Ecco la strada verso cui sembra andare il titano toscano, sempre più territorio ed eleganza nel calice
Avere così tanti Chianti Classico davanti e sentire la vertigine.
Effetti dell’alcol a parte, è la sensazione che ha accompagnato la degustazione di alcune etichette in occasione dell’Anteprima Chianti Classico Collection, tenutasi alla stazione Leopolda di Firenze. Abbiamo passato in rassegna tanti vini delle annate 2010 e 2011, tra grandi e piccole cantine e qualche, se possiamo definirlo così, outsider. Ci siamo sottoposti ad una prova impegnativa ed emozionante con l’intento di capire lo stile del Chianti Classico di oggi, l’impronta o l’identità con cui si presenta ai consumatori di tutto il mondo. Missione ovviamente fallita, già lo sapevamo in partenza, dato i micro mondi di cui si compone l’areale del Chianti Classico. In questa immane diversità di esemplari come unico minimo comune denominatore, e questo rincuora, è rimasto il legame con la storia, il volere preservare la memoria che sta dietro a questo vino. Un bene, perché ciò ha consentito a che l’intera scena venisse lasciata interamente al territorio.
L’evoluzione c’è stata, si è definitivamente chiuso il capitolo degli anni novanta, per fortuna già da un bel po’, e si è allentato il ricorso alla griffe dell’enologo. I produttori si sono rimboccati le maniche per ripresentarsi sotto i riflettori con un vino di alto lignaggio, oramai affrancato dal momento di stanca vissuto a cavallo degli anni 2000. Non meramente emblema del cuore della Toscana, il Chianti Classico comunica adesso un unico progetto, suffragato dal lavoro che sta portando avanti il Consorzio, con un ulteriore innalzamento del livello qualitativo e soprattutto con il maggiore radicamento ad una realtà ben precisa. Una unica e chiara rotta, quella di definire il proprio spazio nella mente del consumatore ancor prima che sullo scaffale, in uno scenario composito dove sussistono realtà altrettanto importanti che usano come bandiera il nome e la tradizione del Chianti e dove è saldo lo status di altri titani toscani.
I tempi sono cambiati, e un passo indietro, verso le origini, lo si è fatto. Sebbene le regole del disciplinare traccino una strada ben precisa, assaggiando queste ultime vendemmie, sembra che le cantine abbiano voluto affidarsi di più a quel gioco, o incastro, di clima, terreno, tempo, mano e testa dell’uomo, quel mix di variabili ineffabili, che rendono, in fondo, ciascun Chianti Classico un vino a sé. Certo, una regola che vale per tutti i vini, ma ancora di più vale per un prodotto che porta il nome dell’Italia nel mondo e che sente tutto il peso della “celebrità”. Forse si delinea un ritorno allo spirito originario. La bevibilità e la facilità di approccio di ogni etichetta degustata ce lo hanno dimostrato. Parlare di Chianti Classico non è più solo questione di blending, quindi, di tipi e percentuali di vitigni usati a cui si imputa quella parte d’identità più evidente, la caratteristica che risalta di più al palato. Emerge una mutevolezza di contorni che incanta. Emergono le mille sfumature di un mare fatto di colline. Una tendenza però la si è intercettata in questo lungo assaggio: l’eleganza.
Annata 2011
Chianti Classico Docg Badia a Coltibuono 2011 (90% Sangiovese, 5% Ciliegiolo, 3% Canaiolo, 2% altri vitigni)
Territorio: Gaiole in Chianti (Si)
Ruffiano e fine al naso. Regala note balsamiche e di ribes rosso sotto spirito, ben equilibrate. Risulta fresco, e la freschezza la conferma al palato. Tannini ancora ruvidi. Vivace. Bottiglie: 160.000
Chianti Classico Docg Montornello Bibbiano 2011 (100% Sangiovese)
Territorio: Castellina in Chianti (Si)
Note floreali. Sono le prime che emergono. Accompagnate da sensazioni di frutta rossa matura, miele, guscio di noce e da leggere note di castagna. Di buona concentrazione. Corposo e allo stesso tempo setoso. Di facile beva. Bottiglie: 40.000
Chianti Classico Docg Bibbiano 2011 (97% Sangiovese, 3% Colorino)
Speziato e dolce al naso, con lievi note di tostato. Dà sensazioni di calore. Tannini ancora imponenti. Ma lascia presagire un’identità gentile. Bottiglie: 40.000
Chianti Classico Docg Castellinuzza e Piuca 2011 (90% Sangiovese, 10% Canaiolo)
Territorio: Greve in Chianti (Fi)
Si apre con un bouquet speziato. Al finale ricordi di note tostate. Piacevole da odorare. L’ingresso è morbido, seguito da una lieve astringenza. Persistenze, lascia un aroma di frutti rossi sotto spirito. Chiude con piacevoli lievi punte di amaro. Bottiglie: 8.000
Anteprima Catellinuzza e Piuca 2012 (90% Sangiovese, 10% Canaiolo)
Spiccano in egual misura la componente fruttata e quella erbaceo/floreale. Molto fresco al naso. Ma si deve attendere che faccia il suo percorso nel tempo per carpire l’identità di questo vino.
Chianti Classico Docg Berardenga Fèlsina 2011 (100% Sangiovese)
Territorio: Castelnuovo Berardenga (Si)
Note evidenti di violetta e fiori di campo. In un secondo momento affiorano quelle di miele e di corbezzolo. Molto fine. Di buona struttura. Fresco ma ancora troppo giovane. Bottiglie: 230.000
Chianti Classico Docg Isole e Olena 2011 (80%Sangiovese, 15% Canaiolo, 5% Syrah)
Territorio: Barberino Val d’Elsa (Fi)
Balsamico con note di macchia mediterranea. La sua caratteristica è la freschezza. Di grande beva e facile approccio. Gradevole. Lunga persistenza. Lascia piacevolissime note di frutta ed erbacee. Bottiglie: 120.000
Chianti Classico Docg Luiano 2011 (90% Sangiovese, 5% Merlot, 5% Cabernet Sauvignon)
Territorio: Mercatale (Fi)
Un vino fine ed elegante e bello anche alla vista con vivaci riflessi rubino. Ben equilibrato al naso come in bocca. La sua veste è decisamente quella fruttata, con punte di erbaceo. Setoso. Si lascia sorseggiare facilmente. Bottiglie: 70.000
Chianti Classico Docg Monteraponi 2011 (97% Sangiovese, 3% Canaiolo)
Territorio: Radda in Chianti (Si)
Ammaliante a primo acchito. Ampio il profilo olfattivo, floreale. Al palato un po’ acerbo, ma freschissimo. Buono al finale. Chiude con le stesse note floreali con cui si è aperto al naso. Bottiglie: 35.000
Chianti Classico Docg Rocca di Montegrossi 2011 (90% Sangiovese, 5% Colorino, 5% Canaiolo)
Territorio: Monti in Chianti (Si)
Balsamico al naso. Buona concentrazione. Tannini un po’ ruvidi ma equilibrato. Lascia sentori di frutta matura e chiodi di garofano . Bottiglie: 18.000
Annata 2010
Chianti Classico Docg Castello di Ama 2010 (85% Sangiovese, 10% Merlot, 5% Malvasia Nera)
Territorio: Gaiole in Chianti (Si)
Raffinato. Spiccano la mora, i frutti rossi e punte lievi di pepe nero. Ingresso morbido. Rotondo ed elegante. Tannini gentili. Lungo. Nel finale con un buon aroma di mora e chiodo di garofano. Bottiglie: 75.000
Chianti Classico Docg Castello di Gabbiano 2010 (90% Sangiovese, 5% Merlot, 5% altri vitigni)
Territorio: Mercatale Val di Pesa (Fi)
Fine. Le note di spezia esaltate da quelle che ricordano agrumi maturi. Ha tannini importanti ma risulta elegante. Si offre con leggere punte di amaro che ben equilibrano l’alcol. Persistente. Bottiglie: 100.000
Chianti Classico Docg Castello di Meleto 2010 (90% Sangiovese, 10% altri vitigni)
Territorio: Gaiole in Chianti (Si)
Spiccatamente fruttato con gradevoli note di pepe rosa. Molto fine. Piacevole da odorare. Invita al sorso. Buona bevibilità. Ha un spettro aromatico interessante. Si impone con piacevoli note amarognole che subito lasciano spazio a quelle dolci di ribes rosso e di frutti di bosco. Bottiglie 20.000
Chianti Classico Docg Il Barlettaio 2010 (100% Sangiovese)
Territorio: Radda in Chianti (Si)
Elegante nel complesso . Prevale la componente fruttata. Ha tannini ancora rubidi, necessita di tempo. Sentori di speziato al palato. Bottiglie: 6.000
Chianti Classico Docg Istine 2010 (95% Sangiovese, 5% Merlot)
Territorio: Radda in Chianti (Si)
Interessante al naso. Sul frutto prevalgono note floreali e balsamiche. Grande beva. Scivola setoso. Equilibrato. Bottiglie: 3.000
Chianti Classico Docg La Porta di Vertine 2010 (90% Sangiovese, 5% Canaiolo, 5% Colorino)
Territorio: Gaiole in Chianti (Si)
Di buona concentrazione. Un vino che colpisce per la sua eleganza. Raffinato. Prevale la veste fruttata sia al naso che in bocca. Lascia piacevoli ricordi di spezie, principalmente di pepe rosa. Bottiglie: 16.000
Chianti Classico Docg Ceppeto Mannucci Droandi 2010 (90% Sangiovese, 5% Canaiolo, 5% altri vitigni)
Territorio: Mercatale Valdarno (Ar)
Prevalgono le note floreali e vegetali. Ha tannini vivaci. Risulta fresco ed è molto persistente. Ideale da sorseggiare nelle sere d’estate. Nel finale piacevole, regala aromi fruttati tra cui spiccano le visciole. Bottiglie: 20.000
Chianti Classico Docg Querciabella 2010 ( 100% Sangiovese)
Territorio: Greve in Chianti (Fi)
Estrema finezza al naso. Si amalgamano le noti dolci con quelle balsamiche. Spicca il fruttato al palato. Strutturato e di buona persistenza.
Anteprima Querciabella 2011
Fresco. In prevalenza si colgono le note di frutti rossi. Raffinato. Buono da bere nonostante la giovinezza.
Chianti Classico Docg Setriolo 2010 (95% Sangiovese, 5% Merlot)
Territorio: Castellina in Chianti (Si)
Può conquistare le donne. Gentile e ruffiano. Ben equilibrato in ogni suo aspetto. Fruttato e floreale. Bottiglie: 12.000
M.L.