Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Chianti classico, Nobile di Montepulciano e Vernaccia: ecco i vini “bussola” della Toscana

03 Luglio 2015
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(I vini della Toscana degustati)

da Milano, Michele Pizzillo

I suoi degustatori questa volta Cronache di Gusto li ha portati tra i profumi di erba fresca e i sentori prevalentemente di frutti rossi maturi. Perché la quinta degustazione programmata da Veronafiere nel padiglione Vino-Taste of Italy, e guidate dal direttore di Cronache di Gusto, Fabrizio Carrera, è stato un viaggio in Toscana.

Anche stavolta la scelta dei vini è apparsa azzeccata, visto che i partecipanti alla degustazione hanno potuto immaginare un tour “virtuale” dei luoghi e delle vigne della terra di Dante: da San Gimignano a Castellina in Chianti, da Panzano in Chianti a Montepulciano. Luoghi che forse non tutti conoscono bene, tant’è che a conclusione dell’appassionata chiacchierata di Carrera, chi del gruppo sembrava essere una sorta di leader, alla risposa del direttore di Cronache di Gusto sulle sue origini, è rimasto stupito perché si aspettava che a guidare questa degustazione fosse un siciliano visto che è stata una lezione “piena di adeguate e approfondite informazioni”, parole sue.


(I due sommelier, Alessandra Maggioni e Fabio Volpeintesta)

Dopo il primo vino versato nei calici dai due bravi sommelier della sezione Monza-Brianza della Fisar scelti per questo servizio, Alessandra Maggioni e Fabio Volpeintesta, una fresca e sapida Vernaccia di San Gimignano, Carrera ha accompagno i degustatori in alcune aree destinate a vigne di sangiovese per far vedere ai toscani stessi cosa c’è dietro i grandi vini di questa regione che oltre a far conoscere il vino italiano nel mondo, con il suo fantastico territorio ha affascinato molti stranieri creando il mito del Chiantishare, compreso il Chianti classico che esporta l’82% della sua produzione ed è stato il primo vino italiano ad essere conosciuto dai buongustai americani. Diversi produttori di Chianti adesso hanno investito alle pendici dell’Etna, in Sicilia, forse perché il microclima è molto simile alla Toscana.

A voler parlare di Chianti o comunque di Toscana del vino, di materiale disponibile ce n’è veramente tanto. Solo che bisogna scegliere cosa dire per non annoiare i propri interlocutori. La bravura del direttore di Cronache di Gusto è stata proprio quello di selezionare gli argomenti da trattare tanto da avere l’impressione che i degustatori del quinto appuntamento del ciclo di degustazioni organizzate da Veronafiere, erano molto più attenti “al punto che ti veniva la voglia di non smettere di parlare”, confida il giornalista esperto conoscitore di argomenti di enologia e di gastronomia.

Così oltre ad illustrare i singoli vini, dalla sapida Vernaccia al rotondo Morellino di Scansano, dai due strutturati Chianti classico al morbido Nobile di Montepulciano, Carrera ha raccontato molti aneddoti sulle aziende produttrici ma anche sugli stessi vini in degustazione. Rammentando anche che il Consorzio di tutela del Chianti classico forse è stato l’unico ente a dotarsi di una struttura legale a tutela del proprio marchio, e che l’anno prossimo questo vino compirà i 300 anni di presenza sulle tavole di consumatori italiani e stranieri. L’anno prossimo il Chianti, tra aneddoti e commenti, compirà i 300 anni di attività.
 
I VINI IN DEGUSTAZIONE

Vernaccia di Sam Gimignano doc 2014 – Fattoria di Fregnani e Bompereto, San Gimignano


Poggio al Lupo, Morellino di Scansano docg 2013 – Tenuta Sette Ponti, Terranova Bracciolini


Chianti classico docg 2012 – Fontodi, Panzano in Chianti


Chianti classico docg gran selezione 2014 – Tenuta di Lilliano, Castellina in Chianti


Nobile di Montepulciano riserva 2011 – Tenute del Cerro, Acquaviva di Montepulciano