di Michele Pizzillo
Dopo quattro secoli della prima citazione documentata, Erbaluce di Caluso coltivato nelle province di Torino, Biella e Vercelli, ma, soprattutto sulle colline intorno a Caluso, centro del Canavese in provincia di Torino, ottiene nel 2010 il riconoscimento della Denominazione di origine controllata e garantita.
Così un ottimo vitigno che deve il nome al colore che assumono gli acini in autunno, e collocato nella schiera dei cosiddetti vitigni minori – e, in Piemonte potrebbe anche essere una scelta ovvia, per quello che offre il panorama viticolo regionale – ottiene il suo giusto riconoscimento, con il risultato di rilanciare la vitivinicoltura del Canavese. Tant’è vero che con la Docg oltre ad incrementare la produzione, migliora la qualità e l’Erbaluce di Caluso comincia ad interessare appassionati di vino – specialmente coloro che vanno alla ricerca di produzioni esclusive – di tutto il mondo. Oltretutto Erbaluce è un vino molto consigliato come aperitivo che potrebbe continuare ad accompagnare l’intero pasto preferibilmente con primi piatti tipo il risotto o piatti a base di pesce (frittura di coregone, pesce di lago). Le tre tipologie previste dal disciplinare di produzione sono: Erbaluce di Caluso docg, Erbaluce di Caluso Spumante docg, Erbaluce di Caluso passito Docg in questo caso quando i grappoli di Erbaluce vengono sottoposti a un periodo di appassimento in locali arieggiati, le cosiddette “passitaie”, distesi su graticci o appesi per il peduncolo, per circa 5 mesi e pigiate nel mese di marzo. Nella versione passita è un vino con notevole capacità di invecchiamento, addirittura di 30 o 40 anni.
Per conoscere ancora meglio questo vino, siamo approdati in una delle aziende storiche di Caluso, esempio della determinazione di Giovanni Orsolani che nel 1894, tornato dall’America perché tormentato dalla nostalgia per la sua terra, comincia a produrre un vino spumeggiante che con la moglie Domenica serviva nella loro locanda Aurora. Adesso, con il dinamico Gian Luigi, l’azienda è nelle mani della quarta generazione – con il padre che aveva cominciato a fare anche lo spumante -, che continua a fare riferimento alle parole degli avi e, cioè, nelle parole rispetto, lavoro, serietà, artigianalità, autoctono. E, questo, in una terra di antica tradizione agricola come il Canavese, è molto importante. A questa filosofia di vita si aggiungono due fattori importanti per la coltivazione della vite che sono la conformazione del terreno, ricco di minerali sotto forma di rocce e sabbie; e, un clima particolarmente mite la cui temperatura media annua è di poco inferiore ai 13 gradi centigradi, ma ad agosto, mese importantissimo per la maturazione, raggiunge punte di 25 gradi. La produzione della cantina Orsolani è sulle 150.000 bottiglie all’anno, di cui il 90% è rappresentato dall’Erbaluce che possiamo definire il “vero amore di famiglia”. La cantina Orsolani, poi, è membro del comitato grandi Cru d’Italia, l’associazione che raduna tutte quelle realtà che con attenzione e dedizione valorizzano le proprie produzioni ed i territori di coltivazione. In questa nostra degustazione per conoscere meglio l’Erbaluce, abbiamo scelto tre vini (100% uve erbaluce) che sicuramente rappresentano una delle migliori interpretazioni del vitigno Erbaluce di Caluso ma, anche, del territorio dove questo vitigno ha trovato l’habitat ideale: il Biellese, il Novarese e soprattutto in quello che è considerato l’epicentro c e, cioè, il Canavese, la Serra d’Ivrea e i colli che circondano il lago di Viverone.
La Rustìa Erbaluce di Caluso Docg 2019
E’ un esempio di grande eleganza questo Erbaluce di Caluso al quale è stato dato il nome della traduzione dialettale di “arso dal sole”. Nel bicchiere evidenzia un bel colore giallo paglierino con sfumature luminose. I profumi e gli aromi sono decisi tra erbe aromatiche, pera e scorza di pompelmo soprattutto nel finale. Di grande personalità, al sorso è elegante, ammaliante, consistente, secco, equilibrato e con una bella sapidità che accompagna una persistenza caratterizzata da grande mineralità.
Vintage Caluso docg bianco riposato 2016
Il colore è giallo paglierino con riflessi verdolini. Il profumo è decisamente minerale, sostenuto da note balsamiche di erbe officinali e sfumature di frutta esotica, agrumi canditi e fondo speziato. Al sorso è fresco, tonico e davvero coinvolgente specialmente quando tornano gli aromi già percepiti al naso ma, con maggiore raffinatezza. Matura per 24 mesi in botti da 20 ettolitri.
Caluso Docg metodo classico Cuvée tradizione extra brut 2013
Di colore dorato brillante, alle finissime bollicine si abbina un corredo olfattivo raffinato con delicati profumi di bergamotto e fiori prevalentemente gialli su un fondo mentolato e speziato e una piacevole persistenza tostata. In bocca è una bollicina vivace, fresca, sapida, di lunga persistenza con finale tra note balsamiche e delicati sentori di mandorla. Il vino base per la produzione di questo splendido spumante fermenta in legno, per poi sostare sei anni sui lieviti, in botticella da 300 litri.
Orsolani
Via Michele Chiesa, 12 – San Giorgio Canavese (To)
T. 0124 32386
www.orsolani.it
info@orsolani.it