sergio Zenato” 2009
Risveglio vegetativo 10 giorni prima, un settembre con buone escursioni termiche, in legno grande per cinque anni e un anno in bottiglia, 16,5%, colore rubino, compatto al naso erbe officinali, china, liquirizia sottobosco, in bocca avvolgenza calorica tannica, con sentori di china, foglie di alloro, Amarena Ciliegia, visciole, note avvolgente morbida. Tannini importanti, nel finale una dolcezza amaricante.
Amarone della Valpolicella Docg classico Riserva “Sergio Zenato” 2011
Grandi aspettative per la 2011, un vino destinato a esprimere il suo massimo nella sfida con il tempo 5 anni in botte, 16,5%. Estate calda, vendemmia in largo anticipo, di colore rubino vivissimo impenetrabile, immediatamente espressivo balsamico, completa la nota fruttata di ciliegia, speziature, china, liquirizia, in bocca maggiore integrazione tra tannino e componente alcolica, fresco e sapido.