Torniamo ad occuparci del mondo dell’olio extravergine di oliva italiano. Oggi vi raccontiamo la Frantoio.
Una varietà che nasce e si sviluppa in Toscana principalmente, per poi diffodersi in Umbria, nell’alto Lazio e in parte anche nelle Marche. Anche se, un po’ a macchia di leopardo, questa particolare cultivar si trova su tutto il territorio nazionale. Gli alberi sono molto apprezzati per la loro capacità produttiva. E l’olio che ne deriva ha importanti qualità organolettiche.
Non è un albero che necessita di molte cure e nemmeno deve essere coltivato seguendo particolari tecniche colturali. Tuttavia è abbastanza sensibile alle basse temperature. Una caratteristica di questa cultivar è la sua maturazione ritardata: infatti la raccolta delle olive deve essere iniziata non prima della metà di novembre altrimenti la resa sarà molto bassa. Le olive della varietà frantoio sono ottime anche per il consumo fresco da tavola. L’olio che ne deriva è molto caratterizzato. Tantissimi profumi, molto ricco di acido oleico e di polifenoli. Ma è un olio che, comunque, è molto equilibrato, sia al naso che in bocca. Tra i profumi spiccano l’oliva, l’erba fresca, il carciofo, con una nota pungente e vegetale. In bocca si sente il sapore netto di oliva, il carciofo, la nota di erba fresca e di mandorla, il vegetale e il piccante. Questo olio ha determinato il grande successo della cucina toscana. E’ un olio che ha una marcia in più rispetto ad altri, dalla caratteristiche ben definite, ma allo stesso tempo molto armonico. Perfetto, ovviamente, con i piatti tipici della cucina toscana, dalla ribollita ai piatti di cacciagione, passando per la polenta e le zuppe di legumi
G.V.