Se nell’immaginario comune il cinese a tavola ce lo figuriamo con bacchette in mano e ciotola di riso nella realtà quotidianamente consuma carne.
Secondo un’indagine condotta in Cina e pubblicata su alcuni media del Paese proprio la carne sarebbe l’alimento più importante per la dieta quotidiana e la possibilità di continuare a consumarla sarebbe il desiderio per il nuovo anno espresso dalla maggior parte della popolazione. Diffusa, infatti, sarebbe la preoccupazione di non potersela permettere a causa dell’aumento dei prezzi, poiché al di là degli stereotipi sarebbe questa proprio uno degli alimenti radicati nella cucina tradizionale. I dati della vendita al dettaglio non prospetterebbero una situazione rosea per il portafogli dei cinesi.
Nella provincia dell’Anhui, la carne di maiale è arrivata a 29 yuan al chilo (oltre 3 euro), quella di montone 50 yuan (quasi 6 euro), a fronte dei 32 yuan un anno fa. L’indice dei prezzi al consumo, principale indicatore dell’inflazione, è cresciuto da gennaio a novembre di quest’anno del 5,5% rispetto all’anno precedente, toccando il punto più alto a luglio con il 6,5%. Il costo della carne preoccuperebbe soprattutto gli anziani.
Al Global Times una pensionata settantenne avrebbe detto: “Spero che il governo continui a tenere sotto controllo il prezzo della carne altrimenti non potrò più permettermela. Questo è un argomento serio, non è uno scherzo”. Il governo avrebbe intanto inserito tra le sue priorità il controllo dei prezzi continuando a garantire la crescita economica del Paese.
C.d.G.