(Alessio Canepa e Andrea Delpiano)
Dopo essere stati i primi a dare la notizia dell’acquisto di una tenuta sull’Etna da parte di Davide Rosso, importante produttore di Barolo, titolare dell’azienda Giovanni Rosso di Serralunga D’Alba (leggi qui), in occasione di Contrade dell’Etna 2017 abbiamo degustato in anteprima i suoi vini della vendemmia 2016.
C’era grande attesa e curiosità per l’assaggio dei campioni della prima vinificazione sul Vulcano di un’azienda che produce grandi vini in una delle denominazioni più prestigiose d’Italia e del mondo. La tenuta etnea si estende per circa 14 ettari ad un’altitudine media di 700 metri in contrada Montedolce a Solicchiata, frazione di Castiglione di Sicilia. La superficie vitata è di 6,5 ettari di cui poco più di 5 sono coltivati con varietà a bacca rossa, quasi esclusivamente Nerello Mascalese e 1,2 con uve bianche, Carricante più una piccolissima quantità di altri vitigni autoctoni. Due i vini prodotti e da noi degustati, un bianco e un rosso.
L’Etna bianco Montedolce 2016, da poco messo in bottiglia, viene affinato in acciaio sulle fecce fini per 5 mesi. E’ elegante e molto pulito al naso con profumi di impronta vegetale, tipica espressione giovanile della varietà e note fruttate che tra un po’ di tempo acquisteranno maggiore complessità ed intensità. In bocca è fresco, incisivo e sapido. Notevole la progressione e la lunghezza. Molto buono. L’Etna rosso Montedolce 2016 è un campione di vasca che ancora deve iniziare la maturazione in legno. Anche in questo caso sono evidenti pulizia ed eleganza. E’ presente un nitido sentore di arancia rossa, vero e proprio tratto distintivo di questo vino. Offre un sorso ricco di energia, con tannini molto ben estratti e ottima persistenza. Lo seguiremo nel tempo, ha interessanti prospettive. Il numero di bottiglie prodotte è di 6 mila per il bianco e si pensa di arrivare a 25 mila per il rosso.
Federico Latteri