La settima edizione di Brda Home of Rebula si è tenuta presso di Vila Vipolže. L’evento è nato dal desiderio dei produttori sloveni della Goriška Brda e di quelli italiani del Collio goriziano, di unire le forze per mettere in risalto il valore di uno straordinario territorio e del suo vitigno icona: la ribolla gialla. Le dolci colline di questa terra sono state sconvolte dalla tragedia di due guerre mondiali, per poi essere divise da un confine politico, che ha rappresentato una cesura tra due ideologie e due visioni del mondo fino alla caduta del muro di Berlino e alla disgregazione dell’ex Jugoslavia. Nonostante queste drammatiche vicende storiche, l’area della Goriška Brda e del Collio, da un punto di vista geologico e climatico sono un unico terroir. La particolare collocazione geografica regala un microclima molto adatto alla viticoltura. I rilievi della Alpi Giulie proteggono dalle perturbazioni e la vicinanza al mare rende l’area mite e soleggiata. I venti freddi che scendono dalle montagne e le brezze dell’Adriatico, garantiscono una costante ventilazione con notevoli escursioni termiche tra le temperature del giorno e della notte. I suoli sono composti da flysch – ponca in friulano e opoka in sloveno – ovvero da stratificazioni di arenarie e marne argillo-calcaree, molto friabili, che si sono sedimentate in ambiente marino durante l’Eocene, tra 34 e 56 milioni di anni fa. Un terreno povero e molto drenante, con una bassissima percentuale di materia organica. In questo habitat, da secoli ha trovato casa la ribolla gialla, vera ambasciatrice della regione della Goriška Brda. Varietà piuttosto generosa, si esprime su alti livelli qualitativi quando viene coltivata sulla sommità delle colline, sui suoli pietrosi di pura opoka. Nell’ultimo decennio, il vitigno ha dimostrato anche di reagire molto bene agli effetti della crisi climatica. La sua maturazione leggermente tardiva, il suo basso grado zuccherino e la capacità di preservare un’alta acidità anche a piena maturazione, consentono di produrre bianchi di grande equilibrio e freschezza, con una gradazione alcolica contenuta. Nel corso degli anni, la ribolla gialla ha messo in luce anche una straordinaria duttilità enologica, che oggi permette di produrre dal Metodo Classico ai vini macerati, passando per bianchi fragranti e versioni più complesse destinate al lungo invecchiamento.
La Goriška Brda: stile e identità di un grande terroir
La Masterclass dell’edizione 2024 di Brda Home of Rebula, condotta dalla Master of Wine Caroline Gilby e dal sommelier sloveno Gašper Čarman, ha proposto una selezione di vini di ottimo livello, ma soprattutto ha messo in luce la maturità del territorio. Le prime edizioni dell’evento erano spesso caratterizzate da vini molto eterogenei, alcuni fin troppo semplici, altri frutto di macerazioni eccessive, che allontanavano dal terroir e dal vitigno. Il grande lavoro svolto in questi anni dai viticoltori, grazie a un continuo confronto e alla condivisione delle esperienze, ha condotto alla produzione di vini più omogenei. Pur nella differenza interpretativa dei diversi produttori, i vini hanno trovato un comune territorio espressivo, un’identità e uno stile che portano in primo piano le caratteristiche del suolo e della ribolla gialla. Un risultato molto importante, poiché i grandi terroir del mondo sono tali proprio per l’immediata riconducibilità dei vini al luogo di produzione. La Goriška Brda si propone oggi al panorama internazionale con un carattere ben definito e con una tipica riconoscibilità dei suoi vini. La ribolla gialla continua a essere un fattore determinante del successo della regione, ma in futuro, anche a livello di comunicazione, sarà sempre più importante porre l’accento soprattutto sul territorio, sulla specificità e l’unicità della Goriška Brda.