di Andrea Camaschella
Una settimana fa andava in scena, a Triggianello (BA), il dodicesimo compleanno di Birranova, il birrificio aperto nel 2007 da Donato Di Palma. Musica dal vivo, dj set, street food di altissimo livello e, ovviamente birre di Birranova alla spina praticamente tutte presenti.
Birranova è cresciuto, lentamente, con passi sicuri, partendo da una struttura – che all’epoca ci pareva gigante e oggi di giusta misura – ben organizzata, con spazi sufficienti per un’ulteriore crescita o semplicemente per lavorare con comodi spazi. Donato ha affinato le tecniche, aggiunto attrezzature, migliorato le birre dal punto di vista qualitativo e della tenuta della qualità. Si è tolto vari sfizi, creando birre, in molti casi one-shot o collaborazioni, con ingredienti o tecniche inconsueti. Ha costruito un team attorno a sé, affiatato e affidabile a cui ha imparato a demandare senza caricare sempre su di sé tutte le responsabilità. In sostanza Birranova è, oggi, un birrificio di altissimo livello, con alle spalle un mastro birraio, Donato, in grado di guardare e guidare la propria azienda da imprenditore senza dimenticare la passione, la creatività e il legame con il territorio circostante. Sembra facile, ma non lo è per nulla.
(Donato Di Palma)
In quest’ottica il compleanno è volto a portare i clienti di Birranova in birrificio, dove la birra si produce, a vedere i macchinari: la birra che sgorga dai rubinetti dei pub o che ci si versa dalle bottiglie arriva proprio da qui. Sul livello delle birre, posso garantire: tutte in forma smagliante, dalla prima all’ultima, dalla più semplice Nova Pils (o la Linfa), alla più folle perché fatta con una parte di acqua di mare, la Margose, fino alla ricca e suadente Roccia Scura, passando per le più luppolate, o le altre classiche. Alte o basse fermentazioni, in fusto o in bottiglia, di scuola tedesca, belga, inglese o nordamericana, sono tutte birre curate, con un tocco personale, interessanti, spesso pericolosamente facili da bere e mai banali.
Tra le tante birre, per stare in tema natalizio, sottolineo una delle follie di Donato, la Drunk Panettone, una quadrupel con aggiunta di scorze di agrumi e bacche di vaniglia. Nata in collaborazione con l’olandese Kees, è una birra da 10% di alcol, ispirata alle birre più importanti (dal punto di vista degustativo e alcolico) del panorama belga, in cui Donato lavora per apportare i temi del Natale, con profumi di arancia e altra frutta candita in mezzo alla ricchezza dei malti tostati. Birra che in bocca si conferma avvolgente, calda, sincera compagna di un dopo cena a base di panettone o altri dolci, anche semplicemente frutta secca, tipici del periodo natalizio. C’è chi l’ha bevuta a colazione. E' invece la birra che ho bevuto di meno – per ovvie ragioni alcoliche – durante l’evento, ma è quella che più mi ha “riempito” la bocca, ricordandomi che il Natale si avvicina a grandi passi.
Rubrica a cura di Andrea Camaschella e Mauro Ricci
B-Local
Via Giacomo Matteotti, 3 – Polignano a Mare (BA)
Birreria Birranova (con cucina)
Via Magenta, 2 – Triggianello (BA)
Birrificio Birranova
Via Lepanto, 11 – Triggianello (BA)