(Rossana Bettini)
di Michele Pizzillo, Milano
C’era una volta una bambina che non mangiava cioccolato. Superati i vent’anni, sfiorando un pezzo di cioccolato, cadde, però, in tentazione, e decise di assaggiare un pezzettino.
Con quali risultati? Che oltre a mangiarlo sempre, ne diventa anche una grande esperta. A qualcuno potrebbe anche essere una narrazione con qualche passaggio favolistico. Siccome a raccontare la storia è la stessa protagonista di questa sorta di differenziazione durata all’incirca un ventennio, non possiamo non crederci. Il suo svelare un po’ di ricordi personali, ci ha permesso di scoprire qualcosa di più di Rossana Bettini, presentata quasi in fondo alla terza di copertina con un paio di righe: “scrive di cibi, di vini, di costume. Insegna Educazione del Gusto. Ha un’agenzia di comunicazione e cura progetti ed eventi originali ad alto tasso d’innovazione. Vive a Trieste”. Cioè, che è molto di più delle due righe citate. Ma siccome Rossana e una grande Donna, vuole che parlino i fatti. E, in questo caso, l’elegante e raffinato libro “E’ autentico cioccolato” (Linea Edizioni di Padova, 20 euro) – arricchito dalle stupende foto che Fabio de Visentini ha ambientato in Venezuela e di una bella prefazione di Oscar Farinetti -, pensato dopo aver scoperto il Criollo e scritto dopo aver assaggiato i migliori cioccolati del mondo. Il risultato? Un libro straordinario, quasi una “cassetta degli attrezzi”, anche se è materialmente impossibile metterla in un libro, ma che Rossana mette a disposizione degli appassionati di cioccolato per consigliare “gli strumenti necessari per riconoscere il cioccolato realmente buono e sano, per decodificarne le caratteristiche, per sapere quanto possiamo mangiarne con buona pace della linea e godimento delle papille”, scrive la ormai espertissima triestina che, aggiunge: “Vivo convinta che sono quello che mangio e, per scelta, mangio solo quello che conosco. Approfondire la relazione con il cibo mi appartiene e mi piace conoscerne la provenienza, sentirne la storia”. Lo fa con “E’ autentico cioccolato”.
Prima di immergerci in questo gradevolissimo ed anche bellissimo libro, crediamo sia utile evidenziare che per la presentazione milanese del libro, Rossana ha chiamato a raccolta un po’ di amici nella bella pasticceria Passerini, a due passi dal Duomo – invece di opzionare una grande libreria che a Milano ancora ci sono -, per rendere ancora più appassionante ed entusiastico il suo racconto del cioccolato. Di cui, secondo Rossana, si parla tanto ma si dice poco e poi, ci sono le multinazionali che mistificano. Allora, con una scrittura accattivante, la scrittrice triestina racconta del Criollo (e della fortuna di averlo incontrato sulla sua strada) che, dice “è il nostro cibo degli dei, che il dio piumato portò in dono agli uomini”.
Ma, a legiferare sul cioccolato è l’Europa, mentre noi “conosciamo veramente poco del cioccolato e quello che sappiamo è intriso di cattiva informazione e falsi miti”. Dovremmo dire, però, che conoscevamo poco il cioccolato ma prima di “E’ autentico cioccolato” perché il libro di Rossana è molto di più di una “cassetta degli attrezzi” perché non si limita a parlare solo dell’essenziale. Si dilunga, brillantemente, su tutti gli aspetti del cioccolato, del mondo che lo circonda, dei falsi miti che creati attorno a questo straordinario dono che ci hanno trasmesso gli avi. Senza trascurare un tasto molto importante: l’abbinamento vino e cioccolato, per molti un amore contrastato. Cosa fa Rossana? Intanto mette subito in chiaro che “il cioccolato vuole al suo fianco un vino estremo, un vino poderoso per aromi e struttura alcolica. All’intensità gustativa del cacao, alla sua debordante aromaticità e persistenza, più o meno amara, va contrapposto un vino impavido, polposo, stimolante e sì, anche sexy. E, tanto per citarne qualcuno, nel libro sono elencati il Botrys di Mastrojanni, il Marsala superiore oro vigna La Miccia 5 anni di De Bartoli, il Barolo chinato Cocchi, il Recioto della Valpolicella Allegrini, Jerez Oloroso, Marsala Vergine Baglio di Florio, Malaga.
Poi ci sono le tre “s” del cioccolato: sapore, salute, sapore. Questo capitolo si legge tutto d’un fiato. Dopo si arriva alla conclusione “adesso so tutto del cioccolato”, con Rossana che, però, invita a informarsi, assaggiare, divulgare, al di là delle mode e delle réclame per arrivare a capire che il cioccolato autentico è più buono e più sano.