Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Birra della settimana

Viaggio a puntate nel microcosmo delle Ipa (che poi tanto micro non è)

15 Settembre 2024
A sampling of eight beers from a pub's brews. A sampling of eight beers from a pub's brews.

India Pale Ale, in arte IPA. In senso stretto, una birra; all’atto pratico… un vicenda clinica da disturbo dissociativo dell’identità. O, come si diceva in passato, un caso di personalità multipla: ché infatti, di IPA, oggi, ne esistono non una, ma una babele intera. Dalla versione originaria, quella britannica, ovvero la English IPA (ambrata e dagli aromi terrosi), a quella made in USA, la American IPA (profumata di agrumi, frutta esotica e resine), per poi perdersi nelle innumerevoli declinazioni di quest’ultima. Eccone una campionatura: Session IPA e Double IPA (agli antipodi per taglia alcolica: Ape Maia la prima, Incredibile Hulk la seconda); White IPA e Black IPA (se la luppolatura si installa, rispettivamente, su una base da Witbier o da Schwarzbier); West Coast IPA e Neipa (nell’ordine, più secca e amara o più morbida meno ficcante); Sour IPA (se la base è quella di una Sour Beer di taglio lattico); Hazy IPA o Juicy IPA (dalla fitte densità visive e palatali); a ancora Fruit IPA (con aggiunta di frutta), Cold IPA (fermentata con lieviti Lager spinti, però, a temperature da Ales), Rye IPA (il cui mosto include segale), Single Hop IPA (trattata con una sola varietà di luppolo), Pacific IPA (con luppoli oceanici). E la “litania” potrebbe non finire qui. Insomma, un microcosmo: e alla fine neanche così “micro”. Nel quale vogliamo addentrarci in un’esplorazione a tappe, cominciando da quella di oggi: e proponendo, intanto, un primo quartetto d’interpretazioni di quella che, da 25 anni buoni, è senz’altro la tipologia birraria più “alla moda”.

BEFORE THE STORM (RADICAL BREWERY)
Partiamo tenendo il piede leggero sul pedale dell’alcol, quindi con una Session IPA: la “Before the storm” firmata “Radical Brewery”, a Porcari (in provincia di Lucca), con la peculiarità di una ricetta gluten free. La miscela secca, di solo malto Pils, viene infatti affidata, in tino, a un triplo coinoculo: due lieviti (un ceppo da American Ale e uno da Neipa) e l’enzima preposto all’eliminazione delle proteine responsabili del disturbo celiaco (nonché delle sue versioni minori). Quanto alla luppolatura, abbiamo Chinook (in amaro e in dry-hopping), più Comet e Cascade (in aroma e dry-hopping). Il tutto a “costruire” una pinta che si presenta con un colore paglierino carico, un aspetto pulito e una proporzionata torretta di schiuma bianca; che esibisce profumi freschi (pompelmo, maracuja, pino, incenso); che consegna una bevuta agevole: leggera in corporatura e taglia etilica (5.5%), vivace nella bolla, segnata da un finale secco e da un amaro contenuto (16 le IBU).

DENALI 6190 (MONPIËR DE GHERDËINA)
Seconda stazione: e piccolo passo avanti nella stazza alcolica. Ovvero i 6 gradi e 1 fatti segnare dalla “Denali 6190”: una delle etichette targate “Monpiër de Gherdëina” (a Ortisei, provincia di Bolzano) e confezionata come Single Edition American IPA, in virtù della scelta, cotta dopo cotta, di lasciare sostanzialmente invariati sia impasto secco (malti Pils e Pale) sia lievito (sempre un classico American Ale), scombinando invece, ogni volta, la selezione dei luppoli. Nel nostro caso, quello dell’edizione battezzata “McKinley”, la ricetta ha fatto perno su un poker di varietà assortite: Magnum in amaro; più El Dorado, HBC 586 e Idaho 7 ad armare l’arsenale aromatico. Risultato? Colore dorato, aspetto dosatamente velato, schiuma bianca di buona tenuta; profumi sfaccettati di timbro fruttato (maracuja, guava, mango papaya), agrumato (pompelmo) e floreale (lino, iris, cotone); una sorsata dal corpo leggero, dalla bollicina fine, dal finale asciutto e dall’amaro risoluto (52 le IBU).

WE ALL ARE PUPPETS (WILD RACCOON)
Restiamo a Nord-Est, ma spostandoci idealmente dall’Alto Adige al Friuli. Dove, a Udine, il marchio “Wild Raccon” presenta in gamma, tra molte altre referenze, anche questa “We all are puppets”: ovvero una Rye IPA, preparata a partire da una miscela secca in cui troviamo malti Pils e Vienna più, appunto, segale (in parte maltata essa stessa, in parte in fiocchi). Per il resto, il progetto ruota attorno a un profilo fermentativo pulito (merito di un diligente lievito American Ale); e a una luppolatura articolata, comprendente gettate di Centennial, Amarillo, Columbus, nonché Citra in estratto aromatico. Al banco d’assaggio, il colore è paglierino pieno, l’aspetto delicatamente velato, la schiuma bianca e discretamente copiosa; i profumi, ariosi, seguono le piste degli agrumi (pompelmo), della frutta (pera, uva spina), delle resine (pino), dei fiori (cotone); la bevuta, infine, si rivela incisiva, grazie al corpo leggero, alla carbonazione briosa, alla gradazione non eccessiva (6.3%) e a un finale secco, in cui l’amaro, pur netto (46 le IBU) e pur incline a una certa tannicità, non sfocia in astringenza.

SECEDA 2519 (MONPIËR DE GHERDËINA)
Marcia indietro e si torna a Ortisei, in casa “Monpiër”. Perché la casa offre anche una West Coast IPA da 7 gradi e 6: una buona altitudine, per la chiudere il tragitto. Lei, la birra, si chiama “Seceda” e nasce da una ricetta che, in ammostamento, include sola malto Pils; mentre in luppolatura si affida a gettate di quattro diverse varietà: Magnum (in amaro), Citra, Sabro e Mosaic (in aroma). In mescita, il colore è paglierino, l’aspetto leggermente velato, la schiuma bianca e di buona tessitura; l’arco olfattivo tocca corde di timbro agrumato (lime, limone), fruttato (cocco, ananas) e resinoso (pino); infine la condotta palatale riesce disinvolta, in barba alla spinta etilica, per merito di una corporatura medio-leggera e di una bolla ben integrata, nonché di un finale secco, in cui l’amaro, decisamente importante (67 le IBU), piazza un acuto tanto perentorio quanto garbato.

RADICAL BREWERY
Via avvocato Del Magro, 1, Porcari (Lucca)
375-6455603
info@radicalbrewery.it
www.radicalbrewery.it

BIRRIFICIO MONPIËR DE GHERDËINA
Via Johann Baptist Purger, 181,
località St. Ulrich, Ortisei (Bolzano)
342-6741322
info@monpier-gherdeina.it
www.monpier-gherdeina.it

BIRRIFICIO WILD RACCOON
Via Decani di Cussignacco, Udine
334-2817423
filip@wildraccoon.it
www.wildraccoon.it