di Michele Pizzillo
Sulla tavola di San Giuseppe le zeppole non possono mancare. Ci dobbiamo fare venire un’idea perché questo non avvenga e, per di più, in questi giorni che abbiamo più bisogno e voglia di sentirci uniti e condividere momenti piacevoli, anche se non possiamo farlo con amici.
Un po’ questo ha pensato Vincenzo Santoro, patron della storica Pasticceria Martesana di Milano e punto di riferimento del settore, oltre che maestro di numerosi pasticceri che hanno conquistato trofei nei più prestigiosi concorsi internazionali. E, così, giovedì 19 marzo, giornata dedicata a tutti i papà, la Pasticceria Martesana permetterà di festeggiare tutti i papà intanto con le leggendarie zeppole e poi, volendo, anche con la “medaglia papà” – un biscotto in frolla Milano aromatizzata vaniglia e limone con decoro in pasta di zucchero – e qualsiasi torta tra quelle presenti nella linea di Pasticceria Martesana con decorazione inedita per la festa del papà, attraverso il servizio del “quality delivery Cosa Porto”. Attraverso questo servizio è possibile ordinare, oltre a zeppole e prodotti della festa del papà, anche pasticcini e “i confezionati” come praline, biscotti, panettoni e colombe.
(La torta per la festa del papà)
Quando Santoro si è posto il problema di come assicurare la consegna a domicilio delle zeppole di San Giuseppe, Santoro si è ricordato quando, ragazzino, un pasticciere del suo paese, Orta Nova, in Puglia, Oronzo Annese, lo utilizzava per portare, il giorno di San Giuseppe, le zeppole nelle case delle famiglie dei contadini che non potevano recarsi in pasticceria. E, ci ha confidato a telefono Santoro, dei ricordi bellissimi. Vincenzo Santoro, 68 anni, è originario della Puglia, a Milano è un punto di riferimento per il mondo della pasticceria, sia come produttore del migliore panettone artigianale sia come maestro per una grande schiera di giovani pasticceri che hanno anche conquistato riconoscimenti nei concorsi internazionali. Qui è arrivato insieme a tre fratelli che era ancora un ragazzino, muovendo i primi passi come garzone di caffetterie e pasticcerie e l’immersione nel panettone, in un locale che prima di Natale ne sfornava a centinaia, quando era ancora un prodotto che non tutti si potevano permettere. Poi, non ancora ventenne, la possibilità di acquistare la storica pasticceria Martesana da quello che era stato prima datore di lavoro e poi amico. Vincenzo, comunque, era già un pasticcere raffinato, tanto che è stato fra i primi a intuire l’evoluzione che avrebbe potuto avere il panettone per uscire dalla gabbia di dolce esclusivamente natalizio. Così, il suo diventa il Panetton de Milan, sia il classico che le varianti con altri ingredienti diversi dall’uvetta e dalla frutta candita.
Adesso la pasticceria Martesana, nata nel 1966, ha tre locali a Milano: il negozio storico a ridosso del Naviglio della Martesana, la pasticceria nel cuore di Chinatown e l’ultimo locale aperto nei pressi della Basilica di Sant’Ambrogio. In tutti e tre i locali, appena entri, è una delizia per gli occhi, sia nel vedere il tripudio di bontà esposta, sia nella piacevolezza dell’ambientazione del locale. Nulla è lasciato al caso, grazie anche all’aiuto dei tre figli – Manuela, Valeria e Gabriele – a cui Vincenzo ha assegnato compiti ben precisi per assicurare la qualità del marchio Martesana, diventata anche “Bottega Storica”. Insomma, il cuore ad Orta Nova – la commozione nel ricordare il pasticciere del paesello -, l’efficienza a Milano, sia nei suoi locali che in quelli dove lavorano i molti pasticceri che ha formato nel suo laboratorio.