Gli aggettivi per Davide Guidara ormai si sprecano. Lui è un fenomeno della cucina. Senza mezzi termini. Oggi, per lui e il suo team, arriva un’altra grande soddisfazione: le tre forchette per la guida Ristoranti d’Italia 2025. Dopo aver conquistato la stella Michelin, con il suo Tenerumi, nel 2022 e la stella Verde, sempre della Michelin e sempre nel 2022. Oltre ad aver ricevuto il premio Michelin “Young Chef 2023”. E senza dimenticare che nel 2017, quando lavorava all’Eolian di Milazzo, in provincia di Messina, aveva conquistato il nostro premio Best in Sicily. Insomma, Davide Guidara ha davanti a sé una lunga e luminosissima carriera. Anche perché lo chef, che ormai è in pianta stabile a Vulcano, nelle Isole Eolie, nel messinese, ha compiuto quest’anno 30 anni. Ha vinto la scommessa di puntare tutto sul “vegetale” nel suo Tenerumi. Qui le proteine animali sono bandite. Il suo ristorante, dunque, oltre ad essere immerso in un luogo che sembra quasi magico, consente al cliente di poter vivere un’esperienza unica nel suo genere. Guidara, infatti, è riuscito nell’intento di trasformare i vegetali in piatti iconici. Davide, d’altronde, ha avuto ben chiara la sua idea di cucina, anche grazie alle esperienze maturate in posti importanti, come Don Alfonso, Il Mosaico, Michel Bras e il Noma.
Nel 2022 il suo arrivo a Vulcano, al Therasia, e subito la stella conquistata. Con il record, proprio del Therasia, in grado di avere al suo interno due ristoranti stellati: Tenerumi, appunto e Il Cappero. Il menu degustazione di Davide si compone di circa 20 portate e ogni piatto viene servito con cocktail analcolici, kombucha, tisane e infusi. Una vera esplosione di sapori e sensazioni. Nei suoi piatti lo chef gioca con cotture a freddo, a vapore, fermentazioni e crudità, in un susseguirsi di emozioni sensoriali. Tra i piatti memorabili, il pomodorino datterino in tre cotture, il carboncello alla brace, il cetriolo e mandorle, la cipolla e capperi e la fantasiosa tartelletta. Insomma Davide cresce sempre di più. E non ci stupiremmo di vederlo calcare a Modena, per la seconda volta, il palco della Michelin. La sua stella, che brilla già nel firmamento della cucina italiana, potrebbe raddoppiare…