di Michele Pizzillo
L’eleganza di Luce, il grande rosso prodotto a Montalcino da una delle aziende della famiglia Frescobaldi, la Tenuta Luce, porta un’ondata di ulteriore splendore anche nella location scelta per celebrare il venticinquesimo capitolo di questo vino icona.
Per festeggiare “questo giovane ragazzo”, così lo ha definito Lamberto Frescobaldi dando l’avvio alla serata, è stata scelta una location raffinata, il negozio di Poltrona Frau, ubicato in un palazzo del centro di Milano a ridosso della mitica via Montenapoleone, progettato da un signore arrivato qui dalle parti di Firenze, Leonardo da Vinci, con pareti coperti di straordinari affreschi, tant’è vero che le belle creazioni di Frau sembra che stiano li non per esposizione, ma per arredare un grande museo. E, così, gli occhi degli ospiti del Marchese Frescobaldi sono stati accarezzati prima dagli splendidi affreschi, poi dalla raffinatezza di Frau ulteriormente esaltata da magnum e bottiglie di Luce dall’accattivante etichetta che riporta la frase di Vittorio Frescobaldi, oggi presidente onorario della Compagnia de’ Frescobaldi “qui c’è la memoria della vigna e del lavoro, della terra, del sole, dell’ascolto del tempo e del canto delle stagioni” sotto l’emblema di Luce, un sole raggiante con una corona di dodici fiamme. Un simbolo che trae ispirazione dall’altare della chiesa di Santo Spirito, opera del Brunelleschi, edificata a Firenze nel XVI secolo su un terreno donato dalla famiglia Frescobaldi.
Prima che i fortunati invitati alla degustazione si potessero “fare” gli occhi con il colore rosso rubino intenso del protagonista della serata, il vino di tre annate – 2017, 2007, 1997 – versato nei calici dai magnum, Lamberto Frescobaldi ha raccontato la storia del progetto Luce “che nasce dall’incontro di mio padre con un importante produttore americano (ma di famiglia originaria della Marche e precisamente di Sassoferrato) Robert Mondavi e, insieme, trovarono casa a Montalcino, territorio di elezione per la produzione di grandi vini, per realizzare un vino memorabile che fosse capace di trasmettere l’essenza del territorio dove nasce”. E, in questo, Luce, punto d’incontro tra l’eleganza e la struttura del Sangiovese con la rotondità e la pienezza del Merlot, è davvero l’espressione del luogo dove viene prodotto perché è il risultato di un perfetto equilibrio tra vitigno e territorio tant’è che Frescobaldi ha sottolineato che “ogni intervento dell’uomo avviene in forma minimale e non invasiva, con il principale obiettivo di proteggere questa armonia. Questa filosofia continua in cantina. Una pressatura soffice, una fermentazione spontanea con i lieviti indigeni presenti sulle uve, rimontaggi delicati e non molto frequenti: ogni passaggio viene fatto nel rigoroso rispetto e valorizzazione della preziosa armonia raggiunta in vigna”.
Un progetto visionario, la Tenuta Luce, che ha avuto inizio nei primi anni Novanta dall’incontro tra due grandi personaggi del vino, Vittorio Frescobaldi e Robert Mondavi, mossi dal desiderio di fare un vino che andasse oltre i confini della tradizione, senza tuttavia rinnegarla. E, tutto, seguendo un percorso meticoloso, dove ogni aspetto venne curato nel minimo dettaglio, dalla conduzione del vigneto, fino alle tecniche in cantina, anche con il coinvolgimento dei singoli figli, Lamberto e Tim, enologi alle prime esperienze che, però, contribuirono a fare percepire Luce come vino dalla grande personalità e con un carattere innovativo. Tant’è vero che oggi il vino icona della Tenuta Luce è presente in oltre 80 paesi del mondo.
E, poi, il nome. Suggerito dalla consorte di Mondavi, Margareth, che abbagliata dal sole di Montalcino, propose di chiamare il vino Luce “fra l’ilarità generale – ha rammentato Frescobaldi – perché a tutti era sembrato ridicolo chiamare un vino di spessore con un termine che nello slang americano vuol dire leggero ma, anche, il peggio del peggio”. Bisogna dire che i due grandi visionari, Vittorio e Robert appunto, pensandoci un po’ e ricordandosi di Brunelleschi, decisero che era il nome giusto. Attualmente la tenuta di Montalcino appartiene tutta alla famiglia Frescobaldi, che a Milano ha voluto celebrare la 25esima vendemmia di Luce iniziata il 1993 – che unitamente al vino del 1994, fu presentato senza nome, con Luce del 1997. La vendemmia del venticinquesimo anniversario è quella di Luce 2017, il primo vino degustato in occasione di questa esclusiva e splendida serata sotto gli occhi dei personaggi dipinti sulle parete e circondate dalla bellezza dei prodotti Frau e da una schiera di magnum e bottiglie di Luce, quasi una riproposta della collezione di tutte le annate di Luce e degli altri vini della Tenuta (Lucente, bel vino fruttato; Luce Brunello, solo du uve Sangiovese; Lux Vitis, vino imponente prevalentemente di Cabernet Sauvignon) che nella bellissima cantina di Montalcino è concepita come una biblioteca medievale.
Questi i vini degustati, tutti in “formato magnum” (che è la più bella bottiglia per i vini destinati a vivere a lungo, secondo Lamberto Frescobaldi). Tutti i vini sono ottenuti da Sangiovese e Merlot in parti uguale e tutte e tre le annate hanno alcune caratteristiche in comune, in particolare il colore, rosso rubino intenso.
Luce Toscana Igt 2017
Qui il colore rosso rubino intenso sembra quasi impenetrabile, potremmo dire concentrato. I profumi sono prevalentemente di frutta rossa con qualche sentore di frutta esotica che contribuisce a rafforzare la complessità del vino. Al gusto, oltre alla complessità evidenziata nel bouquet, il vino è caldo, avvolgente, rotondo, con una elegante trama tannica che conferisce una struttura ed un equilibrio unico ad un vino che ha davanti una lunghissima esistenza. L’affinamento del vino avviene in barrique di rovere francese (85% nuove, il resto di secondo passaggio) per 24 mesi. L’imbottigliamento, invece, è stato effettuato a gennaio del 2019. L’etichetta è quella celebrativa del 25° anniversario.
Luce Toscana Igt 2007
Al naso si apre con netti sentori fruttati, prevalentemente mora e ciliegia, sostenute da note balsamiche che anticipano quelle erbacee e una bella sfumatura speziata. A godere della potenza della straordinaria vendemmia del 2007 è la bocca invasa dal caldo, dalla morbidezza dell’armonia di questo grande vino che presenta tannini eleganti supportati da una bella acidità. Lungo e persistente è il finale con un retrogusto leggermente fruttato. L’affinamento avviene sempre in barrique di rovere francese per 24 mesi. Il vino è stato imbottigliato a novembre 2009.
Luce 1997
E’ stata la prima vendemmia a trasmettere quell’emozione che volevano i due grandi visionari che hanno dato origine al progetto Luce e cioè Vittorio Frescobaldi e Robert Mondavi. Dopo oltre vent’anni, è ancora un vino che emoziona con la sua finezza complessiva che va dal marcato colore rosso rubino al suo intenso bouquet che agli aromi fruttati aggiunge le dolci note di vaniglia. In bocca è un vino caldo, rotondo, fresco e con tannini estremamente fini e vellutati. Per questo vino l’affinamento è avvenuto in barriques di rovere francese per 12 mesi e in seguito per 6 mesi in botti di rovere di Slavonia.
Tenuta Luce
Località Castelgiocondo – Montalcino
T. 0577 84131