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La degustazione

Chianti Classico Collection 2024, i nostri migliori assaggi/1

20 Febbraio 2024
Immagini dalla Chianti collection 2024 Immagini dalla Chianti collection 2024

Chianti Classico Collection 2024, la trentunesima edizione della rassegna dedicata ad uno dei più celebri vini toscani, ha un significato particolare poiché celebra i 100 anni del Consorzio Vino Chianti Classico. E non lo fa solo nella forma, ma anche nella sostanza, mettendo in luce il grande lavoro svolto dai produttori che oggi dimostrano di avere capacità ormai consolidate di interpretare al meglio le proprie vigne, proponendo vini in grado di esibire un’identità precisa che li lega sia territorio con le varie Uga delineate sempre meglio che alle caratteristiche delle annate, ben rappresentate con i loro pregi e le difficoltà dovute ad andamenti climatici non sempre favorevolissimi. Significativi anche i numeri, in alcuni casi da primato: 211 aziende partecipanti (record della manifestazione), 773 i vini proposti (537 nella degustazione tecnica per la stampa specializzata più i campioni presenti ai banchetti delle aziende), 2.000 gli operatori di settore e 350 i giornalisti italiani ed esteri accreditati.

Per quanto riguarda la 2022, la sensazione fornitaci dai 62 campioni in degustazione è quella di un’annata calda, almeno quanto la precedente se non addirittura di più, che ha regalato un frutto generoso nel calice, ma anche un certo ostracismo nella beva, spesso bloccata da una trama tannica non sempre facilmente approcciabile. Eppure non mancano eccellenze che ci consentono di presagire o piuttosto solo di confermare, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la qualità intrinseca dei vini del Chianti Classico. Passando alla 2021, gli assaggi fatti quest’anno completano quelli della scorsa edizione, ribadendoci le caratteristiche di un millesimo che, dopo un grande 2020, presenta vini un po’ più ricchi e con una robustezza tannica maggiore che necessitano di più tempo per dare il meglio, ma che, nonostante questo, sembrano collocarsi un gradino al di sopra dei 2022 per espressività ed equilibrio. Se poi, facendo un passo indietro, pensiamo agli eccessi dei vini di altre annate calde del recente passato come ad esempio la 2003, giusto per ricordarne una particolarmente impegnativa, allora ci rendiamo anche conto dei progressi fatti dai produttori nel gestire situazioni tutt’altro che facili. Da sottolineare, ancora una volta, l’alto livello espresso dal territorio di Radda, area che nelle ultime annate sembra aver raggiunto una qualità diffusa difficilmente eguagliabile (aspetto emerso nelle recenti edizioni di Chianti Classico Collection e confermato quest’anno con gli assaggi della 2022). (Ha collaborato Federico Latteri)

I nostri migliori assaggi dei Chianti Classico Docg 2022 e 2021

L’ordine di degustazione segue il criterio alfabetico delle Uga in cui si trova l’azienda (indicate in coda al nome), mentre l’asterisco indica un assaggio da campione da botte.

CHIANTI CLASSICO DOCG 2022

Castello di Ama – Ama ( 96% Sangiovese, 4% Merlot) – Gaiole
Vivace e ludico. I descrittori olfattivi sono quelli di un calice giocato su un floreale non invasivo, ma sinuosamente presente, che mostra maggiore verve in retronaso, dove è la rosa rossa ad ammaliare un palato che si fa tondo senza mancare di struttura e acidità.

Riecine (100% Sangiovese) – Gaiole
Un bouquet dapprima ombroso di sottobosco, spezie scure e un frutto violaceo vira rapidamente verso toni mediterranei che ricordano soprattutto gli odori di una pineta. La bocca è viva espressione di gusto tra rotondità, calore (ancora forse un po’ troppo accennato) e salinità, mostrando un profilo che risulta comunque agile e dinamico.

Monte Bernardi – Sangiò (100% Sangiovese) – Panzano
A volte per essere ricordati bisogna distinguersi e un naso irriverente spostato su note floreali dolci che si accostano a sentori vegetali invoglia a scoprire la sua beva che si apre a un tannino ruvido, quasi ruspante, che però dona personalità e spontaneità ad un assaggio piacevole e sapido sul finale.

Istine* (100% Sangiovese) – Radda
Eleganza è saper non eccedere. E qui, allora, frutta e fiori rossi ben ripartiti in un bouquet discreto e mai banale regalano perfettamente questa sensazione. Davvero buono e fresco il sapore che rilascia con un sorso caratterizzato da vibrante acidità, compattezza tannica e lunga persistenza gustativa.

L’Erta di Radda* (90% Sangiovese, 10% Canaiolo) – Radda
Profumi di rosa canina e fiori di lillà sovrastano la dolcezza di un frutto che non risulta mai troppo presente. C’è tutto ed è tutto ordinato. Ma è quel ricordo di mela renetta dopo la deglutizione a rappresentare il quid in più, rendendo il palato saporito e croccante su una tessitura precisa, retta da un’ottima acidità e un tannino ben gestito.

Monteraponi ( 100% Sangiovese) – Radda
Viaggia su una matrice che si articola su sentori di viola, frutta scura, toni mediterranei e una componente marina distintiva fatta di note salmastre e saline. Le stesse che si avvertono in un sorso materico e al contempo slanciato con una trama tannica perfettamente integrata e un’ottima lunghezza. Identità ed equilibrio.

Cigliano di Sopra (100% Sangiovese) – San Casciano
Potrebbe essere raffigurato come un ventagio di raggi di luce, tanto è aperto il suo naso che punta il faro verso la fragola e la ciliegia. La calibratura del sorso sta, poi, in un gioco nel quale la struttura tannica è mantenuta a bada da pizzichi di freschezza e rotondità che incidono in egual misura, realizzando un insieme armonico.

CHIANTI CLASSICO DOCG 2021

Castello La Leccia (100% Sangiovese) – Castellina
E’ sereno e pacato all’olfatto, mostrando un profilo variegato che si esprime con la giusta intensità. Segue un palato ben articolato con sottigliezze fruttate e minerali che lasciano spazio a un finale tonico di buona lunghezza.

Cafaggio (100% Sangiovese) – Panzano
Profuma di ciliegia, spezie dolci e china che si arricchiscono di vivacità grazie ad una nota di arancia sanguinella, ancor più presente poi al retronaso. Completo, disteso e dinamico il sorso, delineato dall’avvicendarsi di freschezza e tannini che appaiono compatti e ben integrati.

Fontodi – Filetta di Lamole (100% Sangiovese) – Panzano
La sinteticità è una dote: la fragola e la sua confettura in un olfatto magistrale che si completa con un sottile tocco di viola. In bocca è succoso, esprimendosi con potenza, compattezza e ottima lunghezza. Interessanti le potenzialità evolutive.

Le Fonti-Panzano – Le Fonti (90% Sangiovese, 5% Merlot, 5% Cabernet Sauvignon) – Panzano
Naso fine e leggermente austero di ciliegia con tenui cenni vegetali. Il sorso è dotato di un’ottima spinta acida che lo rende snello e dinamico, tannini garbati e una chiusura sapida. Discreta la persistenza. Crescerà con gli anni.

Tenuta di Carleone (100% Sangiovese) – Radda
Affascina con il suo gioco di sottigliezza ed eleganza che si schiudono in una sensazione di sofficità olfattiva regalata dal profumo di una ciliegia rossa cha trova maggiore vivacità in un fresco cenno di litchi e in un tocco di viola mammola. Al palato entra con garbo, acquisendo subito slancio grazie al dinamico alternarsi di acidità e sapidità in una progressione precisa e molto lunga. Un Chianti Classico dalle simmetrie inappuntabili. Standing ovation

Isole e Olena (82% Sangiovese, 15% Canaiolo, 3% altri vitigni) – San Donato in Poggio
Delizia con i suoi profumi di petali di rosa rossa che si uniscono a quelli della polpa di una fragola. E’ carnoso e succoso allo stesso tempo, con tannini di qualità e un finale lungo e minerale. Privo di sbavature, mostra armonia dall’inizio alla fine.