di Federico Latteri
Novità importanti in quest’edizione di Contrade dell’Etna, manifestazione ideata da Andrea Franchetti, divenuta ormai un appuntamento imperdibile per tutte le persone interessate ai vini del Vulcano, sia appassionati che addetti ai lavori.
Prima di tutto la location, Castello Romeo, bellissima struttura situata tra Passopisciaro e Randazzo, dotata di ampi spazi, rivelatasi adatta all’evento. Poi, i produttori hanno portato quasi esclusivamente i campioni dell’ultima vendemmia, la 2016, con pochissimi vini di annate precedenti che invece nelle passate edizioni costituivano la maggior parte delle etichette in degustazione. Ciò al fine di sottolineare il significato di anteprima per questa rassegna. E’ stato un grande successo sia perché erano presenti quasi tutte le aziende sia per il numero dei visitatori, probabilmente il più alto di sempre. Pur trattandosi in quasi la totalità dei casi di vini in divenire, prelevati dalle vasche o dalle botti, dai nostri assaggi è emerso chiaramente il grande potenziale dell’annata 2016, ottima dal punto di vista dell’intensità aromatica, degli equilibri e della classicità del profilo dei vini. Condizioni climatiche molto regolari hanno permesso ai viticoltori di portare in cantina una materia prima perfetta. Questo, unito alla crescita qualitativa di molte aziende, potrebbe fare del 2016 una grandissima annata che verrà ricordata a lungo.
Di seguito i nostri assaggi con alcune note descrittive (se non diversamente indicato ci riferiamo a campioni dell’annata 2016):
Aitala
Il campione di Etna rosso ancora in maturazione in tonneau presenta un naso intenso di frutta con note tostate. Segue un palato pieno e lungo, forse un po’ più morbido rispetto alla media dei vini assaggiati.
Alta Mora – Cusumano
Molto buoni i risultati forniti da tutta la gamma. L’Etna bianco è pulito e varietale, l’Etna rosato è fragrante, sapido e lineare e l’Etna rosso si distingue per le note fruttate e i tannini ancora un po’ scalpitanti. L’Etna rosso Feudo di Mezzo ha un naso fine e un sorso intenso, con tannini robusti di ottima qualità. Diverso il profilo dell’Etna rosso Guardiola, più elegante, floreale, di notevole energia.
Azienda Falcone
Promette bene quest’azienda del versante sud ovest. L’Etna bianco, da Carricante più un 10 % di Catarratto, è molto intenso al naso e freschissimo al palato. Di ottime prospettive. L’Etna rosato è elegante, scattante e salino. Mostra già completezza l’Etna rosso Aitho, finemente speziato, dinamico, provvisto di tannini ben estratti e grande persistenza.
Benanti
Oltre ai vini ci è piaciuta molto la tabella posta accanto alle bottiglie con tutti i dati relativi ai campioni: versante, comune, contrada, varietà di uve, età dei vigneti, data di vendemmia, prevista uscita in commercio, ecc. Chiarissima e ricca di informazioni, davvero utile. L’Etna rosso Contrada Monte Serra, da Nerello Mascalese proveniente da vigne di 15 anni di età, si distingue per sobrietà, eleganza ed un’ottima progressione. Notevoli i due Etna rosso riserva la cui commercializzazione è prevista per il 2021: Il Serra della Contessa, dalle vigne centenarie di contrada Monte Serra, fresco, con il frutto ben delineato e note speziate e il Rovittello, più austero, con un palato intensamente fruttato, provvisto di tannini di ottima qualità.
Calabretta
Uno solo il vino presente, il Vigne Vecchie, da Nerello Mascalese quasi in purezza proveniente da Contrada Calderara. Ha un profilo molto elegante con note floreali e speziate. In bocca è freschissimo, dinamico, incisivo, con tannini molto ben estratti e notevole persistenza. Sarà grande.
Calcagno
I campioni degustati confermano i progressi continui di quest’azienda. L’Etna bianco Ginestra offre un naso pulito e un sorso lungo e ben strutturato. L’Etna rosato Arcuria è molto diretto al naso con sentori fruttati seguiti da freschezza, ricchezza di sapori e sapidità. L’Etna rosso è nitido, fruttato, piacevole, con la parte tannica ancora leggermente spigolosa. Ottimi i due Etna rosso provenienti da singola contrada: il Feudo di Mezzo, un po’ austero, lavico, terroso, ricco, con tannini importanti e l’Arcuria, molto fine, di grandi prospettive.
Camarda
Ricchi di personalità i vini proposti da questa piccola realtà di Passopisciaro. Il Camarda Bianco, da uve Carricante in prevalenza più Minnella, Catarratto e Insolia, è variegato, molto particolare, sia al naso che al palato. Il Camarda Rosso è un vino affascinante, dal profilo elegante e speziato. In bocca si distingue per sobrietà, ma nello stesso tempo è ricco di energia e molto persistente. Di qualità i tannini.
Cantine di Nessuno
Situata nel versante sud est, è una giovane azienda che può contare sull’esperienza di oltre un decennio nella produzione di vini etnei. L’Etna rosato Nerosa è fine, fruttato, fresco, sapido, scattante. L’Etna rosso Nuddu ha un naso nitido, con frutta rossa ed una tenue speziatura. Segue un palato dotato di ottima corrrispondenza gusto-olfattiva, tannini ben estratti e finale lungo.
Contrada Santo Spirito di Passopisciaro
Positiva l’impressione dell’assaggio dell’Etna rosso Animardente. Intensa la presenza del frutto all’olfatto. In bocca è ricco, ampio, con tannini robusti, molto presenti.
Crasà
Decisamente interessanti i vini degustati, schietti e territoriali. L’ SRC Rosso è potente al naso, ricco, con un’evidente spina acida e tannini ben estratti. L’ Src Rosso Rivaggi mostra già ora grande complessità. Ha un sorso fresco, ampio, con tannini importanti e un finale speziato. Più austero l’Src Rosso Alberello, nel quale sono evidenti la qualità della materia prima e le grandi prospettive.
Di Francesco
Giovanissima azienda che possiede vigneti a contrada Calderara, nel territorio di Randazzo. Fragrante, fresco, intenso nei profumi e nei sapori l’Etna rosato Jebel. L’Etna rosso L’Accordo ha un naso di frutta rossa seguito da un sorso ricco, di buona struttura, con una componente tannica di qualità e un finale graduale.
Eduardo Torres Acosta
Enologo dell’azienda Passopisciaro di Andrea Franchetti per anni, ora Eduardo Torres Acosta produce una sua linea di vini etnei. Molto buono il Versante Nord, blend di quattro diverse contrade, basato sulla freschezza del frutto e sull’ottima acidità. Il Pirrera, da uve provenienti da un vigneto di contrada Sciaranuova, ha una forte impronta lavico-ferrosa e un palato incisivo dotato di tannini fini. Il Contrada Capreri, vino che ancora deve compiere la malolattica, proviene da vigne situate su suolo argilloso-calcareo. E’ floreale, speziato, fresco e dinamico. Ottime le potenzialità.
Eudes
E’ una nuova realtà del versante sud orientale con vigneti situati a circa 750 metri di altitudine sul Monte Gorna. Incredibile l’entusiasmo e la passione del titolare, Giovanni Messina e della sua compagna Laura. Uno solo il vino in degustazione, l’Etna bianco Bianco di Monte. Offre un naso pulito con note vegetali seguito da un palato freschissimo, consistente e lungo. Molto ben fatto, è ancora giovanissimo, ma siamo sicuri che ci regalerà ottime sensazioni in futuro.
Fattorie Romeo del Castello
Sempre affidabili i vini di Chiara Vigo e Gianluca Torrisi. L’Etna rosato Vigorosa è fruttato, intenso, dotato di un allungo notevole. Buono l’Etna rosso Allegracore, con profumi nitidi, tannini di buona qualità e buona consistenza. L’Etna rosso Vigo, vino di punta della gamma, è un campione di vasca che deve ancora iniziare la maturazione in legno. E’ profondo, elegante, importante. Fa immaginare un buona evoluzione.
Federico Curtaz
Già sull’Etna da diversi anni, Federico Curtaz produce da poco vini con un’azienda che porta il suo nome. L’Etna bianco Gamma mostra un profilo da vino di montagna. Pulitissimo al naso, è molto fresco, verticale, sapido e lineare. L’Etna rosso Il Purgatorio, da uve provenienti dal territorio di Biancavilla, nel versante sud ovest, esprime all’olfatto il frutto in maniera diretta e, nello stesso tempo, gentile. In bocca ha buona acidità, energia e una parte tannica di ottima fattura.
Frank Cornelissen
Affollatissima per tutta la durata dell’evento la postazione di Frank Cornelissen. I vini hanno suscitato grande interesse e riscosso numerosi consensi. Siamo rimasti positivamente impressionati dalla forte personalità delle varie etichette, dal tratto identitario con espressioni molto diverse delle varie contrade e dal profilo fine. Abbiamo degustato campioni che diventeranno i Munjebel delle diverse contrade: Sciara Nuova, potente e lavico, Feudo di Mezzo Sottana, più materico e terroso, Monte Colla, speziato, Crasà, dal profilo più fruttato e VA, dalle vigne alte, elegante e floreale. Si tratta di un vero e proprio viaggio attraverso il territorio del versante nord con tutte le sue diverse sfumature.
Giovanni Rosso
Per le note di degustazione leggi qui.
(continua…)