di Federico Latteri
Zisola, la tenuta siciliana della famiglia Mazzei, si trova a Noto, in provincia di Siracusa, nell’estremo sud est dell’Isola.
Il progetto vitivinicolo è iniziato nel 2003 con l’acquisto di una proprietà trovata quasi per caso, come racconta Filippo Mazzei: “Cercavo un posto da tempo, ma avevo sempre trovato situazioni in cui mancava qualcosa. Ho visto Zisola mentre giravo da queste parti e l’ho subito comprata. Le ragioni dell’investimento in Sicilia vanno ricercate nelle similitudini che ci sono con la Toscana, dove produciamo vino da generazioni: si tratta di due regioni che offrono una grande diversità di terroir, hanno antiche e importanti tradizioni vinicole e un patrimonio artistico rilevante”.
(Filippo Mazzei)
I vigneti sono stati impiantati ad alberello, sistema tradizionale del posto che comporta costi elevati e rese basse, ma dà risultati di livello superiore. Il percorso intrapreso ha fornito nel corso degli anni diversi vini interessanti, alcuni dei quali costituiscono ormai per molti un esempio di affidabilità e qualità. Recentemente abbiamo degustato le nuove annate dei due rossi da Nero d’Avola. Di seguito vi riportiamo le nostre impressioni.
Sicilia Noto Rosso Doc Zisola 2019
E’ il prodotto “centrale”, il Nero d’avola con cui è nata l’azienda. Le uve provengono da vari appezzamenti con situazioni leggermente diverse, soprattutto per quanto riguarda l’esposizione. Ogni parcella viene sempre vinificata separatamente e poi si procede all’assemblaggio di quelle selezionate. La macerazione sulle bucce si protrae per 14-16 giorni e la maturazione prevede circa 10 mesi di permanenza in barrique di rovere francese nuove per il 33 per cento. Il 2019 è stata un’annata abbastanza classica con piogge in inverno e primavera, caldo in estate, anche se non continuo e escursioni termiche importanti tra giorno e notte. Zisola 2019 conferma la qualità di sempre, presentandosi pulito, piacevole e facile da bere. Il naso è dominato da profumi di frutta rossa, affiancati da un tocco agrumato, mentre il sorso è fresco dall’inizio alla fine, lineare, intenso nel gusto e delicato nella parte tannica. Un rosso davvero ben riuscito.
Sicilia Noto Rosso Doc Doppiozeta 2017
La vendemmia 2017 segna l’inizio di un nuovo corso per il Doppiozeta, il vino di punta dell’azienda, che diventa un Nero d’Avola in purezza. A confermarlo è anche il restyling dell’etichetta che non è più nera, ma ha uno sfondo bianco. Le uve provengono dalle tre migliori parcelle: Piscina, Sopra Navel e Mandorleto. Sono quelle che – ci spiega Filippo Mazzei – negli anni hanno fornito grandi risultati, mostrando notevoli differenze rispetto alle altre. Ognuna di loro viene lavorata separatamente per esaltarne al meglio le caratteristiche. La fermentazione si svolge in acciaio in modo naturale, senza l’aggiunta di lieviti, né il controllo della temperatura. La durata della macerazione sulle bucce è di circa 30 giorni. Il vino matura oltre 16 mesi in tonneau da 500 litri per metà nuovi e poi trascorre poco più di quattro mesi in vasche di cemento. Non viene effettuata nessuna filtrazione. Nel 2017 l’andamento climatico è stato caratterizzato dal caldo, anche se le temperature elevate da queste parti sono un po’ la norma. Il colore del Doppiozeta è un bel rosso rubino tendente al porpora sull’unghia. L’esame olfattivo svela un bouquet intenso, profondo e ricco di sfaccettature nel quale la frutta rossa e la prugna, mature e perfettamente integre, vengono arricchite da note marine quasi iodate e da una fine e variegata speziatura. Al palato la freschezza conferisce slancio ad una struttura importante e ad un gusto intenso, animando un’ottima progressione che conduce alla chiusura lunga e sapida. Fitti e ben levigati i tannini. E’ un Nero d’Avola particolarmente incisivo che però non stanca mai grazie alla viva acidità e al suo equilibrio. Appare chiaro che con il 2017 il Doppiozeta compie un balzo in avanti notevole in termini di carattere, territorialità e qualità, collocandosi tra i migliori rossi della tipologia.