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La degustazione

Cortaccia Rossa, il taglio bordolese altoatesino regge il confronto con Francia e Toscana

27 Settembre 2021
La_degustazione_nella_sala_riunioni La_degustazione_nella_sala_riunioni

di Marco Sciarrini

Si è appena conclusa la quarta edizione dell’evento Cortaccia Rossa, che ha come obiettivo quello di sostenere i vini rossi della zona di taglio bordolese.

L’evento, di natura biennale, ha avuto come cornice il Centro di Sperimentazione Laimburg Podere provinciale Cantina, nella sua sede storica di Cortaccia (BZ). La manifestazione nasce dall’esigenza di dimostrare come i vini rossi di questa zona non soffrano del complesso di inferiorità dei più quotati bianchi ltoatesini, dimostrando una volta in più, semmai ce ne fosse stata necessità, che anche i vini rossi hanno la stessa dignità e qualità degli altri. È noto come fino alla fine degli anni ’70 la superfice vitata a rosso in Alto Adige era in maggioranza, fino ad arrivare agli anni ’90, quando i produttori hanno invertito la percentuale di produzione verso i bianchi. Come avvenuto nelle precedenti manifestazioni i rossi dell’Alto Adige, si sono messi a confronto con altre etichette e territori più blasonati, che hanno una visibilità diversa. Per la precisione ci si è confrontati con vini francesi e toscani che rappresentano maggiormente la produzione delle varietà denominate per l’appunto di taglio Bordolese, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Le aziende Altoatesine di Cortaccia promotrici di questo evento sono state: Baron Widmann, Cantina Kurtatsch, Peter Dipoli e Tiefenbrunner, che hanno organizzato una degustazione esclusiva, davanti ad una giuria di esperti, in una location unica nel suo genere. Per l’occasione hanno presentato sia un’annata attuale che una più vecchia dei loro vini bordolesi nel confronto internazionale, dopo aver sfidato Bordeaux nel 2015 e Bolgheri nel 2017, e aver osato il confronto internazionale nel 2019, tre edizioni, tre successi, nelle degustazioni alla cieca, il confronto è uscito assolutamente alla pari.

(La degustazione)

Il territorio intorno a Cortaccia ben si presta all’allevamento di queste varietà esprimendo vini che si contraddistinguono dallo stile inconfondibile per la loro freschezza e per gli aromi delicatamente fruttati del tutto “alpini”. Il paese di Cortaccia si trova a sud dell’Alto Adige-Südtirol, su un altopiano che ad ovest delimita la Valle dell’Adige. Diverse testimonianze storiche fanno presupporre che la tradizione vitivinicola in questa zona risale all’epoca romana. L’area vinicola intorno allo storico villaggio di Cortaccia si estende su più di 305 gli ettari, tra i 200 ed i 900 metri di altitudine, dove i vigneti più alti sono riservati soprattutto alle varietà bianche. Mentre nelle zone collinari fino a 350 metri, le condizioni di coltivazione sono ottime per le pregiate varietà bordolesi Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. I vigneti, in parte molto ripidi e caldi, sono orientati verso est, sud e sud-est. I terreni argillosi a Cortaccia sono particolarmente adatti per il vitigno Merlot, mentre i terreni sabbiosi sono la base ideale per il Cabernet Sauvignon ed il Cabernet Franc. Grazie all’intensa esposizione al sole, le uve raggiungono la maturazione fisiologica ottimale. Questo conferisce ai vini una complessità straordinaria ed un potenziale di invecchiamento. Tra Cortaccia e le località più a sud di Magré e Niclara, quasi 100 ettari di terreni dei 305 ettari di vigneto sono destinati alla coltivazione delle varietà bordolesi. Attualmente, meno della metà di quest’area è stata coltivata, ma grazie ai notevoli risultati ottenuti ed all’elevato livello qualitativo dei vini, la superficie aumenterà considerevolmente nei prossimi anni. Le produzioni di questi vitigni hanno avuto nel tempo un incremento a testimonianza che gli allevatori coltivano solo varietà che riescono bene qualitativamente e che riescono ad avere anche un buon mercato. Il Cabernet Sauvignon nel 1982 aveva 3 ettari di produzione, nel 2020 ne risultavano 17. Il Cabernet Franc, il primo dato recensito risale al 2001 con 8,30 ettari per arrivare nel 2020 a 10,62 ettari. Il Merlot nel 1982 veniva allevato in 1,40 ettari, per arrivare nel 2020 a 16,28 ettari. Le zone più vocate sono Milla, Brenntal, Frauenrigl, Entiklar e Margreid Leiten. La degustazione ha visto alternarsi i vini in quattro batterie (flight) con assaggi alla cieca, composte da quattro etichette di cui una era di un’azienda altoatesina, mentre le altre francesi, toscane.

(I vini della degustazione)

Flight 1

  • Château Pavie- Macquin 2015 Saint-Émilion Aoc 1er Grand Cru Classé Merlot 84% Cabernet F. 14% Cabernet S. 2%
  • Château Clinet 2015 Pomerol Aoc Merlot 90% Cabernet Sauvignon 9% Cabernet Franc 1%
  • Iugum 2015 Doc Alto Adige Weingut Peter Dipoli Merlot 80% Cabernet Sauvignon 20%
  • Iugum 2002 Doc Alto Adige Weingut Peter Dipoli Merlot Cabernet 74% Sauvignon 26%

Flight 2

  • Redigaffi 2018 Igt Toscana Tua Rita Merlot 100%
  • Brenntal Riserva 2018 Doc Alto Adige Cantina Kurtatsch Merlot 100%
  • Château L’Evangile 2018 Pomerol Aoc Merlot 80% Cabernet Franc 20%
  • Brenntal Riserva 2007 Doc Alto Adige Cantina Kurtatsch Merlot 100%

Flight 3

  • Collezione Privata 2016 Igt Toscana Isole e Olena Cabernet Sauvignon 100%
  • Vigna Toren Riserva 2016 Doc Alto Adige Tiefenbrunner Schlosskellerei Turmhof Cabernet Sauvignon100%
  • Château Léoville Las Cases 2010 Saint-Julien Aoc Cabernet S.82% Merlot 10% Cabernet F. 8%
  • Linticlarus Riserva 2011 Doc Alto Adige Tiefenbrunner Schlosskellerei Turmhof Cabernet Sauvignon100%

Flight 4

  • Argentiera 2018 Doc Bolgheri Sup.re Ten.Argentiera Cabernet S. 50% Merlot 40% Cabernet F.10%
  • Château Léoville Barton 2018 Saint-Julien Aoc 2ème Grand Cru Classé Cabernet S.74% Merlot 23% Cabernet Franc 3%
  • Auhof 2018 Doc Alto Adige Baron Widmann Cabernet S.75% Merlot 20% Cabernet F.5%
  • Auhof 2007 Doc Alto Adige Baron Widmann Cabernet S.75% Merlot 20% Cabernet F.5%