Semi di pompelmo e oli essenziali: è la nuova frontiera della viticoltura per una produzione ancor più sostenibile di quella bio.
È quanto messo in opera dalla Società Agricola Fattori, prima in Italia ad utilizzare sistematicamente gli estratti di semi di pompelmo e tra le prime a sperimentare gli oli essenziali. «Grazie a questi trattamenti, ancora in fase sperimentale, siamo in grado di ridurre dal 20 al 50% l’utilizzo di zolfo e rame ammessi nella viticoltura bio – afferma Igor Bonvento, agronomo dell’azienda -. Entrambi i prodotti agiscono sia come fungicidi, grazie all’azione dei fenoli in essi contenuti, che come induttori di resistenza stimolando la pianta a produrre fitoalessine ed altri fenoli e migliorandone la protezione da attacchi parassitari». L’azienda Fattori ha scelto di applicare a tutti i vigneti l’uso degli estratti di pompelmo, mentre l’utilizzo di oli essenziali è ancora in fase sperimentale ed è stata per ora limitata alla varietà più sensibile, il Pinot Grigio. E poichè i prodotti vengono nebulizzati, si ha anche il curioso effetto «hammam»: dopo l’applicazione dal vigneto si sprigiona un intenso profumo di piante aromatiche.