da Milano, Michele Pizzillo
Per la “Prima della Prima”, cioè la presentazione dell’edizione speciale Teatro alla Scala di Bellavista brut 2010 edizione Teatro alla Scala, a Milano, quest’anno Vittorio Moretti ha preferito una enoteca ai tradizionali ristoranti alla moda degli anni precedenti.
L’enoteca scelta per ricordare i dieci anni di impegno dell’azienda di Franciacorta accanto al tempio della musica lirica, è l’Eno Club di una storica famiglia di vinai meneghini, i Malfassi. Qui Moretti ha voluto fare degustare in anteprima l’eccellente Franciacorta che nelle rare annate in cui viene prodotto, è una sorta di sintesi delle più belle vendemmie della terra di Franciacorta e, quindi, meritevole di essere presentata prima, della prima della Scala. Quest’anno, però – ha detto Moretti che alla degustazione era accompagnato dall’enologo Mattia Vezzola -, abbiamo preferito presentare l’edizione speciale ai consumatori, più che a quel mondo che si ritrova solo nelle grandi occasioni. E ne ho approfittato per ricordare i rapporti di collaborazione con i Malfassi, ricordando ai figlioli che Franco, Bianca e Massimo, è stato il mio primo cliente a Milano e poi un grande amici”.
Dopo questo simpatico amarcord, la degustazione in anteprima del Bellavista “artistico” nel senso di essere abbinamento ad uno dei più grandi teatri del mondo, è stata condotta dal “padre” di queste bollicine, Mattia Vezzola, che ne ha descritto la sua evoluzione a partire dall’ottima vendemmia del 2010, sino a quando è stato versato nel calice. Una cuvée composta da chardonnay e pinot nero che dopo la vinificazione gran parte dei vini matura in botti di rovere per sei mesi a cui segue un affinamento di 36 mesi sui lieviti, che nasce dal desiderio di valorizzare la natura e i migliori crus di Franciacorta dove si trovano i vigneti della famiglia Moretti. Così la particolare posizione microclimatica di queste vigne, assieme alla cura in cantina, permette di presentare un Franciacorta di eccezionale personalità e carattere. Si può dire che questa cuvée va collocata affianco alle migliori prove dello spirito di perfezione che anima la Casa Bellavista.
Alla degustazione l’edizione Teatro alla Scala si presenta con colore chiaro, vivo, luminoso. Perlage e spuma abbondante; bollicine sottili che salgono lente, continue e persistenti. Olfatto elegante, avvolgente, suadente, diretto, veloce ed immediato di frutta bianca matura, pesca, miele, e fiori di agrumi. Una bollicina sapida, completa, con eccellente retrogusto morbido ed anche lungo e persistente nel finale. Si può dire che nel bicchiere il cuvée brut Bellavista edizione Teatro alla Scala esprime le straordinarie potenzialità delle bollicine italiane e conferma ancora una volta la crescita costante delle bottiglie prodotte in questo angolo felice di Lombardia. Dove la possibilità di degustare una bollicina perfetta per ogni occasione di festa non è un’impressione, ma la realtà.
Questa bella espressione della Franciacorta siabbina magnificamente con tanti antipasti, in particolare quelli a base di pesce; ottimo anche come aperitivo ed eccellente con i crostacei e i fritti di pesce.
Che dire, ancora una volta dalla collina, appunto Bellavista, dove si “progettano” – dice qualcuno, forse facendo riferimento all’impegno imprenditoriale di Vittorio Moretti -, alcune delle più valide bollicine di Franciacorta, arriva un prodotto eccezionale e, quindi, adatto per festeggiare un appuntamento mondano importante per Milano, ma che la famiglia Moretti ha voluto portare prima anche a chi non partecipa alla prima Scaligera ma sa apprezzare le grandi bollicine. Gli eredi di Franco Malfassi sono stati perfetti nell’organizzare la “prima della prima” al Bellavista della Scala con bottiglie e magnum presentati in una elegante confezione regalo ricca di colori per rappresentare la platea della Scala: non passa inosservata.