Ecco come si evolve una diatriba tra vino e sport, tra Italia e Francia, finita in tribunale in sede comunitaria e che dura dal 2007.
La questione, o pomo della discordia, sta nel “gallo”, il simbolo del marchio del Consorzio Chianti Classico che rappresenta l’Italia del vino nel mondo e della federazione francese di Rugby (vedi foto). Quest’ultima tempo fa decideva di registrare il marchio per commercializzare bevande alcoliche che veicolassero l’immagine del team. Da qui il conflitto con il Consorzio che tutela una delle icone enologiche italiane che ha rivendicato immediatamente l’esclusiva del gallo facendo ricorso presso l’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno dell’Ue. Tentativo andato in fumo, perché l'ufficio di Alicante ha dato il via libera alla Federazione per la registrazione del marchio. Senza arrendersi i produttori toscani si sono appellati al Tribunale Ue il quale ha accolto la richiesta e bloccato la registrazione. Questa notizia di qualche ora fa. Ultimo aggiornamento. Ma la sentenza non ha chiuso definitivamente la partita, poiché di fatto rimane una decisione formale. Questa potrebbe essere impugnata. Per il Tribunale il giudizio dell’ufficio di Alicante non avrebbe esaminato tutti i requisiti come la fama del marchio anteriore e l’indebito profitto dalla fama del marchio anteriore, ciò su cui si deve fondare il rifiuto della registrazione di un marchio, e che adesso deve considerare e valutare. La questione rimane aperta.
C.d.G.