di Marco Sciarrini
Quando si parla di cognac, non si può prescindere dalle famiglie storiche che hanno contribuito alla leggenda di questo prodotto, tra queste sicuramente non può mancare Hine.
La storia della famiglia Hine ha radici inglesi perché nel 1550 viveva a Beaminster, Dorset, sulla costa meridionale dell’Inghilterra, ma il primo passo verso il cognac dovette aspettare la fine del 1700 quando Thomas Hine, un commerciante di biancheria, decise di mandare suo figlio Thomas, uno degli 11 figli, in Francia per imparare il francese e l’arte di fare il cognac, così all’età di 16 anni, lasciò la casa di famiglia e si diresse verso la Francia, sbarcando a Nantes nel 1791. Da Nantes ebbe alcune tappe tra cui a Bordeaux, prima di proseguire per Jarnac, una piccola città appena ad est di Cognac, centro strategico della produzione. Come in tutte le favole che si rispettino, il giovane Thomas, conobbe la figlia di un famoso produttore con la quale convolò a nozze.
Thomas Hine si appassionò così tanto al cognac che alla morte del suocero, titolare dell’azienda, la suocera preferì dare in mano a lui e non ai suoi figli il carico dell’attività di famiglia. La sua conoscenza approfondita di finanza e affari, buon senso commerciale e competenze in francese e inglese gli conferirono uno posizioni speciale, aiutandolo ad ampliare l’attività tradizionale dell’azienda, con la produzione di cognac su misura per i commercianti di vino inglesi, e questo risultato nel 1817 gli consentì di dare il nome all’azienda, Thomas Hine & Co. Alla morte prematura all’età di 47 anni gli successe il figlio Thomas Georges. Avvicinandosi poi al ventesimo secolo Robert Hine, quinta generazione, e padre di Bernard Hine, l’attuale presidente onorario di Hine, ha lavorato a fianco del padre in azienda negli anni ’30. Robert e suo fratello François iniziarono a spedire Cognac in bottiglia, nonostante alcune resistenze della famiglia. Nel 1962, Hine è stato nominato fornitore ufficiale di Cognac di Sua Altezza Reale la Regina Elisabetta II d’Inghilterra. Ed ora, più di 250 anni dopo, continua la straordinaria storia della famiglia hine e del suo Cognac.
Per questo appuntamento, abbiamo testato uno dei prodotti più rappresentativi dell’azienda “Domains Hine Bonneuil”. Nel villaggio di Bonneuil, 115 ettari di vigneti, una delle poche case nella regione del Cognac ad avere un proprio vigneto, di viti di Ugni Blanc attraverso un paesaggio caratteristico della Grande Champagne, con rocce calcaree, che donano la ricchezza aromatica ed esaltati dalla distillazione e dall’affinamento in botti di rovere francese per un decennio. Questa linea che prende il nome dal villaggio in cui sono allevate le viti tende a valorizzare una serie di Cognac monovarietali mono-tenuta in edizione limitata frutto di una sola annata. Questi Cognac non blendati sono l’espressione più pura del terroir calcareo della Grande Champagne, l’area di coltivazione più ambita del Cognac. La prima edizione di questa linea è stata il 2005 e messa in commercio nel 2015, e la 2006 uscita nel 2016, entrambi andate esaurite nei primi giorni di vendita, da pochi mesi è stata messa in commercio la 2010. Le annate 2007 e 2009 non sono state prodotte in quanto gli standard qualitativi imposti per questa linea non corrispondevano alle rigorose regole del team Hine.
Hine Bonneuil 2008
Appellation Grande Champagne Contrôlée. Edizione limitata di 16 botti da 450 bottiglie numerate. Imbottigliato il 19/07/2018. L’annata è stata caratterizzata da molte piogge primaverili, l’estate ha finalmente permesso alle uve di recuperare la loro maturazione nonostante un capriccioso mese di agosto. Colore ambra rossastro quasi corallo, al naso fruttato con aromi di mirtilli freschi, albicocca, pesca, a cui si alternano sensazioni floreali di gelsomino, lavanda e note mielose, al palato è delicato e fine con un grande equilibrio di acidità e dolcezza dei sentori olfattivi fruttati, con un finale intenso e persistente. 42,7% Vol.