(Nicola Venturella)
Lo chiamano il “boss delle torte” riferendosi al più celebre Buddy Valastro, pasticciere e personaggio televisivo di origine italiana che gestisce la pasticceria Carlo's Bakery Shop dal 1994 a Hoboken, città degli Stati Uniti d'America, nella Contea di Hudson, nello Stato del New Jersey.
E in fondo il soprannome gli si addice. Perché Nicola Venturella, pasticciere monrealese, è un grande artista delle torte realizzate con la pasta di zucchero. E al suo passato ha una vita vissuta in America, precisamente a Chicago per 14 anni prima da ragazzino e per altri dieci anni dal 1996 al 2006. La storia di Nicola si intreccia con quella di molte famiglie italiane emigrate oltreoceano alla ricerca di fortuna. Nicola è figlio di un meccanico monrealese che a Chicago lavorava per grosse aziende, come Ferrari, Maserati e Mercedes. Studia lì e, nononstante il suo rientro in Italia, non ha ancora perso quell'accento tipico americano che lo rende ancora più simpatico quando parla. Nicola non pensa proprio alla pasticceria quando è ragazzo. Vorrebbe seguire le orme del padre, che gli svela alcuni tucchi del mestiere. Ma poi rientra a Palermo. E inizia il lavoro presso la pasticceria Di Maio in via Roccazzo. Non sa niente di creme, frolle e pan di spagna. Inizia tutto da zero. Ma impara il mestiere. E così decide nel 1996 di tornare alle origini e si trasferisce di nuovo a Chicago.
“E' il richiamo di casa – dice Nicola – In fondo Chicago era la mia casa. Io sono nato e cresciuto lì. E' un po' quello che succede quando da qui si trasferiscono in altri paesi. Tutti hanno voglia di tornare presto a casa”. Inizia la sua avventura da pasticciere. Nel 1998 rileva Nancy's Bakery, una delle pasticcerie più famose e rinomate di Chicago. Alle sue dipendenze ha 13 persone. Si lavora notte e giorno. E non si fanno solo dolci. Perché qui le Bakery fanno anche prodotti da forno. Nicola porta la sua esperienza siciliana. E da queste parti i dolci della Trinacria vengono apprezzati tantissimo. Nel 2006, però, è tempo di cambiare di nuovo. Rientra a Monreale, ma riparte subito per Bologna per una nuova esperienza professionale. Rimarrà cinque anni a Bologna. Non come pasticciere. Ma come amministratore di un'impresa edile. Il richiamo dei dolci però, è troppo forte.
Nicola capisce che la vita bolognese non gli da la felicità che aveva quando impastava e preparava creme. Ecco che rientra in Sicilia, nel 2010. Prima una tappa a Partinico in provincia di Palermo, poi il rientro nella sua seconda casa, a Monreale. Lavora da Mirto, uno dei bar più celebri della cittadina normanna. Poi si trasferisce al Bivium Bar di Pioppo, una frazione di Monreale. Qui il titolare gli da libertà di idee. E Nicola la sfrutta in pieno. Non solo preparando una pasticceria semplice e tipica della Sicilia, ma soprattutto diventa celebre per le sue torte. Che possiamo definire monumentali. Perché non sono le classiche torte che ormai si vedono in tutte le pasticcerie. Nicola le innalza ad un livello superiore.
E così, dice “cerco sempre di accontentare il cliente quando mi portano l'idea della loro torta, ma mi piace molto inventarne di nuovo, far uscire il mio lato artistico. E le torte di Nicola oltre ad essere buone e belle, sono davvero spettacolari. Non mancano le luci (inserite grazie a dei led sapientemente nascosti), i movimenti e gli effetti. Come la torta realizzata per una nota discoteca, una consolle da dj con luci e suoni che ha lasciato senza parole le persone presenti alla festa. Nicola si sta specializzando anche sulle torte da matrimonio: “Quando mi dicono che non avrebbero mai voluto tagliarla per non rovinarla – dice Nicola – sono la persona più felice del mondo, perché so con certezza di aver fatto un ottimo lavoro”.
Nicola oggi fa parte dell'Accademia Sicilia del presidente Massimo Giambelluca. In questi anni ha ricevuto decine e decine di premi e riconoscimenti in tutta Europa per le sue creazioni. Tra gli ultimi eventi, ha preso parte alla realizzazione del pranzo che si è tenuto presso il centro di Biagio Conte in occasione della visita di Papa Francesco a Palermo lo scorso settembre.
G.V.