A loro l'alcol ha contribuito ad allungare la vita.
Sono tanti i centenari a Chengmai, sull'isola di Hainan che ricade nella provincia più meridionale della Cina, meta da sogno per i turisti. Ma certo ad incidere di più è lo stile di vita. Perché immersi in un ambiente poco urbanizzato, dal clima tropicale, dove il ritmo del giorno è dettato dall'agricoltura. La maggior parte sono contadini. E infatti, proprio uno studio commissionato dal Comitato del Partito Comunista Chengmai ha rilevato che la longevità è dovuta proprio allo stile rurale che si conduce. Ma gli abitanti tendono ad attribuire la lunga prospettiva di vita all'assunzione di alcol, pincipalmente liquore, facendone proprio un vanto “poco, moderato ma ogni giorno”.
E così si può arrivare tranquillamente ai 100 anni, se non superarli. Mentre la Cina si è aperta all'economia mondiale, in questa isola il tempo e l'evoluzione si sono fermati, si è rimasti a coltivare i campi. Lo studio condotto dal Social Science Research Council China Center (SSRC), ha anche trovato l'elisir nel terreno, il selenio. E' poi la vita sociale, come ribadiscono i ricercatori, a contribuire a migliorare la condizione di vita. Un paradiso quindi per chi vuole sfidare il passare del tempo, un business per gli affaristi immobiliari che hanno cominciato a promuovere Chengmai per attrarre affittuari e compratori, proponendo anche residenze di soggiorno di lusso con marchi “Città della Longevità”. E chissà, potrebbe essere anche un business per le cantine che stanno puntando al mercato della Grande Muraglia, con tutte le difficoltà di introdurre una bevanda nuova non appartenente ai loro “costumi” ma sicuramente con più chance di inserimento dato il “potere” e i benefici scientificamente comprovati del vino e il turismo che lì sta incrementando in quest'ultimo periodo.