Il Pinot nero dell’Oltrepò Pavese ottenuto dalle uve delle vigne sottostanti il Castello di Cigognola, un magnifico maniero che il Fai (Fondo ambiente italiano) tutela come patrimonio storico, è davvero straordinario.
Qui le vigne traggono beneficio da diverse esposizioni su colline serrate con pendenze che chiudono valli strette tanto da permettere di indirizzare le correnti tra Sud e Nord, creando un clima unico. Per questo Letizia Moratti, nel 2000, con il marito Gian Marco (mancato due anni fa) creò la società agricola Castello di Cigognola, per valorizzare tutte le diverse forme e potenzialità del Pinot nero, affidando i vigneti al figlio Gabriele e a Gian Matteo Baldi (amministratore delegato) e ha praticamente trasferito la passione, la serietà, i principi etici e i valori irrinunciabili che sono alla base del progetto che mirava a creare la nuova maison del metodo classico italiano. Un percorso di lavoro attento al vino e alla sostenibilità della filiera, con il rispetto per l’uomo, l’ambiente e l’economia reale come basi irrinunciabili del progetto Castello di Cigognola, con al centro un Pinot nero che dà l’espressione vera, di qualità, della terra a cui appartiene, con l’obiettivo di occupare un posto nel piccolo mondo dell’alta gamma. E, ci è riuscito molto bene.
Tanto che Gian Matteo Baldi più riassumere tutto nell’affermazione che “il nostro vino deve essere “incontrato”, condiviso, contestualizzato e non per forza apprezzato. Ciò che più importa è viverne l’esperienza in modo spontaneo e genuino, così che il consumatore possa essere sorpreso dall’insieme delle sensazioni che il calice trasmette: il suo gusto, il colore, l’intimo umore, il profumo, la vocazione, la storia, il genius loci e le altre indescrivibili sfumature percettive che avvicinano il mondo del vino a quello dell’arte”. E, “visto che parliamo di arte, qualche scelta provocatoria ci sta, se è funzionale a valorizzare un grande vitigno molto importante per l’Oltrepò Pavese”, aggiunge Gabriele Moratti.
Ecco perché dal Pinot nero di Castello di Cigognola – 28 ettari di vigna – Gabriele e Gian Matteo, ottengono vini unici e irripetibili. A tutto questo si aggiunge la ricerca di un’uva pulita, integra e priva di sostanze chimiche grazie all’introduzione della pratica agricola semi-biologica e all’arrivo in azienda dell’agronomo Giovanni Bigot, con un team impegnato a mantenere la sanità e l’equilibrio della pianta con il terreno e, in caso di necessità, intervenire tempestivamente con le misure di minor impatto e aggressività, prediligendo soluzioni senza l’impiego di prodotti chimici. E, infine, per mettere in luce al meglio le diverse espressioni del Pinot Nero, il duo Moratti-Baldi, ha fatto un restyling significativo delle etichette della Tenuta: d’ora in avanti gli amanti del vino troveranno un’etichetta alla francese con il solo nome Moratti come griffe sui Metodo Classico e il brand Castello di Cigognola sui vini fermi.
Questi i vini degustati durante la presentazione avvenuta nell’enoteca del Castello di Cigognola.
Moratti Cuvée dell’Angelo Metodo Classico Oltrepò Pavese Pas Dosé Docg 2012
E’ una bollicina elegantissima, con perlage fine e persistente, profumi floreali e fruttati ben equilibrati. In bocca è intenso, avvolgente, cremoso in perfetto amalgama con la freschezza e sapidità che sono le caratteristiche di questo metodo classico di grande spessore.
Moratti Cuvée More Brut Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg
All’olfatto colpisce per le note di frutti rossi e mela sostenuti da una bella vena agrumata. In bocca la freschezza è ben bilanciata con la struttura del vino e la lunga persistenza finale.
Moratti Cuvée More Pas Dosè Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg
E’ un pas dosé che si apre con grandissima freschezza assicurata dai sentori di frutti rossi, di prugna e di mela verde. In bocca è corposo ma fresco e molto equilibrato, e una lunga persistenza finale.
Moratti Rosé Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg 2013
Di un bel colore rosa con riflessi di lampone, è un vino elegante e di straordinaria freschezza con bei sentori di frutti rossi come lampone, fragola, ribes e ciliegia. In bocca è ampio e deciso sostenuto dagli stessi sentori fruttati percepiti al naso.
Per papà Rosso Igt 2014
Di colore rosso luminoso, profumi tra floreale e frutti rossi e sentori balsamici, offre un’ottima corrispondenza gusto-olfattiva con una trama tannica ben equilibrata e un finale balsamico con ricordi di caffè e cioccolato. Riposa per due anni in botti grandi di rovere.
Michele Pizzillo