di Maria Giulia Franco
Amarissimo. Si pronuncia “pelìnkovaz” ed è un liquore a base di erbe, tra cui anche l'artemisia che non è altro che il famoso assenzio, l'erba verde (che contiene molecole di tujone, sostanza contenuta anche nella salvia e nella marijuana) resa famosa dai “poeti maledetti”.
Ed è l'assenzio che da il nome al liquore. Il nome della pianta in serbo-croato è infatti pelin. Di gradazione alcolica variabile dal 28 al 35% è popolare in Serbia, Croazia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina, come pure in Slovenia, dove è conosciuto come Pelinkovec o Pelinovec. A volte è anche chiamata semplicemente Pelin. Ed ora il Pelinkovac arriva negli Usa. Il produttore croato di bevande Badel 1862 ha annunciato che il tradizionale amaro, prodotto da 150 anni in Croazia, sarà esportato negli Stati Uniti. Badel 1862 è presente sul mercato americano da anni, ma ottenere i permessi per l'esportazione del Pelinkovac ha richiesto molto tempo. Gli standard e le regole statunitensi sui liquori sono parzialmente differenti da quelle in vigore nell' Unione europea. La Badel ha rivelato al quotidiano croato Veernji List: “Finalmente abbiamo ricevuto tutti i permessi, certificati e registrazioni, così ora possiamo iniziare il processo di esportazione, che è coinciso con una nostra intensa attività di promozione su quel mercato. Abbiamo creato una sinergia tra presentazioni dei nostri vini e contatti che già abbiamo per iniziare a promuovere anche il Pelinkovac. Tutto ciò ha portato alle prime consegne di Pelinkovac negli Stati Uniti”.
Durante l'era titina della Jugoslavia non potevi dire di essere stato a Lubiana, Zagabria o Belgrado senza aver bevuto un Pelinkovac. Il Pelinkovac rovignese viene prodotto dal 1925 seguendo la ricetta originale tramandata dal primo proprietario della fabbrica di liquori, Giorgio Benussi. Oggi lo produce la ditta Darna d.o.o. Preparato appunto a base dell' aroma dell'assenzio. Il colore naturale è ottenuto con la caramellizzazione dello zucchero, procedimento ottenuto in particolari calderoni di rame ed è caratterizzato dalla sua maturazione in barili di quercia ottenendo cosi un aroma e un profumo particolare nonché una qualità ben riconoscibile. Il Pelinkovac rovignese viene servito come aperitivo, ed è un ottimo digestivo. Può venir servito con ghiaccio, liscio oppure come ingrediente per altre bibite rinfrescanti. Contiene il 28% di alcol. Parole che suonano quasi come una poesia ai fruitori triestini dell'amaro. In Croazia il marchio di riferimento è “Maraska” di Zara, erede della “Luxardo” (che dopo l' avvento di Tito si è trasferita nel padovano, dove continua l' attività degli avi).
Ha un sapore molto amaro, che ricorda quella dello Jägermeister. Le marche più apprezzate sono Gorki List, Maraska Pelinkovac e Pelinkovac Badel. Pelinkovac Badel è più vicina al gusto di Jägermeister, più dolce e meno amaro, mentre Gorki List è più spessa e ha gusto più amaro. Gorkij contiene circa 26 tipi di essenze alle erbe, mentre l' assenzio è l' ingrediente principale. Pelinkovac Maraska è invece molto popolare in Croazia. In Bulgaria, Pelin invece è un tipo di vino macerato con un massimo di 34 erbe e alcuni frutti, tra cui l' assenzio, l' erba di S. Giovanni, mele e mele cotogne. In Ungheria, Unicum è un amaro molto popolare, simile al Pelinkovac nel gusto, ma con un volume di alcool del 40%. A Trieste se ne produce una versione più leggera, sui 20 gradi, chiamata Abuja Pelinkovac, ma che oggi è quasi una rarità visto che gli importatori che dettano legge in città hanno nelle loro mani l' import del prodotto dalmata.