Otto vini, quattro aziende: la nostra degustazione tecnica che ha convinto i super-ospiti del Verdura Resort
(Fabrizio Carrera, Nando Papa, Giuseppe Tasca, Alberto Aiello Graci, Nino Barraco, Giusto Occhipinti e Federico Latteri)
di Federico Latteri
Tanti avrebbero voluto esserci, pochi hanno avuto il pass. Google Camp, per il quarto anno consecutivo, ha scelto il Verdura Resort come base per la sua trasferta siciliana.
Che ha riempito l'Isola di Vip e personaggi illustri e creato curiosità e interesse nelle località di Menfi e Agrigento. La cena nella Valle dei Templi è stata il consueto successo. Ieri la nostra redazione ha avuto il piacere di organizzare una degustazione tecnica con alcuni ospiti supervip del Google Camp (nomi riservatissimi) che hanno potuto degustare alcune eccellenze enologiche del nostro territorio, guidati dal nostro direttore Fabrizio Carrera e da Federico Latteri. La degustazione ha previsto otto vini di quattro diverse aziende (due per azienda), situate in diverse aree della Sicilia: Graci dall’Etna, Cos dalla Sicilia sud orientale, Tasca D’Almerita dal centro dell’Isola e Barraco dall’estremo occidente, il territorio di Marsala. In questo modo, gli ospiti hanno potuto “assaggiare” l'intera Sicilia del vino, così diversa, da punta a punta, per profumi, sapori e complessità. Alla degustazione erano presenti anche Carlo D’Asaro Biondo, presidente sud e est Europa, Medio Oriente e Africa di Google, impegnato nella conduzione e nella moderazione del tasting insieme ai produttori Nino Barraco, Giuseppe Tasca per Tasca D’Almerita, Alberto Aiello Graci per Graci e Giusto Occhipinti per Cos che hanno parlato delle loro aziende e dei loro vini. Impeccabile il servizio dei sommelier del Verdura coordinato da Nando Papa. Dal canto loro, tra i banchi di degustazione, gli ospiti non si sono lasciati intimorire. E hanno fatto domande su domande. Dimostrando anche grande competenza.
(I vini degustati)
Di seguito l’elenco dei vini in ordine di degustazione con alcune note descrittive
Doc Etna bianco Arcuria 2015 – Graci
E’ fatto con uve Carricante provenienti dall’omonima contrada, situata a circa 650 metri di altitudine sul versante nord dell’Etna. Viene in parte affinato in cemento e in parte maturato in botte grande per circa un anno. Offre un colore giallo paglierino carico seguito da un naso fine con note floreali, sentori di cedro e erbe aromatiche. In bocca è fresco, sapido e lungo.
Nozze d’Oro 2006 – Tasca D’Almerita
E’ il vino fatto dal conte Giuseppe Tasca come omaggio alla moglie Franca per i 50 anni di matrimonio. Da uve Inzolia e Sauvignon Tasca coltivate nella tenuta Regaleali. Di colore giallo dorato, ha un naso di buona complessità con fiori gialli secchi, miele e cenni di spezie dolci. In bocca è equilibrato, di ottima corrispondenza con l’olfatto e buona persistenza. Integrità perfetta ad oltre un decennio dalla vendemmia.
Grillo 2015 – Barraco
Le uve provengono dalla punta occidentale della Sicilia, l’agro marsalese, zona d’elezione per questa varietà. Viene vinificato in acciaio con una macerazione sulle bucce di circa 36 ore. E’ intenso e complesso all’olfatto con mandorla, nocciola, cappero, sentori agrumati e note speziate. Al palato si apprezza sia la freschezza che la consistenza. Evidente la salinità e notevole la persistenza. Già ottimo, andrà ancora avanti nel tempo.
Pithos bianco – Cos
Da uve Grecanico, è vinificato con macerazione sulle bucce in anfora per sette mesi. Presenta un colore dorato con riflessi ambra. Il naso è caratterizzato da sentori di albicocca, nespola, pesca bianca e ricordi di frutta secca. In bocca conserva buona freschezza, è morbido e lungo. E’ presente una componente tannica che lo rende adatto a particolari accostamenti.
Doc Sicilia Contea di Sclafani Chardonnay 2015 – Tasca D’Almerita
Un’etichetta fuori programma che non faceva parte della scaletta, ma che è stata degustata dai presenti con molto piacere. Il conte Lucio Tasca fu tra i primi in Sicilia a credere in questa varietà. Presenta profumi molto intensi di frutta gialla arricchiti da note vanigliate. In bocca è fresco, abbastanza rotondo, potente e molto lungo. Giovane, crescerà ancora con il tempo.
Doc Etna rosso Arcuria 2014 – Graci
Da uve Nerello Mascalese, matura in botti da 42 ettolitri per 24 mesi. E’ un vino molto tipico a partire già dal colore scarico. Al naso si possono apprezzare profumi di frutta rossa, fini e tenui sentori di erbe aromatiche, spezie e una nota terrosa che richiama un po’ la polvere lavica. Al palato è fresco, ha buona progressione, tannini vellutati e un lungo finale. Elegante e territoriale.
Docg Cerasuolo di Vittoria Classico 2010 – Cos
Da uve Nero d’Avola più un 40 % di Frappato, tutte coltivate sulle terre rosse di Vittoria. Matura in grandi botti di rovere di Slavonia. Frutta rossa, spezie e note di goudron precedono un sorso fruttato, armonico, di medio corpo e buona lunghezza.
Rosso del Conte 1998 – Tasca D’almerita
E’ uno dei vini storici della Sicilia. Da uve Nero d’Avola più una percentuale minore di Perricone provenienti dalla vigna San Lucio, nella tenuta Regaleali. Matura in barili di rovere francese. Offre un naso intenso e complesso con frutta rossa, ginepro, liquirizia e goudron. In bocca è ampio, potente, armonico, con tannini setosi e grande persistenza.
Alto Grado – Barraco
Si tratta di un vino molto particolare, è quello che localmente viene chiamato Marsala pre-english, cioè il vino che veniva fatto prima dell’avvento degli Inglesi senza aggiunta di alcool o altro. Matura in una botte da mille litri di castagno che viene ricolmata e che presenta lo sviluppo della flor sulla superficie libera del vino. Il suo colore è ambrato, luminosissimo. E’ molto complesso con profumi di noci, mandorle, fichi, spezie e un’evidente componente mediterranea. Il sorso mantiene una buona freschezza, è potente, salino e di persistenza quasi infinita. E’ un omaggio alla storia del vino in questo territorio.
Il tasting si è concluso con un momento particolare, il ricordo di Vito Catania, titolare e creatore dell’azienda Gulfi recentemente scomparso. Dopo le parole lette da Fabrizio Carrera, i presenti hanno brindato in sua memoria con una jeroboam di Nerosanlorè 2011, il cru preferito da Vito fra i suoi grandi Nero d’Avola.