Otto bicchierini contenenti otto diversi extravergine d’oliva, una mela Granny Smith, indispensabile per pulire la bocca ed evitare sovrapposizioni di gusto e un foglio su cui prender nota. Questo il kit degli assaggiatori che hanno partecipato all’incontro formativo di degustazione alla cieca che si è tenuto all’Istituto superiore Falcone di Giarre in provincia di Catania. Un incontro presieduto da Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto, che ha organizzato l’evento insieme alla scuola, in collaborazione con l’Irvo, l’istituto regionale vini e oli di Sicilia. Presente anche la Regione siciliana consapevole dell’importanza di questa eccellenza: “L’olio sta vivendo una fase nuova di crescita e stiamo lavorando per promuoverne la cultura” ha commentato Luca Sammartino, assessore regionale all’Agricoltura, intervenuto nel corso dell’evento insieme a Monica Insanguine, dirigente scolastico dell’istituto e Gaetano Aprile, direttore dell’Irvo Sicilia.
A guidare gli assaggiatori, esperti e non, tra i quali anche docenti e allievi dell’istituto alberghiero, Giuseppe Cicero, capo panel di assaggiatori di olio ed ex dirigente regionale che ha spiegato come approcciarsi alla giornata. Nelle degustazioni professionali solitamente si utilizzano vasetti scuri per non essere influenzati dal colore perché occorre puntare l’attenzione prima sul profumo, capire se ci ricorda la pianta e il suo frutto. Poi, nel momento dell’assaggio, capire se si avverte l’amaro in bocca e il piccante in gola. Cicero ha spiegato quali sono i parametri fondamentali per valutare i campioni d’olio appartenenti a diverse fasce di prezzo e ha mostrato come eseguire veloci aspirazioni a denti stretti per procedere all’analisi di ciascun campione sorseggiato a cui occorreva dare un voto da uno a dieci, indicare le fragranze e suggerire possibili abbinamenti con pietanze. L’olio sta guadagnando sempre più spazio e i parametri per la sua valutazione hanno influenzato gradualmente anche l’approccio di valutazione del vino, rispetto al quale l’olio sta diventando sempre più importante nella promozione in tutto il mondo delle eccellenze nostrane. In Italia esistono 480 varietà di olive con le quali si producono differenti oli. In Sicilia c’è biodiversità e si sta puntando alla cultura e alla promozione anche attraverso eventi come questo che si ripeterà anche l’11 maggio e il 12 maggio sono previsti altri due incontri rispettivamente all’Istituto Fermi-Eredia di Catania e dell’Istituto Pugliatti di Taormina.
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