di Marco Sciarrini, Roma
Il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa di Roma è stato il palcoscenico della terza edizione della manifestazione “Evoluzione, percorsi per l'extravergine di qualità”, progetto interamente rivolto agli operatori di settore, un vero evento B2B.
L'evento è stato possibile grazie allla partnership fra La Pecora Nera Editore, casa editrice a indirizzo enogastronomico attiva nel Lazio, in Lombardia e in Piemonte e Oleonauta, società di promozione e valorizzazione dell'olio extravergine di oliva. Anche questa edizione è stata il culmine di un percorso nel quale l’organizzazione ha svolto un’opera di sensibilizzazione nella valorizzazione “dell'oro verde” pensato per i produttori, ma anche alla formazione degli operatori del settore della ristorazione e della gastronomia. Una commissione di giudici della Pecora Nera ha valutato, riportando nelle guide della casa editrice, le aziende di eccellenza ma anche quelle non all’altezza. L’evento, dopo il successo delle prime due edizioni, si è sviluppato attraverso dei banchi d’assaggio. Trentatrè le aziende rappresentanti delle migliori realtà produttive italiane, in cui gli operatori di settore hanno potuto valutare le realtà presenti e partecipare anche alle tante iniziative di degustazione e a momenti di approfondimento che si sono sviluppati per l’intera giornata.
Tra i momenti di approfondimento della filiera dell’olio anche un interessante presentazione di una sturt up italiana, “A BlockChain Lab”, che si prefigge di diventare un agricoltore 4.0 grazie alla tecnologia blockchain ed un rivoluzionario sistema di tracciabilità del prodotto agroalimentare, la cui intenzione è quella di permettere a chiunque nel globo di partecipare a progetti agroalimentari con un semplice click ad uno smart contract. Inoltre, un sistema di tracciabilità degli alimenti iOlive, già in corso di sviluppo, che aspira a fare da apripista nella tutela della qualità dei prodotti agroalimentari ad alto valore aggiunto. Verrà inviato un catalogo a tutti gli esercenti censiti nelle guide (circa 1.500) in cui si spiegheranno i vantaggi nell’utilizzare e presentare con la giusta attenzione un olio di qualità, inducendo l’operatore a valutare adeguatamente e superare tutte le criticità che spesso vengono evidenziate.
Nei banchi di degustazione abbiamo particolarmente apprezzato alcuni oli delle aziende:
Frantoio Gaudenzi di Trevi (PG), con un multivarietale Moraiolo, Frantoio, Borgiona, Dolce Agogia, San Felice “Quinta Luna”, fruttato medio, corpo aromatico pieno ed equilibrato con sentori di erbe officinali, mandorla, carciofo e fiori. Al palato carciofo erbe amare e mela verde con note piccanti.
Frantoio Presciuttini di Montefiascone (VT), con la monovarietale Caninese “di Notte”, fruttato medio, gentile al naso con sentori di erba tagliata e mandorla fresca, al palato note di invidia cuore di carciofo e mandorla.
Marfuga di Campello sul Clitunno (PG), con la monovarietale Moraiolo “l’Affiorante”, fruttato medio, estremamente elegante e dal carattere balsamico, intensi sentori erbacei di olio verde e mandorla, al gusto note amare di foglia di carciofo e chiusura piccante fresca ed equilibrata.
Olio Traldi di Francesca Boni, Vetralla (VT), con la monovarietale Caninese “Eximius”, fruttato medio. Sentori di erba appena tagliata, frutta banana e mela ed erbe aromatiche come timo e prezzemolo, in bocca mandorla fresca mela e carciofo con toni piccanti definiti ed armonici.
Sikulus di Santa Maria di Licodia (CT), con la monovarietale Nocellara Etnea “Don Peppino” fruttato medio, sentori di pomodoro verde, rucola erbe aromatiche come timo e basilico, in bocca armonico con note di mandorla fresca e vegetali, il finale elegante al palato con un accenno gradevole allo speziato di pepe verde.