di Federico Latteri, Randazzo (CT)
Grandissimo successo per l’edizione 2018 di Contrade dell’Etna: oltre cento le aziende partecipanti, numerosissimi i visitatori con una rilevante presenza di stranieri e continui ed evidenti i progressi in termini di qualità.
Quest’anno in degustazione c’erano i campioni della vendemmia 2017, millesimo caratterizzato da siccità con riduzione quantitativa del vino prodotto. Si tratta di un’annata in cui lo stress idrico è stato notevole per le piante, ma, per fortuna, non ci sono stati rilevanti squilibri nella maturazione a causa del caldo e i vini sembrano avere ottima ricchezza e buona armonia. Naturalmente le zone più fredde e piovose, versante est in particolare, hanno risentito meno di questa situazione.
Di seguito i nostri assaggi con alcune note:
TOP
Benanti, Etna Bianco Superiore Pietra Marina 2017 – Un grande bianco ancora allo stato embrionale che dà la netta sensazione di poter esprimere la classe di sempre.
Calcagno, Etna Rosso Feudo di Mezzo 2017 – Si caratterizza per nitidi profumi di frutta rossa, note floreali e tannini ben evidenti. Ottime prospettive.
Frank Cornelissen, Magma 2017 – Prorompente territorialità, un angolo di Etna racchiuso in bottiglia. Energia e finezza.
Girolamo Russo, Etna Rosso San Lorenzo 2017 – Incisivo, potente e ampio. L’ennesima ottima interpretazione della contrada.
I Custodi delle Vigne dell’Etna, Etna Bianco Ante 2016 – Freschissimo, articolato, verticale, lunghissimo. Probabilmente la miglior versione di Ante di sempre. Lo seguiremo negli anni.
(Masseria Setteporte)
Masseria Setteporte, Etna Rosso Nerello Mascalese 2016 – E’ un vino intenso e originale che si distingue per le note di arancia rossa tipiche del versante sud ovest e per un profilo leggermente più ricco e solare.
Passopisciaro, Contrada S 2017 – Frutto, lava, florealità, persistenza, compattezza e robustezza tannica per un rosso che anche in questo millesimo è una delle migliori espressioni del terroir.
Pietradolce, Etna Rosso Vigna Barbagalli 2017 – Multidimensionale, dà sin da ora un’idea di grande completezza. Un fuoriclasse che si distingue sempre.
SRC, Alberello 2017 – Un liquido vivo che offre profondità, piccoli frutti delineati alla perfezione, spezie, dinamicità, grandissima lunghezza e tannini di qualità. Sarà affascinante seguirne l’evoluzione.
(Silvia Maestrelli – Tenute di Fessina)
Tenuta di Fessina, Etna Bianco A’ Puddara 2016 – Teso, vibrante, riesce a creare una tensione gustativa che appassiona e fa subito crescere la voglia di berne ancora. Grande bianco.
(Sofia Ponzini – Tenute Bosco)
Tenute Bosco, Etna Rosso Vico 2017 – Nobile, austero, elegante. Dovrebbe essere messo in vendita nel 2021, ma possiamo sin da ora immaginare la complessità che potrà sviluppare e il piacere che ci regalerà.
CONFERME
Camarda, Nerello Mascalese 2017 – Un vino ben fatto e riconoscibile che conferma lo stile di sempre, elegante e speziato.
(Seby Costanzo – Cantine di Nessuno)
Cantine di Nessuno, Etna Rosso Milice 2016 – Finezza, un ventaglio di spezie, evidente mineralità e tannini fittissimi per questo rosso che proviene da un incredibile vigneto con pendenza superiore al 40 % situato sul Monte Ilice.
(Laura Torrisi e Giovanni Messina – Eudes)
Eudes, Etna Bianco 2017 – Giovanissimo bianco da Carricante in purezza che offre note spiccatamente vegetali, tipica espressione del vitigno in questa fase iniziale. Ha grande freschezza, ottima salinità e lunghezza.
Federico Graziani, Mareneve 2017 – Fresco, scattante, dotato di grande progressione. Un blend fatto con varietà autoctone e alloctone che qui danno un risultato originale e sorprendente.
Feudo Cavaliere, Etna Bianco 2017 – Tagliente, agrumato, provvisto di un’importante spalla acida, chiude con una lunghissima scia salina. Promette una lunga evoluzione.
Scirto, Rosato all’antica 2017 – Mancava il rosso di questo piccolo e bravo produttore, ma il rosato è stata comunque una conferma della qualità proposta derivante da un grande lavoro in vigna. Spontaneità, fragranza di frutto, salinità e lunghezza ne fanno un vino piacevolissimo.
Tenuta di Aglaea, Aglaea 2017 – Fresco, snello, equilibrato, minerale, di grande bevibilità. Rappresenta una bellissima interpretazione del terroir etneo decisamente orientata verso la piacevolezza.
Tenuta Bastonaca, Etna Rosso 2017 – Profumatissimo, si distingue per la forte presenza di frutto, sia al naso che al palato. Lascia intravedere chiaramente le potenzialità della vigna vecchia.
(Fabio Costantino – Terra Costantino)
Terra Costantino, Etna Bianco Contrada Blandano 2017 – Si tratta di un bianco intenso, consistente e ben articolato che riassume perfettamente le caratteristiche del versante sud est e della propria contrada: sole, mare, vulcano e montagna.
Wiegner, Etna Rosso Contrada Rampante 2017 – Senza dubbio una grande espressione territoriale: lava, cenere, piccoli frutti, note floreali, tannini robusti e lunghissima persistenza. Davvero ottimo, annata dopo annata.
NOVITA'
Azienda Agricola Sofia, Etna Rosso La Vigna di Gioacchino 2017 – Proviene da un vigneto con molti ceppi ad alberello di circa 60 anni situato in contrada Piano dei Daini nel versante nord. Pulito, fresco, variegato, lungo, molto promettente.
Campione Giuseppe, Etna Rosso Sua Maestà 2017 – Rappresenta una piccolissima produzione frutto di una vigna centenaria di contrada Crasà nel territorio di Castiglione di Sicilia. E’ fine, intenso, persistente e dotato di ottima progressione.
Camporè, Etna Rosso 2017 – Buona e fedele espressione del terroir delle contrade San Lorenzo e Campo Re del Comune di Randazzo. Fragoline di bosco e lampone precedono un sorso pieno, lungo e giustamente tannico.
Grottafumata, Etna Rosso Lato Sud 2017 – Da uve coltivate sul Monte Ilice, nel versante sud est. Viene ottenuto dalla fermentazione spontanea di grappoli interi, senza aggiunta di lieviti, né controllo della temperatura, nè chiarificazione. Territorialità trasmessa in modo molto netto e naturale.
Monteleone, Etna Rosso Cuba 2017 – E’ elegante con note di piccoli frutti, tannini ben estratti e lunga persistenza. Da un vigneto ad alberello di 60 anni situato nel Comune di Castiglione di Sicilia vicino alla Cuba di Santa Domenica, splendida costruzione del X secolo.
(Le sorelle Zumbo)
Sorelle Zumbo, Etna Rosso Contrada Santo Spirito 2017 – Da vigne a spalliera piantate nel 1972 nell’omonima contrada del versante nord. Marasca, note floreali e spezie sono seguiti da un palato completo, intenso e articolato.
Spuches, Etna Rosso Badalarc’ 2017 – Un profilo elegante e floreale caratterizza questo rosso verticale e snello, prodotto da vigneti situati a circa 800 metri sul livello del mare in contrada Rampante a Solicchiata.
Stagnitta, Etna Rosso Contrada Santo Spirito 2017 – Proviene dalla parte alta della contrada. Al naso è nitido con sentori di mora arricchiti da note floreali. In bocca è molto fresco, dinamico e persistente.
(Tenute di Nuna)
Tenute di Nuna, Etna Bianco Nuna 2017 – Tagliente, pieno, rinfrescante, salino, provvisto di un grande allungo, è un tipico bianco del versante est. I vigneti si trovano nel Comune di Sant’Alfio, al confine con il territorio di Milo. Veramente ottimo.
Terra delle Ginestre, Etna Rosso Jun 2017 – Questo rosso nasce dalla passione di Junko e Shigeaki Nishikawa, coniugi giapponesi stregati dall’Etna e dalla bellezza del suo territorio. Ci troviamo sul versante nord, a Passopisciaro. Floreale, lavico, ricco di energia, è un vino che, siamo sicuri, ci regalerà presto emozioni.
Vigneti Vecchio, Etna Rosso Contrada Crasà 2017 – Dopo una splendida versione 2016, questo campione della vendemmia 2017 convince ancora. E’ elegante, complesso e si distingue per l’estrema naturalezza con cui trasmette un’ordinata successione di sensazioni olfattive, gustative e tattili. Terroir del versante nord in bottiglia.