di Marco Sciarrini, Roma
I vini ottenuti da vitigni sconosciuti o quasi estinti, le piccolissime produzioni, quelli fatti in anfora, micro cantine che rappresentano un territorio favoloso italiano tutto da scoprire.
Ecco l'obiettivo della degustazione organizzata da Go Wine al Savoy hotel di Roma sui vitigni autoctoni. La degustazione è il primo evento dell’Associazione dopo la pausa estiva, con l’appuntamento ormai tradizionale di settembre interamente dedicato ai vitigni autoctoni italiani. Un parterre importante di aziende ha incontrato direttamente il pubblico, altre aziende hanno partecipato presentando i vini in una speciale Enoteca. Al centro dell’attenzione la ricchezza del vigneto italiano, fatto di tante realtà legate per storia e cultura a diversi territori.
Ecco l'elenco delle cantine protagoniste dell’evento:
Agricola Emme – Piglio (Fr); Benforte Valori e Verdicchio – Cupramontana (An); Cantina Frentana – Rocca San Giovanni (Ch); Cantina Sociale di Quistello – Quistello (Mn); Casale del Giglio – Le Ferriere (Lt); Cascina Castlèt – Costigliole d’Asti (At); Cieck – San Giorgio Canavese (To); Claudio Cipressi – Vignaiolo – San Felice del Molise (Cb); Cantina Colle Ciocco – Montefalco (Pg); Luca Ferraris – Castagnole Monferrato (At); Cantine Marisa Cuomo – Furore (Sa); Fattoria Paradiso – Bertinoro (Fc); Firriato – Paceco (Tp); Montecappone Proprietari Viticoltori Mirizzi – Jesi (An); Diego Morra – Verduno (Cn); Murales – Olbia (Ss); Cantina Paltrinieri – Sorbara di Bomporto (Mo); Poggio della Stella – Tolfa (Rm); Poggiolella – Orbetello (Gr); Quartomoro di Sardegna – Piero Cella e Luciana Baso – Arborea (Or); Cantine Rivera – Andria (Bt); Azienda Agricola Roberto Scubla – Premariacco (Ud); Tenuta Stella – Dolegna del Collio (Go); Torre Varano – Torrecuso (Bn); Trebotti – Castiglione in Teverina (Vt); Casa Vinicola Triacca – Villa di Tirano (So); Vini Raimondo – Affile (Roma); Viticoltori del Casavecchia – Pontelatone (Ce); Associazione Vite in Riviera – Ligurian Wines between land & sea, con una selezione di vini di 25 aziende del Ponente Ligure.
Al di la delle caratteristiche di ogni vino e delle aziende produttrici, si è riscontrato un grande interesse dei produttori a riscoprire vitigni, alcuni ritenuti quasi scomparsi, e a riproporli anche in versioni più moderne ed appetibili al pubblico. Molto interessante anche da parte di alcuni produttori la sperimentazione, al momento con quantitativi minimi, di passaggio in anfora di terracotta.
Alla degustazione, a noi sono sembrati molto interessanti: i vini della Tenuta Stella di Dolegna del Collio (Go), con i suoi ribolla, friulano e una superba malvasia istriana; interessante anche la Trebotti di Castiglione in Teverina (Vt) dove abbiamo scoperto una produzione di incrocio Manzoni in purezza da produttori discendenti di Luigi Manzoni, preside della famosa scuola di viticoltura di Conegliano che con le sue ricerche sviluppò l’omonimo vitigno; anche l’azienda Luca Ferraris di Castagnole Monferrato (At) produttrice di una delle più piccole docg Ruchè di Castagnole Monferrato, ci ha sorpreso con prodotti di alto spessore; interessante anche la selezione delle 25 aziende del ponente ligure, con le aziende produttrici di Pigato, Rossese ed un sorprendente Ormeasco.