Un tesoro piovuto dal cielo, o meglio dal tetto.
L’insolito accaduto è successo davanti agli occhi di un operario che stava lavorando alla ristrutturazione della cantina di Alexandre Bonnet, maison di Champagne che ha 150 anni di storia, nella contea dell’Aude. Esattamente a materializzarsi sono stati diversi sacchetti, ciascuno contenenti 50 monete d’oro coniate tra il 1851 e il 1928. Diciassette chili che farebbero sognare i collezionisti dal valore di più di 700.000 euro.
La notizia sul curioso caso è esplosa ieri sui giornali francesi e su internet.
L’origine di quelle monente potrebbe probabilmente spiegarsi per il pagamento in contanti con cui si soleva, nei primi del 900, acquistare le bottiglie di Champagne, dato il divieto che vigeva all’ora sulle importazioni. Almeno questa sarebbe la teoria avanzata dallo stesso Philippe Baijot, ammnistratore delegato di casa Alexandre Bonnet, che fa parte della BBC-Lanson.
Il bottino, fino ad ora rimasto custodito per 80 anni nel sotto tetto, adesso è tenuto del caveau di una banca, fa sapere una nota della cantina. Si attende di sapere nelle mani di chi finirà.
Secondo le disposizioni del codice civile francese, il lavoratore e il proprietario dovrebbero condividere il bottino: “Se il tesoro si trova nella tenuta di un altro, metà appartiene a colui che ha fatto la scoperta e l’altra parte al proprietario dell’immobile dove si trovava il tesoro”, cita la norma. Così, il piccolo gruzzolo di monete dovrebbe spettare all’operario e alla Alexandre Bonnet, proprietaria dell’edificio dal 1981.
La maison intanto ha fatto sapere che lo Champagne special vintage in uscita verrà proprio battezzato con nome “Il tesoro nascosto”. Referenza frutto di annate speciali che la tradizione vuole sia stappata per commemorare gli eventi appunto speciali! Quale migliore occasione.
C.d.G.