(Lo chef Paolo Romeo con la sua brigata)
di Manuela Zanni, Messina
Quello per la cucina è un talento innato. Ci sono, poi, esperienze di vita che trasformano il talento in competenza e, quando avviene, il risultato non può che essere degno di nota.
Talento e competenza sono, infatti, le prime parole che vengono in mente quando si assaggia la cucina dello chef Paolo Romeo, 40 anni, vincitore del Campionato Italiano del Cous Cous Fest 2017 di San Vito Lo Capo, oggi Executive Chef del “Grecale Ristorante Italiano” di Messina, sua città d'origine. L'occasione per conoscere la raffinata cucina dello chef messinese, contaminata da varie e significative esperienze in giro per l’Italia e all'estero, è stata la cena gourmet “Grecale Wine Experience” che si è tenuta presso il Grecale Ristorante Italiano. L'idea nasce dal progetto di due giovani imprenditori, Francesco Rella e Fabrizio Natoli, titolari del gruppo ristorativo cui fanno capo i marchi Kajiki japanese Restaurant, Villa Laura Resort e Kon Gusto Catering, il cui obiettivo è portare nella città dello Stretto una cucina di altissimo livello. “Cucinare mi appaga e mi entusiasma al contempo – confessa Paolo – per questo cerco di trasmettere nei miei piatti la gioia che provo nel prepararli usando ingredienti colorati accostati anche in maniera inusuale. L'idea è che ogni piatto catturi l'attenzione come un'opera d'arte e resti impresso nella mente di chi lo assaggia senza passare inosservato”.
(Lo chef all'opera)
Non stupitevi, dunque, di trovare in un menù firmato Romeo piatti in cui coesistono pesce e formaggi o crostacei e frutta di stagione. Ogni apparente azzardo, in realtà, è frutto di un rischio calcolato il cui effetto è sorprendente e mai banale. Un esempio è offerto da uno degli antipasti proposti durante la serata “Un’opera al crudo servita con lamponi e mozzarella di bufala campana”, in cui pesce, latticini e frutta si trovano in perfetto equilibrio o il “risotto mantecato con ricci di Acitrezza e ricotta dei Nebrodi” in cui mare e monti creano un connubio perfetto. In abbinamento ai piatti sono state scelte alcune etichette dell’azienda Joaquin, fondata nel 1999, il cui nome vuole essere un omaggio ai Borbone, regnanti delle Due Sicilie. Si tratta di un'azienda sita in una delle aree a più alta vocazione vitivinicola del mondo, l'Irpinia, dove le escursioni termiche, la vulcanicità del suolo, la mineralità e il clima danno vita a vini bianchi evoluti e a vini rossi di grande struttura e di estrema eleganza.
(Raffaele Pagano)
Raffaele Pagano, l'eclettico e vulcanico proprietario, presente alla serata, non ama ripetersi e spesso i suoi vini sono opere singolari, prodotti in una sola annata. La sua filosofia consiste nel trasformare i propri vini proponendo continue variazioni sul tema. Ne risultano vini non omologabili, riconoscibili e di grande personalità. Ecco, di seguito, il ricco menù della serata
Entree a sorpresa
“Lasciatevi coccolare” – chips di rapa rossa con tartare di ricciola, gelato allo zenzero con tartara di gamberi rossi, perla di salmone balik al pistacchio, arancino al nero di seppia con crudité di pesce, spuma al basilico mousse di pomodori secchi, conetto al sesamo con formaggio al tartufo e croccante di topinabur
Antipasti
Un’opera al crudo servita con lamponi e mozzarella di bufala campana
Uovo di Villa Laura Resort in crosta di basilico su mousse di pomodoro pachino”.
Primi
Risotto mantecato con ricci di Acitrezza e ricotta dei Nebrodi
Chitarre di pasta fresca con in cremoso di zafferano e cruditè su battuto di gambero rosso di Mazara del Vallo
Secondo
Capasanta scottata con salsa al Marsala doc vintage riserva 1994 delle Cantine Florio
Dessert
La Sicilia in un boccone
Dolce Passione
Ecco le etichette degustate
Dall’isola – Falanghina, Greco e Biancolella. Giallo paglierino Al naso note floreali di margherite e ginestra e di frutta a polpa bianca. In bocca il sorso è fresco e sapido con un piacevole finale di mandorla amara.
Vino della stella – Fiano Avellino Docg. Giallo paglierino intenso, con riflessi dorati. Naso complesso di intense note fruttate di pesca, pera, melone bianco e frutta tropicale matura, unite a sentori mielati e accenni di frutta secca e appassita. In bocca è corposo ed elegante, di ottima persistenza grazie ad una spiccata mineralità che invoglia la beva.
I viaggiatori – Aglianico 100%. Colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. All'olfatto propone evidenti sentori di frutti di bosco in confettura e di prugne disidratata ma anche qualche sbuffo di caffè e cacao amaro. In bocca il sorso è ricco e avvolgente con piena corrispondenza gustolfattiva. Finale sapido e persistente.
Grecale
via Canalone, 124
Località Torre Faro – Messina
tel. 090 6402915
www.grecalemessina.it
Aperto solo a cena
Ferie: variabili, ma in inverno
Carte di credito: tutte
Parcheggio: sì