Un viaggio virtuale in Francia, nel magnifico territorio dello Champagne. Nel localino Di Fetta in Fetta a Palermo del patron Claudio Lo Voi, una cena-evento per pochi fortunati. Che hanno avuto la possibilità di assaggiare 5 meravigliose etichette firmate dalla maison De Saint Gall (distribuite in Sicilia da Gaetano Di Giovanni) abbinate ad altrettanti piatti preparati dallo chef del locale palermitano. Il risultato? Una sfilata di eccellenze nei calici e una lezione su queste produzioni “condotta” dal nostro Federico Latteri, grande conoscitore delle produzioni enologoche dei cugini transalpini. E’ stato proprio Latteri che ha raccontato la Champagne, partendo dai confini territoriali, fino a spiegare come si producono le bollicine più celebri del mondo. Poi uno ad uno, sono comparsi nei calici, i 5 vini prodoti dalla De Saint Gall, una realtà cooperativa relativamente giovane (il Marchio è nato nel 1972) che mette insieme 2.000 vigneron che coltivano 1.258 ettari di vigneti (di questi ben 760 classificati Grand Cru e che si trovano nei villaggi di Avize, Cramant, Oger, Le Mesnil sur Oger, Ambonnay, Bouzy e Ay).
“Ma badate bene – dice Latteri – Questi grandi numeri non devono far pensare al fatto che l’azienda produca prodotti banali e per un certo tipo di mercato. Anzi. La selezione delle uve è rigorosissima e gli affinamenti, per alcuni champagne, durano tantissimi anni. De Saint Gall è l’esempio che, nonstante i grandi numeri, si possono fare prodotti di altissima qualità”. Lo chef del locale Di Fetta in Fetta ha preparato dei piatti che ben si sono abbinati agli champagne. Due ci hanno particolarmente sorpreso: l’amuse bouche, ossia un finger food, una forchettata di spaghetti alla spirulina con gambero rosso e caviale; e il primo, ossia la fregola tostata con brodo di scorfano, taglioni di calamaro cotto a bassa temperatura, nocciole tostate, polpa di ricci e pecorino romagnolo. Molto interessante l’umami del formaggio mescolato alla nota salmastra dei ricci. In mezzo anche il salmone sockeye, la stracciatella con acciughe del Cantabrico, il carpaccio di capriolo con foie gras, il rollè di anatra con frutta e fonduta di brie. In chiusura una cheesecake al caramello salato e albicocca disidratata (abbinata al marsale vergine di Florio).