di Elena Mancuso
Capita a volte che l’arcobaleno con i suoi colori non si addica alla geniunità dei cibi.
E’ il caso delle ultimi insidie per il nostro gusto e per la nostra salute. Sono di queste ore i casi delle mozzarelle blu, ma anche della bresaola fosforescente, della ricotta rossa e dell’olio ‘finto verde’. Non e’ la prima volta che sulla tavola degli italiani compaiono cibi ‘colorati’ a causa di adulterazione o cattiva produzione. E dopo vari casi nel 2010 di sequestro di mozzarelle blu di marchio tedesco, le mozzarelle ‘colorate’ sono tornate oggi a fare la loro comparsa in alcuni supermercati di Frosinone.
Il batterio responsabile del blu è lo speudomonas fluorescens. Il batterio responsabile della colorazione, lo speudomonas fluorescens, tuttavia, non è patogeno, come sostiene Patrizia Laurenti, docente di Igiene all’Università cattolica di Roma, secondo cui il batterio si sviluppa soprattutto in acqua ferma e una temperatura fredda. Come probabilmente accaduto anche per le mozzarelle blu.
I casi di cibi ‘colorati’ segnalati nel 2010 alle autorita’ sanitarie furono parecchi. Mozzarella blu ma anche bianco gesso: anche una mozzarella bianchissima potrebbe essere taroccata. Il color bianco candido puo’ infatti essere effetto dell’utilizzo del gesso, come e’ stato scoperto in alcuni casi grazie ai sequestri effettuati dai carabinieri dei Nas. La bresaola fosforescente è stata scoperta da una signora di Cortenova, in provincia di Lecco, che l’aveva appena acquistata in un discount della città. La confezione era ben sigillata e la scadenza lontana. Tutto regolare, a parte che la carne era fosforescente. Alcuni casi di fontina blu sono stati segnalati a Termoli. Il formaggio e’ stato acquistato in supermercati della citta’. La ricotta rossa e’ stata segnalata da un consumatore di Olbia. Gli esami hanno rilevato l’esistenza di cariche elevate di lieviti “cromogeni”, capaci cioè di produrre il pigmento rosso, e la presenza del Bacillus cereus, un microrganismo potenzialmente patogeno per l’uomo se in alte concentrazioni.
Di solito la presenza di questi lieviti non rappresenta un pericolo per la salute dei consumatori, hanno sottolineato gli esperti, ma un certo rischio potrebbe esistere per i soggetti con un forte deficit immunitario. L’olio finto-verde: l’olio extravergine e tra i prodotti maggiormente a rischio di adulterazione. Vari i sequestri di olio adulterato da parte dei Nas: si trattava di comune olio di semi colorato di verde con clorofilla e spacciato per olio d’oliva extravergine.
Al momento, non sono stati ancora comunicati gli esiti degli accertamenti da parte delle competenti autorità sanitarie provinciali. Ma, spiega la questura, le mozzarelle sequestrate (con scadenza 5 gennaio) non risultano essere state né prodotte né confezionate in provincia di Frosinone, ma potrebbero provenire dall’estero.