Che al governo, di qualunque Paese esso sia, si facciano negli incontri ufficiali bevute di altissimo livello, possiamo immaginarlo.
Vini e annate da fare gola ai più avidi collezionisti e amatori e che fanno sognare noi comuni mortali. Si può provare ad azzardare una lista dei nomi più famosi, di quei rari e costosi esemplari della categoria Fine Wines, ma l’ufficio affari esteri britannico ha pensato di risparmiarci questo sforzo diramando un elenco di quello che è stato versato nei calici dei tanti ospiti d'alto rango l’anno passato, (fonte Decanter.com). Una carrellata dei grandi dell’enologia mondiale. Da Domaine de la Romanée – Conti, a Chateau Margaux, da Cheval Blanc a Cos d'Estournel, solo per citarne alcune, migliaia e migliaia di bottiglie costosissime, che vanno a costituire il patrimonio dell’enoteca di Stato, un tesoro di 38mila vini dal valore di quasi tre milioni di sterline.
Per dare un’idea delle etichette servite. Tra i vini cult l’annata 1982 di Chateau Margot, data oggi ad un prezzo di 700 sterline. Di questa ne sono state stappate 23 bottiglie. Oppure 64 bottiglie della 1989 Cos d’Estournel. O ancora 38 dell' Échézeaux Grand Cru 1990 di Domaine de la Romanee Conti, valutate 960 sterline ciascuna. Ovviamente non sono mancati nei prestigiosi banchetti i vini inglesi, sia fermi che bollicine, il 36% del totale consumato. Segno di come il Governo abbia deciso di far conoscere e sostenere la produzione vinicola nazionale. Protagonista il Bacchus 2010 di Chapel Down, una delle cantine britanniche più solide che ha vigneti nell’Essex e nel Kent.
In totale sono state spese in pochissimi mesi 49mila sterline, dato riferito a marzo del 2012. Ma per acquistarle, l’enoteca ha dovuto autofinanziarsi mettendo in vendita alcune sue preziose etichette, 44mila dice il comunicato, tra cui 120 bottiglie di Chateau Ausone del 1978, una parte poi è stata acquistata anche dagli altri dipartimenti del Governo per un totale di 10 mila sterline.
C.d.G.