di Federico Latteri, Firenze
Il tasting delle tipologie Riserva e Gran Selezione all’edizione 2021 della Chianti Classico Collection ci ha fornito un quadro più completo sulle caratteristiche delle annate più recenti.
Il 2018, come già evidenziato dai Chianti Classico “annata”, ha fornito vini con minor struttura che si presentano più ossuti e, in alcuni casi, leggermente spigolosi. L’andamento climatico caratterizzato da notevole piovosità ha impegnato molto i viticoltori nella gestione fitosanitaria dei vigneti, ponendo non poche difficoltà e costringendo molti ad operare rigorose selezioni. Nel complesso, i Chianti Classico Riserva ci sono sembrati un po’ meglio dei Gran Selezione. Molte etichette si prestano al medio-lungo invecchiamento. Sarà interessante riassaggiarle negli anni per capirne più a fondo l’evoluzione. Nel 2017, invece, sono stati caldo e siccità ad influire sul ciclo vegetativo delle viti. Gli assaggi sono andati oltre le nostre aspettative con diversi campioni che presentavano buon equilibrio, completezza e interessante potenziale evolutivo. In definitiva, si tratta di due annate non facilissime che si collocano tra la splendida 2016 (alcuni campioni degustati ci hanno fornito ulteriori conferme) e la 2019 che dagli assaggi dei Chianti Classico sembra già grande (l’anno prossimo toccherà ai Riserva e ai Gran Selezione). Appare comunque chiaro che chi ha lavorato bene e ha anche la fortuna di avere vigneti in aree di pregio ha prodotto vini di tutto rispetto che sono figli della loro annata, cosa che riteniamo un indice di coerenza, non un limite in assoluto. Continua, in linea con gli ultimi anni, la tendenza a produrre grande qualità nel segno del territorio. Sono sempre più individuabili nei vini le diverse aree e le sottozone della denominazione. Di seguito i nostri migliori assaggi:
Chianti Classico Docg Riserva 2018
Caparsa-Doccio a Matteo
E’ elegante all’olfatto, anche se ancora leggermente chiuso. In bocca presenta un profilo dinamico con viva acidità, agilità e un finale lungo e minerale. Ben smussati i tannini.
Castello di Monsanto
Un naso fine dal carattere balsamico precede un sorso scattante dotato di freschezza dall’inizio alla fine, medio corpo e tannini compatti che non risultano mai particolarmente evidenti.
Fattoria San Giusto a Rentennano-Le Baròncole
E’ intenso nei profumi e nel gusto. Si distingue per l’ottima acidità, una giusta struttura, tannini piuttosto fitti e una piacevole sapidità.
Monteraponi-Il Campitello
E’ fresco, fragrante, giovanissimo. Sia al naso che al palato è evidente la qualità della materia prima e l’attenzione nel vinificarla. Nonostante esprima solo parte delle sue potenzialità, è il vino che ci ha convinto di più tra i 2018 Riserva.
Tenuta di Campomaggio-Campomaggio
Offre sentori di frutta rossa fresca con toni tendenzialmente aciduli. Il sorso è snello, ordinato, moderatamente tannico e lungo. Crescerà nel tempo.
Chianti Classico Docg Riserva 2017
Cafaggio
Presenta un naso di buona intensità con frutta rossa in evidenza, poi una nota agrumata e un tenue tocco floreale. Al palato mantiene una buona acidità, è strutturato, ben disteso, equilibrato e lungo. Fitti i tannini.
Casaloste
E’ spiccatamente floreale con netti sentori di viola mammola su un sottofondo di marasca. Il sorso risulta fresco, lineare, lungo e un po’ sapido in chiusura. Ben presente il gusto della frutta con il suo timbro dolce in evidenza.
Fattoria Le Fonti
Si presenta vivido all’olfatto con profumi di arancia rossa, marasca e mora. E’ pieno, persistente e provvisto di tannini robusti e vellutati. Più materico, ma ben fatto.
Istine-Le Vigne
Al naso predominano eleganti e rifinite note di viola, mentre al palato è fresco, equilibrato, ben articolato e dotato di tannini fitti e ottima lunghezza. Tipicissimo, riesce ad essere incisivo e, al contempo, facile da bere, regalando una piacevolezza non comune. Standing ovation
L’Erta di Radda
Offre un bouquet fine dal timbro prevalentemente floreale, arricchito da sentori fruttati e da un cenno terroso. Viva l’acidità e agile la progressione. Interessante il potenziale evolutivo.
Val delle Corti
E’ nitido, pulitissimo con profumi floreali, note di piccoli frutti rossi e un tocco ematico. L’assaggio svela un sorso di pregevole tessitura, molto fresco, robusto e vellutato nella parte tannica, energico e persistente. Andrà lontano negli anni. Standing ovation
Tra i Chianti Classico Docg Riserva delle annate precedenti segnaliamo I Fabbri 2016, sapido e balsamico, Castell’in Villa 2015, completo e articolato e Podere Castellinuzza-Vecchie Vigne 2016, molto elegante all’olfatto con note floreali scure e eucaliptus, poi fresco, disteso, rifinito nei tannini e leggermente sapido al palato. Davvero ottimo. Standing ovation
Chianti Classico Docg Gran Selezione 2018
Castello di Fonterutoli-Badiòla
Naso delicato, molto pulito, giocato tra profumi di viola e una leggera balsamicità. Il sorso è decisamente fresco, ordinato e dotato di tanini levigati. Nel complesso registriamo un profilo snello.
Fontodi-Vigna del Sorbo
E’ caratterizzato da sentori di frutta rossa con la ciliegia in evidenza, fiori, evidente acidità, medio corpo, tannini compatti e buona lunghezza. Tra un po’ di tempo lo apprezzeremo ancora meglio.
Tenuta di Arceno-Strada al Sasso
Buona struttura, ottima definizione e una tessitura precisa sono i tratti distintivi di questo vino nel quale lo stile aziendale sembra essere l’elemento prevalente. E’ evidente la grande tecnica che ci fornisce un prodotto molto ben fatto.
Chianti Classico Docg Gran Selezione 2017
Fèlsina-Colonia
Ha un naso fine fatto di piccoli frutti maturi, cenni terrosi, una lieve speziatura e una sfumatura balsamica. In bocca mostra uno slancio maggiore di quello che ci si possa aspettare, tannini smussati e ottima lunghezza.
Vecchie Terre di Montefili
E’ pulito, elegante e composto con profumi di frutta rossa, fiori, delicati sentori speziati e una tenue nota terrosa che risultano molto ben armonizzati. Il sorso è preciso, ben strutturato, vellutato, minerale e disteso. Regala completezza e territorialità. Standing ovation
Tra i Chianti Classico Docg Gran Selezione delle annate precedenti ci sono piaciuti molto Cafaggio-Basilica Solatio 2016, mentolato e bilanciato, Il Poggiolino-Le Balze 2016, dinamico e dotato di grande bevibilità e Castello di Monsanto Vigna Il Poggio 2016, un classico che difficilmente delude. E’ molto giovane, ma in questo splendido millesimo sembra avere già tutto al posto giusto. Lo riassaggeremo per anni. Standing ovation