È il vino più attuale che ci sia.
Almeno dal punto di vista politico. Si chiama Grillo Parlante. E di questi tempi il richiamo al comico genovese al centro, ormai, del dibattito politico e del futuro di questo Paese, è inevitabile. Tuttavia il vino, prodotto dall'azienda Fondo Antico di Trapani, di nome non si chiama Beppe. Ma è chiaro che quel Parlante lo rende molto attuale.
E ispira discussioni oltre il vino. Il Grillo Parlante è nato in tempi non sospetti, nel 2002 ed ancora oggi è una delle etichette più vendute di questa cantina, di proprietà di Giuseppe Polizzotti che si avvale del lavoro di una brava enologa come Lorenza Scianna.
Lorenza Scianna con il Grillo Parlante 2012
È ovvio che il nome del vino deriva dal Grillo, il vitigno che nella zona di Marsala trova i suoi territori più vocati. Il Grillo Parlante viene prodotto dal 2002 ed è un bianco fresco e varietale, senza passaggi in legno ed espressivo al meglio del suo terroir sapido e assolato.
Due i vigneti: il primo in basso verso mare, con prevalenza di suolo argilloso di medio impasto; il secondo invece su media collina e suolo a prevalenza calcarea. In questi giorni al Vinitaly, dove l'azienda ha uno stand al padiglione 2, c'è la versione 2012, con una nuova etichetta, dalla bella aromaticità, ben dosato dall'acidità e con una punta di sapidità quasi salmastra che lo rende intrigante. Una bella annata.
E adesso, con un altro Grillo Parlante che riempie le piazze italiane cambia qualcosa per il vino? “No, non è solo un vino per i grillini, ci mancherebbe”, scherzano in azienda. “Ma per tutti coloro che amano l'Italia e la buona politica”.
C.d.G.